Birra, consumi
ancora in crescita
+6% negli ultimi
tre mesi del 2018
La birra piace e non soltanto in estate: i consumi crescono infatti anche nei mesi più freddi dell’anno. Secondo AssoBirra Monitor, nell’ultimo trimestre del 2018 le vendite nel nostro Paese sono aumentate del 6%. Cresce tra gli italiani anche la curiosità di assaggiare prodotti poco conosciuti. Presto i dati sul consumo in tutto il 2018.
Non più, dunque, soltanto una bevanda dissetante per i periodi più caldi dell’anno; la birra sta prendendo piede sulle tavole e nei locali durante tutto l’arco dell’anno. I numeri parlano chiaro: ad ottobre, per esempio, sono stati venduti 935.212 ettolitri di birra, pari al 9% in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Un vero e proprio boom, sostenuto anche da un andamento positivo anche negli ultimi due mesi dell’anno, che hanno fatto registrare aumenti rispettivamente del 4% (novembre) e del 6% (dicembre).Soddisfatto il presidente di AssoBirra, l’associazione che riunisce il 90% della produzione nazionale e del 71% di birra immessa al consumo nel nostro Paese: «I dati sulle vendite dell’ultimo trimestre del 2018 - spiega Michele Cason - sono senz’altro la testimonianza che è in atto una vera e propria destagionalizzazione della birra dovuta a diversi fattori. Innanzitutto l’apprezzamento degli italiani per l’accresciuta varietà dell’offerta a cui si aggiunge un cambiamento delle modalità di consumo e un crescente desiderio di conoscenza dell’universo birrario. Oggi il 43% degli italiani mostra una propensione alla sperimentazione di birre nuove, non conosciute, con livelli di consumo che toccano quota 61% nei locali (ristoranti, pizzerie, pub, bar) durante i pasti e del 64% a casa propria durante la cena, con impatti economici positivi sul canale Horeca, sulla Gdo e sulla distribuzione tradizionale».
Il trend di crescita del consumo di birra, dunque, si conferma, dopo che anche il 2017 si era chiuso con un aumento delle vendite pari all’1,6% rispetto all’anno precedente. Più della metà del consumo (il 55%) avviene tra maggio e settembre, anche se ormai l’incidenza dell’ultimo trimestre rappresenta circa il 20% dei consumi dell’intero anno.
«Si va nella direzione - dice ancora Cason - di un consumo che si allarga ad altri luoghi, contesti, situazioni e di una maggiore consapevolezza delle caratteristiche della birra, dei suoi processi produttivi e del legame col territorio. In attesa dei dati definitivi del 2018, possiamo dire che gli italiani dimostrano di apprezzare l'accresciuta varietà dell'offerta, a cui si aggiunge un cambiamento delle modalità di consumo e un crescente desiderio di conoscenza dell'universo birrario. Oggi infatti il 43% dei consumatori mostra una propensione alla sperimentazione di birre non conosciute».
italiaatavola
Per informazioni: www.assobirra.it
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