Manovra, ok al Senato. Tutte le misure per bar
e ristoranti
Via libera al Senato sulla legge di bilancio: la Manovra finanziaria del Governo Meloni da 35 miliardi di euro è legge, senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera dei deputati la scorsa settimana. Tra le misure che interessano il comparto del turismo: la proroga per i dehors fino al 30 giugno, i voucher, il credito d'imposta al 35% per il caro energia e la flat tax
C'è il via libera al Senato alla fiducia sulla legge di bilancio: la Manovra finanziaria del Governo Meloni da 35 miliardi di euro è legge, senza modifiche rispetto al testo licenziato dalla Camera dei deputati la scorsa settimana. Il testo della manovra è stato approvato in una corsa contro il tempo ed evitare così l’esercizio provvisorio di bilancio, che sarebbe scattata con il primo gennaio.
Tra le misure nella legge di bilancio che maggiormente interessano il comparto del turismo, emergono quelle per mitigare il caro bollette dedicate alle famiglie e imprese, il giro di vite sul reddito di cittadinanza, la soglia per l’utilizzo del contante fissata a 5mila euro, le sanzioni rimaste per gli esercenti che rifiutano di utilizzare il Pos (anche se il governo pensa a un fondo per ridurre le commissioni sui micropagamenti digitali a carico degli esercizi), la flat tax estesa da 65mila euro annui a 85mila euro, il taglio del cuneo fiscale, la tassa di soggiorno nei capoluoghi di provincia anche fino a 10 euro e la proroga fino al 30 giugno 2023 delle semplificazioni e deroghe per l'occupazione di suolo pubblico, concesse durante la pandemia a bar e ristoranti.
Per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, «La manovra è stata approvata un giorno in anticipo rispetto a quelle degli ultimi due anni: al di là del legittimo dibattito e delle divergenze, c'è stata la volontà di lavorare bene e mantenere scadenze e impegni, ci siamo riusciti. Mi fido dei miei alleati al governo. A di là dei dibattiti naturali all'interno di una maggioranza, e delle sfumature diverse nei programmi dei singoli partiti, c'è visione comune. È normale che ci sia dibattito. Poi contano i fatti. Trovo un clima assolutamente positivo nella maggioranza, non posso lamentarmi e non lo dico per fatto dovuto».
Come dicevamo una delle misure più dibattute e controverse della manovra era la norma che eliminava le multe per gli esercenti che rifiutavano di utilizzare il Pos sotto i 60 euro. Una norma che è stata stralciata. Il governo Meloni sta però pensando a un fondo per ridurre le commissioni sui micropagamenti digitali a carico degli esercizi commerciali. La soglia dell’utilizzo del contante sale a 5mila euro.
Dehors
Le semplificazioni e le deroghe per l'occupazione di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti non scadranno il 31 dicembre 2022. All'interno del testo della manovra è stata infatti inserita l'attesa proroga fino al 30 giugno 2023.
Energia
Per mitigare la questione caro bollette, il governo ha dirottato 21 miliardi dei 35 al capitolo energia. Nella legge di Bilancio entrano quindi l’azzeramento degli oneri di sistema, il credito di imposta sia per le piccole attività sia per le imprese energivore, il bonus sociale per le famiglie con Isee sotto 15mila euro. Per bar e ristoranti è stato rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale che salirà dal 30% al 35%. Sul tema dell'energia è intervenuta anche Giorgia Meloni che ha dichiarato: «Continueremo a lavorare sulla base di quello che accade, ma siamo in una situazione di grande emergenza: i provvedimenti energetici costano mediamente 5 miliardi di euro al mese. Il tetto del gas può cambiare il quadro, e se dovesse confermarsi cambiato una parte di risorse potrebbe liberarsi per altri provvedimenti».
Flat tax
Il governo ha esteso la flat tax al 15% per autonomi e partite Iva da 65mila euro annui a 85 mila euro. Prevista inoltre una flat tax incrementale sempre con aliquota al 15%, con un tetto di 40mila euro e una franchigia del 5%, rispetto al reddito d’importo più elevato, conseguito nel triennio relati agli anni 2020-2022.
Tassa di soggiorno
I Comuni capoluogo di provincia a forte vocazione turistica (con presenze turistiche 20 volte superiore al numero dei residenti) potranno applicare un’imposta di soggiorno fino a 10 euro a notte a persona.
Reddito di cittadinanza
Nel 2023 il reddito di cittadinanza sarà garantito agli occupabili per solo 7 mesi. Salta il riferimento alla cosiddetta «offerta congrua», scatta inoltre l’obbligo di istruzione per i giovani tra i 18 e i 29 anni. Sale da 6 a 8mila euro la decontribuzione per chi assume i beneficiari del Reddito.
Voucher lavoro occasionale
I voucher previsti dalla manovra per le attività lavorative occasionali, per agricoltura, ristorazione, accoglienza e lavori domestici, saranno estesi anche a discoteche, sale da ballo night-club e strutture simili. Sul tema dei voucher è intervenuta anche Giorgia Meloni, che ha dichiarato: «Dobbiamo fare attenzione a un mercato del lavoro profondamente cambiato, non c'è più solo il tempo indeterminato. È un tempo nel quale ci sono lavoratori che hanno necessità diverse, penso ai voucher, una vicenda che riguarda alcune tipologie di lavoratori. Io credo che sia meglio normarle, diversificando le tipologie contrattuali e facendo i controlli, che rischiare che quel lavoro sia fatto in nero».
Tregua fiscale
Cancellate le cartelle esattoriali sotto i mille euro relative al periodo 2000-2015 (sebbene subordinata all’ok dei comuni ed escludendo le multe) e la possibilità di rateizzare i pagamenti fiscali non effettuati nel 2022, con una sanzione del 5% sui debiti relativi alle dichiarazioni del biennio 2019-2020.
Cuneo fiscale
Per i redditi fino a 35mila euro il cuneo fiscale è ridotto di due punti percentuali, mentre per i redditi fino a 25mila euro il taglio del cuneo è di tre punti. I premi produttività fino a 3 mila euro sono tassati al 5%. Sul tema della fiscalità è intervenuta Giorgia Meloni, che ha dichiarato: «Confermo che sulla riforma fiscale vogliamo andare avanti secondo direttrici visibili già in manovra finanziaria con le poste in bilancio. Tra le direttrici su cui la riforma si deve muovere ci sia il taglio del costo del lavoro e su questo si deve fare molto di più. Abbiamo dato un segnale con il taglio del cuneo fiscale, ma su questo vorrei andare avanti. Il nostro obiettivo di legislatura sono 5 punti di taglio e vedremo se riusciremo a fare questo, qualcosa di piu o di meno».
Caccia e fauna selvatica
Con regolare licenza e un corso di formazione, i cacciatori potranno partecipare ai “piani di controllo della fauna selvatica” stabiliti dalle Regioni anche in città. Gli animali abbattuti, tra cui i cinghiali, previ controlli sanitari potranno essere consumati come alimenti.
Il reddito alimentare
Parte la sperimentazione nelle città metropolitane del «reddito alimentare» da destinare a chi è in povertà assoluta per l’acquisto di prodotti alimentari. Con un fondo da 1,5 milioni di euro nel 2023 e altri due nel 2024, saranno distribuiti pacchi di prodotti invenduti della distribuzione alimentare che le grandi città metteranno a disposizione di chi ne ha più bisogno. Saranno «da prenotare mediante un’applicazione e ritirare presso uno dei centri di distribuzione ovvero ricevere nel caso di categorie fragili». Un decreto del ministero del Lavoro dovrà essere emanato entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di bilancio per definire le modalità attuative, la platea e il coinvolgimento del terzo settore.
Confermata anche la sperimentazione del reddito alimentareBonus mobili
Confermato e rinforzato il cosiddetto bonus mobili e elettrodomestici green. Si tratta di una detrazione fiscale al 50% che si applica su 8 mila euro di spesa per il 2023 . Il tetto viene quindi portato a 8 mila euro, dai 5 mila inizialmente previsti, ma resta più basso rispetto ai 10 mila euro di spesa 2022. La detrazione poi vale solo per l’immobile in ristrutturazione a cui sia collegato l’acquisto di mobili ed elettrodomestici con classe energetica alta.
Extraprofitti
La tassa sugli extraprofitti, con un’aliquota al 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media del 2018-21, sarà applicata solo alle società con almeno il 75% dei ricavi derivanti dall’energia. A favore delle imprese morose arriva lo stop ai distacchi: l’Autorità per l’energia potrà sospendere fino al 31 gennaio 2023 le interruzioni di gas per le aziende con arretrati sui pagamenti causati in questi mesi dal caro bollette.
Decontribuzioni
Sale a 8mila euro l’esonero contributivo per le aziende che assumono lavoratori a tempo indeterminato. La misura, che vale per l’intero anno 2023, è destinata ai lavoratori giovani fino ai 35 anni compiuti, ma anche per le donne disoccupate o in difficoltà o precarie, per i percettori del reddito di cittadinanza
Smart working
Anche nel 2023 ci sarà lo smart working semplificato che non necessita di un accordo tra lavoratore o azienda. Ma la misura viene prorogata al 31 marzo 2023 solo per i lavoratori fragili. Esclusi i genitori di figli sotto i 14 anni che finora hanno usufruito del lavoro agile.
Pensioni
Alzate le pensioni minime a 600 euro, ma solo per il 2023 e per chi ha più di 75 anni. Per lasciare il lavoro scatta inoltre Quota 103 (41 anni di contributi e 62 anni di età). Per chi resta al lavoro è previsto un incentivo (Bonus Maroni). Per i lavori cosidetti usuranti confermata Ape Social.
Famiglie
Aumentato l’assegno familiare per i nuclei con quattro figli o più. Il congedo parentale nel caso di figli con età fino a 6 anni passa dal 30% all’80% per un mese aggiuntivo. Il congedo aggiuntivo in un primo momento era previsto solo per le madri, ma poi un emendamento ha esteso il beneficio anche ai padri.
Inflazione
C’è il taglio dell’Iva dal 10 al 5% sui prodotti per l’infanzia e la norma sulla cosiddetta tampon tax, ovvero l’Iva sui prodotti per l’igiene femminile: anche in questo caso cala dal 10 al 5%. Per le famiglie fragili con redditi fino a 15 mila euro arriva la Carta Risparmio.
Infrastrutture e ponte stretto
Arrivano fondi per diverse infrastrutture. E una spinta per il Ponte sullo Stretto, riattivando la società Stretto di Messina.
Non cambia il giudizio negativo della Cgil sulla Manovra
Sull'approvazione della Manovra è subito intervenuta la Cgil, che ha diffuso una nota, in cui si legge: «La legge di Bilancio come modificata dagli emendamenti parlamentari e approvata definitivamente al Senato non cambia il giudizio negativo che la Cgil ha espresso nelle settimane scorse sul complesso delle misure. Ci sono parziali avanzamenti, frutto delle nostre proposte, sostenute dalle iniziative di mobilitazione messe in campo, come sull'innalzamento della soglia per il taglio del cuneo e l'indicizzazione delle pensioni fino a 5 volte il minimo, ma non rappresentano una risposta adeguata all'inflazione e all'impoverimento di salari e redditi e in generale alle proposte su fisco, precarietà, rafforzamento del Servizio sanitario nazionale e del sistema di istruzione pubblica».IAT
Nessun commento:
Posta un commento