Natale e Capodanno
nel mondo, lo spumante italiano batte
lo Champagne
È record storico per le vendite di spumante italiano all’estero con un valore che supera per la prima volta i 2 miliardi di euro nel 2022 e conquista le tavole nel mondo. I consumatori più appassionati sono gli americani che hanno speso per le bollicine italiane il 13% in più nel 2022, mentre al secondo posto si classificano gli inglesi, con un aumento del 27%
ANatale e Capodanno nel mondo si brinderà italiano. È, infatti, record storico per le vendite di spumante italiano all’estero con un valore che supera per la prima volta i 2 miliardi di euro nel 2022 e conquista le tavole mondiali, battendo per richiesta anche lo Champagne (anche se quest’ultimo continua a spuntare prezzi superiori). I dati emergono da una proiezione della Coldiretti dalla quale si evidenzia che a fine anno sarà raggiunto il record storico delle vendite all’estero con un trend di crescita del 23% registrato dall’Istat nei primi nove mesi. Dati che si aggiungono a quelli dell’Ovse-CevesUni, il primo osservatorio economico del vino italiano nato nel 1991, per il quale in Italia si attendono 75-78 milioni di bottiglie stappate durante i 30 giorni di festività, soprattutto nei bar, ristoranti e locali notturni. Perché gli italiani quest'anno tornano a fare festa fuori casa: per la sola notte di Capodanno si prevedono 36-39 milioni di bottiglie di bollicine stappate per un giro d’affari al consumo di circa 400 milioni di euro.
Spumante italiano batte lo Champagne
Se in Italia lo spumante si classifica tra gli acquisti irrinunciabili nello shopping delle feste, all’estero non sono mai state richieste così tante bollicine italiane che in numero di bottiglie con una crescita del 9% dominano nettamente nei brindisi globali davanti allo champagne francese, che però riesce ancora a spuntare prezzi superiori.
Gli americani i più appassionati
Fuori dai confini nazionali i consumatori più appassionati sono gli americani che hanno speso per le bollicine italiane il 13% in più nel 2022 mentre al secondo posto ci sono gli inglesi che non sembrano essere stati scoraggiati dalla Brexit con un aumento del 27%. Su valori più bassi si trova la Germania ma con un +14% in valore. Lo spumante italiano piace molto anche nel Paese di Putin, con un incremento del 9% in Russia nonostante le tensioni causate dalla guerra.
Il Prosecco il più venduto
Nella classifica delle bollicine italiane preferite nel mondo ci sono tra gli altri il Prosecco che è di gran lunga lo spumante più venduto, l’Asti e il Franciacorta che ormai sfidano alla pari il prestigioso Champagne francese, tanto che proprio sul mercato transalpino si registra una crescita record delle vendite del 32% che si colloca così al quarto posto tra i principali clienti.
Pesano i costi di produzione
Sul successo delle bollicine tricolori nel mondo pesano però gli aumenti dei costi di produzione diretti o indiretti a causa del caro energia. Dai vigneti dove i rincari sono stati fino al +170% per i concimi fino alle cantine dove una bottiglia di vetro costa fino al 70% in più rispetto allo scorso anno, ma ad aumentare sono anche i prezzi dei tappi, delle gabbiette per i tappi, delle etichette e dei cartoni di imballaggio per i quali si registrano rispettivamente rincari del 35% e del 45%, secondo l’analisi Coldiretti. Una situazione resa ancora più difficile dalla contemporanea crescita delle imitazioni a livello mondiale che fanno concorrenza sleale alle produzioni originali.
In Italia record di spumanti al ristorante
E in Italia? Secondo l’Ovse si attendono 75-78 milioni di bottiglie stappate durante i 30 giorni di festività (erano 78,4 nel 2019): privilegiate le bottiglie fra 6 e 9 euro di prima fascia e fra 15 e 20 euro di prezzo al consumo (intorno a 35-45 euro, il valore al ristorante più gettonato). I consumi delle feste valgono in cantina circa 280-290 milioni di euro che, al consumo e sulla tavola diventano circa 700 milioni di euro. Gli italiani tornano a fare festa fuori casa, soprattutto dopo Vigilia e Natale (26 dicembre quasi esauriti ristoranti e trattorie), mentre a Capodanno sempre più festa in strada, molto meno in casa e nei locali notturni. Mentre a si presumono meno pranzi e cene luculliane in famiglia e in casa. Per la sola notte di Capodanno si prevedono 36-39 milioni di bottiglie di bollicine stappate per un giro d’affari al consumo di circa 400 milioni di euro.
Gli italiani tornano a fare festa fuori casa, soprattutto dopo Vigilia e NataleMa quali saranno le bollicine più richieste?
Fra tipologie di bolle ed etichette, in grande spolvero le bollicine autoctone di zone spumantistiche non tradizionali, soprattutto del Sud Italia, anche molto innovative come quelle ottenute con uve Negroamaro o Primitivo. Cresce in continuo il numero di nuove etichette di bollicine anche in Toscana, in Piemonte e in Sicilia. Fra i metodo tradizionali-classici bene la posizione crescente sul mercato degli Alta Langa e Trento anche per una qualità oramai riconosciuta: fra i consumatori nessuna scelta prioritaria Docg rispetto Doc. Trentodoc in crescita grazie a brut e i millesimati. Franciacorta stabile, con buona ripresa per Saten e Dosaggio Zero. In crescita il Conegliano Valdobbiadene Cartizze Docg e Asolo Docg; si consolida la leadership del Prosecco Doc nella distribuzione commerciale.
Il boom delle vendite dello spumante italiano all’estero
Principali clienti e Incremento percentuale
1) Stati Uniti +13%
2) Gran Bretagna +27%
4) Germania +14%.
5) Francia +32%
3) Russia +9%
Totale +23%
Elaborazioni Coldiretti su dati Istat relativi ai primi nove mesi del 2022
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