La "magia"
dei Colli Euganei
Il prof. Attilio Scienza, luminare del mondo enoico, racconta in un bellissimo volume del Consorzio quelle colline nate dal fuoco e plasmate dalla viticoltura.
Quando si dice la magia dei Colli Euganei. Magia unita allo stupore. Sì poichè è proprio questa l'atmosfera che si respira man mano che ci si accicina a quei "panettoni" vulcanici che caratterizzano le colline a sud-ovest di Padova. Colline ancestrali che nel corso dei secoli hanno dato vita a vini dall’eredità millenaria.
L’origine di queste terre risale a 43 milioni di anni fa, quando un susseguirsi di manifestazioni vulcaniche ha generato un centinaio di impavide alture che, quasi come scogli, oggi svettano con un profilo inconfondibile, riconoscibile in lontananza attraverso la Pianura Padana.
Un territorio antico ricco di una straordinaria biodiversità
I Colli Euganei sono un territorio antico e sorprendente, ricco di una straordinaria biodiversità, in cui la vite disegna il paesaggio raccontando secoli di interazione tra l’uomo e la natura. E qui, dal 1972, il Consorzio Vini Colli Euganei tutela e promuove la qualità e l’identità dei vini della zona, Colli Euganei DOC e Fior d’Arancio DOCG, araldi di un patrimonio naturalistico che è anche bene culturale e ambientale.
Mercoledì a Battaglia Terme la presentazione del volume del Consorzio
L'occasione per riparlare della magia dei Colli Euganei ci è offerta dalla presentazione mercoledì prossimo 8 marzo,
alle ore 18, presso la spettacolare Villa Selvatico a Battaglia Terme, del volume "Colli Euganei nati dal fuoco plasmati dalla viticultura". Il volume, promosso dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, sarà il primo di una serie di quaderni scientifici che raccontano le peculiarità della denominazione patavina.
Il volume è scritto a quattro mani dal prof. Attilio Scienza, trentino, e dalla ricercatrice bolognese Serena Imazio.
Attilio Scienza è un luminare del mondo enoico, professore ordinario presso l’Università degli Studi di Milano, dove è stato presidente del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia nonchè titolare del corso di Miglioramento Genetico della Vite e Viticoltura di territorio. Serena Imazio, biologa, è ricercatrice presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e presso il Centro di Trasferimento Tecnologico dell’Emilia Romagna.
Vini dal cuore antico come dimostra la Situla rinvenuta ad Este
Il volume vuole essere, nelle parole degli autori, una guida alla lettura e alla scoperta dei Colli Euganei e delle eccellenze enologiche che qui vengono prodotte da centinaia di anni. Un testo che vuole raccontare la storia della viticoltura nel territorio euganeo e l’origine dei vitigni che nel corso del tempo sono arrivati nell’areale influenzando e modificando il paesaggio e il territorio in un gioco di interazione sinergica che ritroviamo poi in bottiglia.
Dalle prime testimonianze dell’utilizzo del vino presso i Veneti antichi in epoca preromana, dimostrate dalla Situla Benvenuti rinvenuta ad Este, passando per la romanizzazione della viticultura, l’impatto della Chiesa nell’agricoltura medievale e l’epoca della Serenissima, arrivando poi ai Conti Corinaldi che nei Colli Euganei piantarono per primi le varietà bordolesi, nel 1870.
Quel paesaggio inimitabile con i suoi percorsi storici e preistorici
Attilio Scienza e Serena Imazio disegnano la storia di un territorio in cui il vino traccia una linea continua di riferimento sociale, antropologico e culturale. «La nuova comunicazione del vino -scrive Attilio Scienza - soprattutto in un territorio ricco, complesso e dalla storia millenaria come quello italiano, deve essere basata su una strategia che allarghi i confini e che cominci a includere il paesaggio e i suoi trascorsi storici e preistorici non per dare un’età al vino o alla presenza dei vitigni che lo producono sul territorio ,ma per fare l’esatto opposto: definirne il carattere atemporale, inimitabile e riconoscibile."
Il "Fior d'Arancio" nel racconto di Gianni Borin e Giorgio Salvan
La presentazione a Villa Selvatico vedrà l’intervento del Presidente del Consorzio Marco Calaone e un’introduzione della guida naturalistica Francesco Loreggian. Seguirà la lectio magistralis di Attilio Scienza: "Alla scoperta della realtà dei Colli Euganei attraverso il mito". Il prof. Scienza racconterà storia, mito e pedigree dei vitigni dei Colli Euganei, mentre Gianni Borin presenterà un focus sul Moscato DOCG Fior d’Arancio. In chiusura vi sarà un contributo del Parco Letterario Francesco Petrarca e Colli Euganei da parte della guida turistica e docente Claudia Baldin e un approfondimento enoturistico di Giorgio Salvan, patron dell'azienda agricola Le Vigne del Pigozzo (Due Carrare), vignaiolo, sommelier di lungo "sorso", nonchè storico nume tutelare del Movimento Turismo del Vino in Veneto. In alto i calici. Prosit!
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