venerdì 9 giugno 2023

Crolla la diga di Kakhovka: schizza il prezzo del grano

 

Crolla la diga di Kakhovka: 

a rischio i raccolti, 

schizza il prezzo del grano

L'Ucraina, con la distruzione della diga nel sud del paese, potrebbe perdere diverse milioni di tonnellate di raccolti. Lo afferma il ministero dell'Agricoltura ucraino in una nota diffusa dal quotidiano inglese The Guardian


Acausa delle inondazioni dei campi dopo la distruzione della diga di Kakhovka nel sud del paese, l'Ucraina potrebbe perdere diverse milioni di tonnellate di raccolti. Ad affermare ciò, il ministero dell'Agricoltura ucraino, citato dal quotidiano inglese The Guardian. «Senza una fonte di approvvigionamento idrico, è impossibile coltivare ortaggi. Cereali e semi oleosi saranno coltivati utilizzando un modello estensivo con basse rese», ha riferito Kiev in una nota, aggiungendo che la distruzione della diga inonderà decine di migliaia di ettari di terreno agricolo nel sud dell'Ucraina e potrebbe trasformare almeno 500mila ettari di terra senza irrigazione in deserti. Un danno che, inoltre, ha fatto schizzare in alto le quotazioni internazionali del grano.

Crolla la diga di Kakhovka: a rischio i raccolti, schizza il prezzo del grano

Gli effetti della distruzione della diga di Kakhovka

La guerra sta sconvolgendo il mercato con effetti sui prezzi e approvigionamenti

Con l’Ucraina che rappresentava da sola il 10% degli scambi mondiali di grano, sottolinea la Coldiretti in un comunicato stampa, le distruzioni provocate dalla guerra sconvolgono il mercato con effetti sui prezzi e sugli approvvigionamenti alimentari nei Paesi ricchi e soprattutto in quelli poveri. Anche perché il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che il sabotaggio di una conduttura per l'esportazione di ammoniaca dalla Russia, avvenuta nella regione ucraina di Kharkiv, avrà un "impatto negativo" sull'accordo per l'esportazione del grano ucraino, che arriverà a scadenza il 17 luglio. Una situazione che conferma la necessità di sostenere la produzione italiana di grano con compensi equi ai produttori agricoli per difendere la sovranità alimentare del Paese di fronte alle crescenti tensioni internazionali.

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