Vitellone Bianco
dell’Appennino Centrale Igp,
25 anni di storia e gusto
Il presidente e del direttore del Consorzio di Tutela, rispettivamente Stefano Mengoli e Andrea Petrini |
Venticinque anni di storia, passione e attenzione a un legame unico e imprescindibile con il territorio che garantisce la qualità della carne certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp. Il quarto di secolo della Igp assegnata dall’Unione europea nel 1998 come prima certificazione di qualità per le carni bovine fresche per l’Italia è stato festeggiato nei giorni scorsi con un evento nella Rocca di Casalina, nell’omonima frazione di Deruta e di proprietà della Fondazione per l’Istruzione Agraria di Perugia, insieme ad associati, istituzioni, chef, giornalisti e Consorzi di Tutela dei prodotti Dop e Igp in arrivo dal territorio tipico di produzione del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp.
Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, i 20 anni del consorzio
L’appuntamento è stato arricchito da un altro anniversario importante che ricorre nel 2023: i 20 anni di attività del Consorzio di Tutela del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp, che dal 2003 svolge un’attività di vigilanza e controllo su tutta la filiera, dall’allevamento alla ristorazione passando per lavorazione e sezionamento, per garantire a tutti i soggetti coinvolti la qualità certificata dal marchio Igp.
L’evento si è aperto con i saluti istituzionali del presidente e del direttore del Consorzio di Tutela, rispettivamente Stefano Mengoli e Andrea Petrini, dedicati alla storia del riconoscimento Igp e alle attività di promozione e valorizzazione del marchio, ed è proseguito con la consegna degli attestati di ringraziamento al ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e alle Regioni Umbria, Toscana, Marche, Lazio, Campania, Molise ed Emilia Romagna, territori di allevamento dei bovini da cui proviene la carne certificata Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp.
Per celebrare la storia ventennale del Consorzio, inoltre, è stato consegnato un attestato anche a Paolo Canestrari, già direttore del Consorzio stesso, e all’Associazione Amici della Chianina, associazione impegnata nella valorizzazione della razza chianina in Valdichiana con cui il Consorzio collabora attivamente da molti anni.
Il menu per i 25 anni del Vitellone Bianco
dell’Appennino Centrale
La serata è entrata, poi, nel vivo con un aperitivo e una cena che hanno visto protagonisti i prodotti Dop e Igp dei territori del centro Italia offerti dai rispettivi Consorzi di tutela o Associazioni. Il menu è stato firmato a più mani dagli chef della Federazione Italiana Cuochi delle Unioni regionali di Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Toscana e Umbria presenti alla serata, con piatti abbinati a vini di produzione locale serviti e presentati dai sommelier di AIS Umbria. A chiudere l’importante anniversario è stato il taglio della torta dedicata ai 25 anni del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp.
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