mercoledì 21 giugno 2023

Rifugi alpini, aperta la stagione estiva

Rifugi alpini, aperta 

la stagione estiva: 

in Lombardia pronte 

220 strutture

Da qualche giorno si è finalmente aperta la stagione calda dei rifugi di montagna sulle Alpi. Solo nella regione lombarda sono presenti 220 strutture pronte ad accogliere gli appassionati di escursionismo

di Renato Andreolassi

Dmetà giugno si è aperta la stagione estiva dei rifugi alpini. In Lombardia sono 220 le strutture di proprietà del Cai (oltre 700 in Italia) e di associazioni pubbliche e private pronte ad accogliere quanti percorrono sentieri di montagna più o meno faticosi, oppure si accingono a fare impegnative escursioni e scalate. Appassionati, ma anche famiglie e semplici camminatori amanti del silenzio grazie a buone gambe, voglia di libertà e una discreta dose di adattamento. Un esercito in aumento formato da tante donne, giovani pronti a sudare e a sostare in strutture ricettive sempre più accoglienti, non alberghi (va subito precisato) dotati di tutti i servizi essenziali. Sono dei riferimenti strategici - in particolare in caso di maltempo - fra le vette delle province di Sondrio, Brescia, Bergamo, Sondrio, Como, Lecco e Varese.

Rifugi alpini, aperta la stagione estiva: in Lombardia pronte 220 strutture

Si apre la stagione estiva dei rifugi alpini

Rifugi alpini in estate, tante le proposte ricreative e culturali

Si arriva quasi esclusivamente a piedi, ma ultimamente lungo i sentieri meno impervi si notano sempre più mountain bike. Stagione entrata quindi nel vivo con tante proposte ricreative e culturali ,come concerti in quota e appuntamenti con la poesia e spettacoli teatrali. Ma i rifugi sono soprattutto sinonimo di buona cucina e genuinità: polenta, salumi, formaggi, minestroni, pizzoccheri, stufati e tante, tante buone torte. Senza dimenticare le erbe aromatiche e tutto quanto di commestibile offrono i prati e i boschi (per la stagione dei funghi è presto). Insomma, i rifugi alpini sono diventati ambasciatori del gusto grazie ad una ricerca culinaria che unisce prodotti locali e tradizione.

Per rendersene conto basta salire in Val di Scalve ai 2400 metri del Tagliaferri - regno del cuoco a 5stelle Francesco - in Valcamonica al Tita Secchi, oppure al Petitpierre di Ponte di Legno, un'oasi di serenità gestita da quattro donne della famiglia Donati: ''la risidura'' Fabrizia, con le due figlie Anna ed Elisa e la nipote Patrizia. Scriveva Arthur Schopenhauer: «Il talento coglie un bersaglio che nessuno riesce a colpire. Il genio coglie un bersaglio che nessuno riesce a vedere». In quota, per saper vivere bene e nel rispetto della natura, servono talento e genio!  

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