martedì 6 giugno 2023

L'agroalimentare sostenibile rilancia il Made in Italy

 

La produzione sostenibile dell'agroalimentare 

rilancia il Made in Italy

Ciò emerge dall’indagine “Allevamenti e benessere animale: l’opinione degli italiani” presentata nel corso della tavola rotonda “Made in Italy Alimentare: il ruolo della produzione sostenibile per la qualità e la tutela dei prodotti”

06 giugno 2023 | 16:23

Per gli italiani la qualità dei prodotti agroalimentari è sempre più un fattore distintivo dell’identità nazionale, e passa anche da allevamenti più sani e sostenibili. Ciò emerge dall’indagine di Swg “Allevamenti e benessere animale: l’opinione degli italiani” presentata nel corso della tavola rotonda “Made in Italy Alimentare: il ruolo della produzione sostenibile per la qualità e la tutela dei prodotti”, promossa da Federchimica Aisa, Associazione nazionale imprese salute animale. Cresce la quota di chi ritiene i prodotti alimentari italiani una eccellenza riconosciuta in tutto il mondo, la cui qualità è strettamente legata alla qualità degli allevamenti. Per oltre nove intervistati su 10, infatti, i prodotti alimentari italiani sono un elemento distintivo del territorio e sono parte dell’identità nazionale. Molto rilevante anche il ruolo dei prodotti alimentari nell’attrarre il turismo internazionale.

La produzione sostenibile dell'agroalimentare rilancia il Made in Italy

La qualità dei prodotti agroalimentari è sempre più un fattore distintivo dell’identità degli italiani

Per gli italiani il settore alimentare rappresenta una assoluta eccellenza del Paese a livello mondiale

«Dalla ricerca emerge che c’è una certa consapevolezza da parte dei consumatori su quello che significa sostenibilità e benessere degli animali, e la consapevolezza che il nostro paese ha una identità dal punto di vista agroalimentare da difendere in cui il cittadino italiano si identifica», ha detto Arianna Bolla, presidente di Federchimica Aisa. «Per avere un cibo di qualità e sano si ha bisogno di avere un animale sano, e per avere un animale sano entra in campo anche la farmaceutica veterinaria in termini di innovazione e tecnologia», ha aggiunto. Per gli italiani il settore alimentare nel suo complesso (dalla produzione alla somministrazione) rappresenta una assoluta eccellenza del Paese a livello mondiale. Un dato profondamente radicato e in crescita rispetto al 2022, che si fonda sulla percezione di una qualità diffusa lungo l’intera filiera produttiva e trasformativa, ma che ha bisogno di tutela ed attenzione rispetto a forme scorrette di concorrenza internazionale.

Bertinelli (Parmigiano Reggiano): «Abbiamo fatto un monitoraggio dei nostri allevamenti per capire quali politiche mettere in atto»

«Nel 2018 iniziamo a ricevere telefonate dalla distribuzione del Regno Unito per chiederci di certificare come gli animali venivano allevati, quindi abbiamo preso atto che il Parmigiano Reggiano lo vendevi non solo se era buono, a prezzi accessibili ma anche in funzione di come gli animali erano allevati, così il consorzio ha assunto sei veterinari e ha fatto un monitoraggio dei nostri allevamenti per capire quali politiche mettere in atto», ha spiegato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. «Abbiamo preso coscienza che questo deve essere valore per il prodotto e abbiamo scoperto che nei nostri allevamenti venivano fatte già tante buone pratiche», ha aggiunto. I prodotti alimentari non solo sono percepiti come un elemento chiave della nostra identità culturale, ma anche come espressione dei mille territori locali, delle loro tradizioni e della loro storia e, per questo, rappresentano uno straordinario attrattore turistico. La qualità dei prodotti alimentari e la loro salubrità sono strettamente connessi anche alla qualità della salute individuale. Per questo motivo attenzione alla qualità della vita degli animali, salvaguardia della biodiversità, lotta ai cambiamenti climatici sono tutti fattori fondamentali da perseguire in un’ottica di difesa dell’ambiente.

Agroalimentare, sempre più centrale la cooperazione tra allevatori e veterinari

In particolare appare centrale lavorare ad una collaborazione sempre più stretta tra allevatori e veterinari, mirata in primo luogo a garantire condizioni di vita adeguate agli animali e, come conseguenza di questo, ad avere prodotti alimentari più salubri e di maggiore qualità. In particolare gli italiani si attendono che, all’interno degli allevamenti, i veterinari non si limitino ad interventi di cura in caso di malattie, ma che siano degli stretti collaboratori degli allevatori per costruire modelli di allevamento sostenibili e capaci di garantire la massima qualità e salubrità dei prodotti per i consumatori finali. «Dai dati presentati vedo un consumatore che è stato accompagnato a capire meglio quello che si sta facendo, questo è un grande salto di qualità», il commento di Romano Marabelli, advisor direzione generale Woah, World Organization for Animal Health. «Da questo punto di vista l’Italia si pone bene, il consumatore è garantito attraverso tutta la filiera, fondamentale l’importanza del processo rispetto al prodotto», prosegue.

La produzione sostenibile dell'agroalimentare rilancia il Made in Italy

Sempre più centrale la cooperazione tra allevatori e veterinari

Nove italiani su dieci affermano che c’è una stretta dipendenza tra salute umana e benessere animale

La ricerca di maggiore sostenibilità degli allevamenti, per altro, è percepita come una via perfettamente sovrapposta a quella di una maggiore competitività dei nostri prodotti. Per questo l’invito degli italiani è quello di applicare un ampio ventaglio di soluzioni premiali da una parte, di maggiore controllo e trasparenza dall’altra, che possano consentire al consumatore di scegliere prodotti più sostenibili e agli allevatori di vedere premiate anche economicamente le proprie scelte etiche. In tutto questo la tecnologia svolge un ruolo fondamentale per garantire tanto un migliore monitoraggio e salvaguardia della salute degli animali, quanto una riduzione degli sprechi ed un miglioramento della qualità dei prodotti alimentari Made in Italy. Il 91% degli intervistati afferma che c’è una stretta dipendenza tra salute umana e benessere animale, dato in crescita rispetto alle rilevazione del 2021. Questa consapevolezza aumenta in particolare al crescere dell’età e tra i residenti nel Centro e Sud Italia.

FONTE: Italpress

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