giovedì 7 giugno 2018

Dai Caraibi il pesce superfood Cobia

Sostenibile, accessibile, 

salutare, gustoso
Dai Caraibi il pesce 

superfood Cobia


Nel 2018 è stato insignito a Bruxelles del Premio mondiale per l’eccellenza dei prodotti semi-pronti o pronti (Seafood Expo Global) e a Barcellona è finalista del Premio mondiale per la sostenibilità (Seafood Summit). 

Stiamo parlando del pesce Cobia, superfood dai Caraibi presentato alla Langosteria Cafè di Milano. All’incontro, moderato dalla scrittrice e giornalista Roberta Schira, sono intervenuti Bernard Leger, vicepresidente Open Blue Cobia, l’azienda che lo alleva, Chiara Beghini, responsabile commerciale Europa, e Paolo Bray, fondatore e direttore di Friend of the Sea, Ong che ha come obiettivo la conservazione e la tutela dell’habitat marino.

(Sostenibile, accessibile, salutare, gustoso Dai Caraibi il pesce superfood Cobia)

A piccoli passi, dopo quelle internazionali, questo pesce sta conquistando anche le cucine dei migliori ristoranti d’Italia e a fine anno sarà presente nelle principali pescherie.

«Il pesce Cobia - spiega Bernard Leger - viene allevato in mare aperto, a 17-20 miglia dalla costa atlantica di Panama, in gabbie a 40 metri di profondità. Una zona dove le correnti viaggiano a 2-3 nodi e assicurano una presenza costante di ossigeno. Acque, quindi, perfettamente pulite». Un habitat secondo natura, certificato da Friend of the Sea, dove i Cobia non sono influenzati da agenti esterni e vengono nutriti con mangime brevettato composto da farina di pesce, olio di pesce, proteine vegetali, vitamine e minerali. Le diete sono naturali e prive di contaminanti dannosi. Ogni gabbia (12 in totale), delle dimensioni dello stadio di San Siro, giusto per fare una proporzione, accoglie 35mila pesci dal peso che oscilla tra i 2 e gli 8 chilogrammi.

Chiara Beghini, Paolo Bray e Bernard Leger (Sostenibile, accessibile, salutare, gustoso Dai Caraibi il pesce superfood Cobia)
Chiara Beghini, Paolo Bray e Bernard Leger
«I prodotti delle aziende certificate Friend of the Sea - spiega Paolo Bray - provengono da stock non sovra sfruttati, pescati con metodi selettivi che non catturano specie in pericolo, non hanno impatto sul fondale marino e da attività svolte nel rispetto delle condizioni di lavoro degli equipaggi».

«Per l’Europa - sottolinea Chiara Beghini - vengono effettuate due “raccolte” settimanali. Spedizioni sull’ordine, per cui il pesce non viene mai stoccato e in meno di 48 ora dalla pesca è al ristorante. Vanta inoltre una shelf life di 20 giorni». Il pesce Cobia, per le sue modalità di allevamento, mantiene un prezzo (15 euro al kg) e una qualità costanti.

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«Grazie al nostro sistema integrato dall’embrione alla tavola - puntualizza Leger - siamo in grado di garantire un prodotto di alta qualità lavorato e porzionato alla fonte. La catena del superfreddo a -35°C che abbiamo implementato garantisce una qualità del pesce come appena pescato». In Italia questo servizio sarà disponibile da ottobre, mentre è in attesa di approvazione l’etichetta, che dovrebbe arrivare entro luglio, per il consumo a crudo.

Il Cobia presenta carni morbide e burrose. È un pesce bianco premium,paragonato a specie pregiate come il merluzzo nero. Caratterizzato da filetti di grandi dimensioni e ricco di oli salutari, ha una polpa che si rivela adatta a una miriade di diverse preparazioni - in umido, fritto, al forno - ma anche per un consumo a crudo gustoso e sicuro grazie alla modalità di allevamento che azzera la presenza di parassiti dannosi per la salute del consumatore. Apporta un elevatissimo livello di Omega-3.

(Sostenibile, accessibile, salutare, gustoso Dai Caraibi il pesce superfood Cobia)

La degustazione alla Langosteria Cafè di Milano ha visto il Cobia interpretato secondo un parametro internazionale (Tartare con quenelle di avocado, dressing allo zenzero e jalapeno) e uno di sponda italiana (Cobia croccante con carciofi alla menta e maionese agli agrumi) abbinati a Ca’ del Bosco Cuvée Prestige Rosé e Laluci Grillo Baglio del Cristo di Campobello. L’executive chef Domenico Soranno e il cuoco Paolo Serra sono rimasti colpiti dalla sua versatilità, magrezza, purezza e texture.
ITALIAATAVOLA
di Gabriele Ancona
vicedirettore

Per informazioni: www.openblue.com

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