La ristorazione perderà 8 miliardi di euro per l’impatto dell’epidemia covid-19 sull’economia italiana entro fine marzo.
Queste sono le stime ad oggi secondo il Centro Studi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi nel primo trimestre del 2020, anche per gli effetti delle ultime misure che hanno imposto la chiusura totale delle attività di ristorazione.
Il settore perderà oltre 10 miliardi di euro a cui si aggiungerà un’ulteriore perdita nel secondo trimestre per avere poi un recupero, non affatto scontato, nel secondo semestre dell’anno che, tuttavia, chiuderà con un bilancio pesante di -8 miliardi di euro di fatturato.
E mentre fino alla scorsa settimana i dati erano certo pesanti ma non totalmente negativi: a impattare erano le cancellazioni di prenotazioni storiche (63,7%), seguite dalla riduzione di quelle giornaliere (33,5%) e, da ultimo, si registrava un minor flusso di persone in circolazione. A mancare erano soprattutto i turisti ma sempre di più anche la clientela locale. Il risultato: una perdita di fatturato di oltre il 30% per il 57% dei ristoratori e tra il 10%-30% per tre imprenditori su dieci. In media la flessione che raggiungeva il 30%, ora con la chiusura di tutte le attività i fatturati sono a zero.
Aspettiamo nelle prossime ore il prossimo decreto Salva Economia per questa emergenza globale, ma che, forse, ha colpito in particolare il mondo del dining out of home.