giovedì 19 marzo 2020

S. Raffaele, per la terapia intensiva Napisan dona 250mila euro

S. Raffaele, 

per la terapia 

intensiva
Napisan dona 

250mila euro


Il brand contribuisce così a triplicare i posti nel reparto dell'ospedale milanese che più di ogni altro ha bisogno di attrezzature. Al via anche una partnership per un progetto di educazione all'igiene nelle scuole.

Il brand italiano parte del gruppo Reckitt Benckiser, Napisan, ha voluto rispondere ai bisogni degli ospedali lombardi supportando l’Ospedale San Raffaele di Milano nell’ampliamento dei posti in terapia intensiva e semi-intensiva con una donazione di 250mila euro.

L'Ospedale San Raffaele di Milano - S. Raffaele, per la terapia intensiva Napisan dona 250mila euro

L'Ospedale San Raffaele di Milano

Allo stesso tempo il brand ha deciso di avviare una partnership scientifica con l’Università Vita-Salute San Raffaele per un importante progetto di educazione alle corrette pratiche d’igiene. Questo progetto è rivolto ai più piccoli non appena la situazione si normalizzerà e le scuole riapriranno.

Un progetto di igiene per i bambini, una volta rientrati a scuola - Napisan, un aiuto per chi ci cura e per chi forma il futuro del Paese
Un progetto di igiene per i bambini, una volta rientrati a scuola
Il diffondersi dei contagi di coronavirus ha indotto l’Ospedale San Raffaele a porsi l’obiettivo di triplicare i posti in terapia intensiva, di estrema necessità in queste giornate di emergenza sanitaria sul territorio lombardo.

Napisan ha deciso in questo senso di farsi portavoce di un messaggio di responsabilità verso gli altri, sostenendo proprio due attori chiave della collettività e della vita sociale: chi si prende cura di noi oggi - le strutture ospedaliere  e chi, di fatto, contribuisce alla formazione del futuro del Paese - le scuole.

Per stimolare la consapevolezza sul tema nelle fasce più giovani, Napisan ha anche dato vita a “Igiene Insieme”, un progetto sviluppato con la supervisione scientifica di Carlo Signorelli, direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e medicina preventiva e di Anna Odone, docente di Igiene, entrambi all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. L’iniziativa è volta a educare le coscienze collettive, partendo dai banchi di scuola, sull’importanza dell’igiene sia in termini di cura di sé sia in termini di responsabilità sociale. Il progetto sarà operativo non appena verranno riaperti gli istituti scolastici e coinvolgerà bambini, genitori e insegnanti per diffondere le regole generali dell’igiene e approfondire la conoscenza sulle modalità di trasmissione delle malattie infettive.

«Il supporto delle aziende al nostro ospedale e quindi alla sanità lombarda in un momento così critico è importantissimo perché avere più letti di terapia semi-intensiva e intensiva significa curare più persone con gravi problematiche respiratorie causate da Covid-19», ha affermato l’ad dell’Ospedale San Raffaele, Elena Bottinelli.

«Napisan, che da sempre è al fianco delle famiglie per la loro protezione e igiene, crede che questa non sia solo una questione privata ma che, oggi più che mai, abbia una dimensione pubblica a livello di responsabilità sociale e civica - ha sottolineato Enrico Marchelli, amministratore delegato di Reckitt Benckiser Hygiene - Per questo vogliamo sostenere il lavoro di chi si sta battendo per fronteggiare il coronavirus e crediamo che la diffusione e il rispetto di regole di responsabilità - come stare a casa - e di protezione e igiene siano alla base per proteggere se stessi e in generale tutta la comunità».

In questo momento in cui in Italia è in corso una situazione di emergenza direttamente collegata a tematiche riguardanti la responsabilità individuale, sociale e civile, Napisan e l’Ospedale San Raffaele danno quindi il via a una collaborazione concreta e di lungo periodo.
ITALIAATAVOLA
© Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento