Dopo il primo morto
negli Usa
Divieti di Trump
su alcuni viaggi
Il presidente Usa ha affrontato il coronavirus in modo più aggressivo dopo settimane di confusione sulla risposta della sua amministrazione, sollecitando la calma pubblica ed emettendo restrizioni sui viaggi all'estero.
In una conferenza stampa della Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha riconosciuto la prima morte registrata negli Stati Uniti, nello Stato di Washington. Il vicepresidente Mike Pence ha dichiarato che l'amministrazione sta emettendo un avviso di livello più alto, noto come avviso "non viaggiare", verso le aree dell'Italia e della Corea del Sud maggiormente colpite dal virus.
Anche gli Stati Uniti vietano tutti i viaggi in Iran e impediscono l'ingresso a qualsiasi cittadino straniero che abbia visitato l'Iran negli ultimi 14 giorni. Ci saranno anche proibizioni di viaggiatori provenienti dall'Italia e dalla Corea del Sud. Parlando più tardi sabato alla Conferenza sull'Azione politica conservatrice, Trump ha anche suggerito che gli Stati Uniti erano pronti ad aiutare gli iraniani nel mezzo di un focolaio lì.
«Se possiamo aiutare gli iraniani, abbiamo i più grandi professionisti sanitari del mondo», ha aggiunto, specificando che «ci piacerebbe poterli aiutare». «Tutto quello che devono fare è chiedere», ha detto.
Con l'obiettivo di calmare il pubblico dopo la peggior settimana del mercato azionario dal 2008, il presidente, affiancato da alti funzionari della sanità pubblica federale, ha fatto appello a «i media, i politici e tutti gli altri coinvolti non fanno nulla per incitare al panico, perché non c'è motivo andare in panico».
Il presidente americano Donald Trump
Anche gli Stati Uniti vietano tutti i viaggi in Iran e impediscono l'ingresso a qualsiasi cittadino straniero che abbia visitato l'Iran negli ultimi 14 giorni. Ci saranno anche proibizioni di viaggiatori provenienti dall'Italia e dalla Corea del Sud. Parlando più tardi sabato alla Conferenza sull'Azione politica conservatrice, Trump ha anche suggerito che gli Stati Uniti erano pronti ad aiutare gli iraniani nel mezzo di un focolaio lì.
«Se possiamo aiutare gli iraniani, abbiamo i più grandi professionisti sanitari del mondo», ha aggiunto, specificando che «ci piacerebbe poterli aiutare». «Tutto quello che devono fare è chiedere», ha detto.
Con l'obiettivo di calmare il pubblico dopo la peggior settimana del mercato azionario dal 2008, il presidente, affiancato da alti funzionari della sanità pubblica federale, ha fatto appello a «i media, i politici e tutti gli altri coinvolti non fanno nulla per incitare al panico, perché non c'è motivo andare in panico».
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