Zingaretti, Berlusconi,
M5S, Salvini
Perdono tutti
nella lotta al virus
Gli esponenti dei principali partiti politici avevano una grossa occasione per dare agli italiani una versione migliore del loro operato e invece via a bisticci che non fanno che portare ulteriore caos.
Come un virus qualunque che riesce ad espandersi facilmente, anche il mondo della politica ha trovato terreno fertile per la sua sciocca e ormai stucchevole lotta populista da tutti contro tutti in questo clima di precarietà. Spuntano come flash durante le giornate intasate da aggiornamenti sulla situazione italiana e internazionale i battibecchi tra gli esponenti dei vari partiti. Tweet, battutine, frecciatine nelle ospitate si insinuano in un clima già complicato e lo rendono ulteriormente confusionario.
Verrebbe da chiedersi come sia possibile confermarsi sciacalli anche in contesti come questi, ma si entrerebbe in dimensioni sovraumane e extraterrestri dalle quali ormai non riusciamo più ad uscirne. Che tuttavia siano azioni e parole da condannare questo va fatto. La notizia di oggi del leader del Pd Nicola Zingaretti positivo al coronavirus ha popolato le prime pagine di tutti i siti di informazione: del resto, è un’istituzione e un personaggio pubblico. Ma prima di tutto Nicola Zingaretti (come Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e colleghi) è una persona e va rispettata come tale. E invece no, sui social (sempre loro) è volato anche qualche “gli sta bene”. Come sopra: verrebbe da chiedersi perché, ma in questo momento c’è qualcosa di più importante da fare, i conti si faranno a bocce ferme. Di certo lo Zingaretti di turno (presidente della Regione Lazio) avrebbe forse potuto gestire in maniera un po’ più smart ogni tipo di incontro istituzionale così come stanno facendo in tutti gli altri settori. E, forse, avrebbe potuto intervenire prima per impedire la festa di Carnevale a Latina che ha diffuso il contagio nella zona.
Non è finita: un uomo della scorta di Matteo Salvini è risultato positivo al Covid-19. Teatrino del Movimento 5 Stelle. Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno (mica uno qualunque) ha detto che «tutti coloro, compreso Salvini, che hanno avuto documentati contatti con persone positive al test a seguire pedissequamente le disposizioni messe a punto dal governo e a non fare di testa propria. Il virus non guarda il tuo nome, non guarda la tua posizione sociale o il tuo status da parlamentare. Tutti devono seguire le disposizioni del governo, la salute dei cittadini viene prima del consenso elettorale». Sulla stessa linea anche il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni (mica un altro qualunque) che ai microfoni dell'Adnkronos, ha detto: «Non si gioca sulla pelle degli italiani, sono certo finalmente ora anche Salvini lo avrà capito, perché il virus, è un nemico che non fa distinzione di razza o appartenenza politica». Quindi la sparata del deputato Giorgio Trizzino che è arrivato addirittura a tirare in ballo il dibattito sull'immigrazione: «Il virus non chiede permesso di soggiorno. Davanti a lui - ha poi continuato - siamo tutti uguali ed è questo che ci mette paura ma in fondo rende giustizia all'umanità». Di Maio ha provato a riappacificare le acque, ma ormai l’ondata era arrivata e ora chissà. Qualcuno ha colto la palla al balzo per contestare pure il fatto che Salvini abbia la scorta. Robe da matti considerando il ruolo politico che ha avuto e che ha.
Salvini fino ad ora ha tenuto un tono pacato rispetto ai suoi standard, ma l’occasione per dire - sempre sul tema dell’immigrazione - io ve l’avevo detto ricorda tanto il compagno di banco saputello. Perso un’occasione per non pronunciarsi, insomma. In attesa della risposta a Chef Rubio.
E poi ancora Forza Italia che, in stile Novella 2000, si è preao la briga trovando non si sa dove il tempo e il coraggio di emanare un comunicato ufficiale per annunciare che Silvio Berlusconi e Francesca Pascale non sono più una coppia. A poche ore di distanza però ecco un altro comunicato, molto più allarmato, per annunciare che Silvio Berlusconi è spaventato dal coronavirus e allora è scappato a Nizza. Da Marina, a casa di sua figlia, per rispettare le buone norme di limitazione del contagio. Forza Italia poteva almeno comunicare se ci è andato anche con la nuova fidanzata Marta.
Nicola Zingaretti, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Matteo Salvini
Verrebbe da chiedersi come sia possibile confermarsi sciacalli anche in contesti come questi, ma si entrerebbe in dimensioni sovraumane e extraterrestri dalle quali ormai non riusciamo più ad uscirne. Che tuttavia siano azioni e parole da condannare questo va fatto. La notizia di oggi del leader del Pd Nicola Zingaretti positivo al coronavirus ha popolato le prime pagine di tutti i siti di informazione: del resto, è un’istituzione e un personaggio pubblico. Ma prima di tutto Nicola Zingaretti (come Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Matteo Renzi, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e colleghi) è una persona e va rispettata come tale. E invece no, sui social (sempre loro) è volato anche qualche “gli sta bene”. Come sopra: verrebbe da chiedersi perché, ma in questo momento c’è qualcosa di più importante da fare, i conti si faranno a bocce ferme. Di certo lo Zingaretti di turno (presidente della Regione Lazio) avrebbe forse potuto gestire in maniera un po’ più smart ogni tipo di incontro istituzionale così come stanno facendo in tutti gli altri settori. E, forse, avrebbe potuto intervenire prima per impedire la festa di Carnevale a Latina che ha diffuso il contagio nella zona.
Non è finita: un uomo della scorta di Matteo Salvini è risultato positivo al Covid-19. Teatrino del Movimento 5 Stelle. Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno (mica uno qualunque) ha detto che «tutti coloro, compreso Salvini, che hanno avuto documentati contatti con persone positive al test a seguire pedissequamente le disposizioni messe a punto dal governo e a non fare di testa propria. Il virus non guarda il tuo nome, non guarda la tua posizione sociale o il tuo status da parlamentare. Tutti devono seguire le disposizioni del governo, la salute dei cittadini viene prima del consenso elettorale». Sulla stessa linea anche il viceministro allo Sviluppo economico, Stefano Buffagni (mica un altro qualunque) che ai microfoni dell'Adnkronos, ha detto: «Non si gioca sulla pelle degli italiani, sono certo finalmente ora anche Salvini lo avrà capito, perché il virus, è un nemico che non fa distinzione di razza o appartenenza politica». Quindi la sparata del deputato Giorgio Trizzino che è arrivato addirittura a tirare in ballo il dibattito sull'immigrazione: «Il virus non chiede permesso di soggiorno. Davanti a lui - ha poi continuato - siamo tutti uguali ed è questo che ci mette paura ma in fondo rende giustizia all'umanità». Di Maio ha provato a riappacificare le acque, ma ormai l’ondata era arrivata e ora chissà. Qualcuno ha colto la palla al balzo per contestare pure il fatto che Salvini abbia la scorta. Robe da matti considerando il ruolo politico che ha avuto e che ha.
Salvini fino ad ora ha tenuto un tono pacato rispetto ai suoi standard, ma l’occasione per dire - sempre sul tema dell’immigrazione - io ve l’avevo detto ricorda tanto il compagno di banco saputello. Perso un’occasione per non pronunciarsi, insomma. In attesa della risposta a Chef Rubio.
E poi ancora Forza Italia che, in stile Novella 2000, si è preao la briga trovando non si sa dove il tempo e il coraggio di emanare un comunicato ufficiale per annunciare che Silvio Berlusconi e Francesca Pascale non sono più una coppia. A poche ore di distanza però ecco un altro comunicato, molto più allarmato, per annunciare che Silvio Berlusconi è spaventato dal coronavirus e allora è scappato a Nizza. Da Marina, a casa di sua figlia, per rispettare le buone norme di limitazione del contagio. Forza Italia poteva almeno comunicare se ci è andato anche con la nuova fidanzata Marta.
© Riproduzione riservatadi Federico Biffignandi
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