Contactless, cucina digitale e corsi
per i clienti: ecco
il ristorante di domani
La pandemia ha stravolto il modo di andare al ristorante e i ristoratori devono adattarsi per sopravvivere. Inevitabilmente la tecnologia avrà un ruolo cruciale per snellire le pratiche ed evitare assembramenti. Ma sarà determinante anche un'organizzazione certosina del lavoro, dalle prenotazioni in poi
Mancano circa cento giorni al nuovo anno, al 2022 a cui vogliamo guardare con rinnovato ottimismo. Lobby di ristoratori statunitensi, riuniti in momenti di confronto con l’ausilio di una tecnologia che evita spostamenti ed incontri “ravvicinati”, tracciano plausibili ed argomentate ipotesi sullo scenario venturo, quello che andrà a connotare, appunto, l’imminente nuovo anno. Nel mercato globale, si sa, le affinità superano di gran lunga le pur perduranti differenze. Pertanto, ben consapevoli che il focus è sul mercato Usa, analizziamo attentamente le tendenze in quanto ne ricaviamo indizi e spunti di riflessione per ipotizzare lo scenario della nostra ristorazione nel termine breve e medio.
Contactless e online il futuro
Si parte dall’arguta constatazione che il settore della ristorazione è incredibilmente adattabile. Anche per l’anno 2022, i ristoratori escogiteranno modi innovativi per migliorare le esperienze per i loro clienti. L’offering oggi da noi ritenuto pressoché unico ed immutabile, ovvero “ti servo il pranzo e la cena. Cosa mai, caro cliente, vorrai di più?” permarrà il perno dell’offering, di esso costituendo la componente principale ma non più l’unica. Acquisiranno ulteriore vigore e maggiore importanza due tendenze già palesi in anno corrente: il pagamento contactless e gli ordini online. Non scemerà l’attenzione verso la nuova igiene, quella che denominammo “l’igiene partecipata”.
Insomma, ancora un balzo in avanti nel processo di digitalizzazione onde poter perseguire due obiettivi irrinunciabili:
- migliorare l'efficienza dell’azienda ristorante
- non perdere il contatto con i clienti ed offrire a costoro esperienze diversificate.
Vediamo in successivo livello di dettaglio le sei tendenze.
Prima tendenza: contactless
Le opzioni di ordinazione e pagamento senza contatto diverranno più frequenti e comuni. Ci sarà ulteriore dimestichezza, sia da parte del ristoratore nel proporli che da parte dei clienti nell’accettarli, nei pagamenti senza contatto e nei menu digitali e con codici QR.
Addirittura, effettuare la comanda ancor prima di essere giunti al ristorante ed aver occupato il tavolo, diverrà prassi soprattutto in funzione di due esigenze ben differenti l’una dall’altra:
- il pranzo di lavoro dove il tempo breve diviene necessità
- la cena sontuosa dove il cliente sa che quella particolare pietanza che diviene lo scopo prevalente della cena necessita di ordinazione mirata come pure lo stappare in anticipo un grande rosso.
Seconda tendenza: fidelizzare i clienti
Il cliente, reso sempre più avveduto ed esigente anche a fronte dei recenti lockdown, è elemento prezioso ed imprescindibile per il ristoratore. Con l’esaurirsi dell’estate e quindi della cena fuori casa quasi come abitudine consolidata, con il restringimento delle occasioni di fruizione degli spazi aperti, con l’arrivo dei primi freddi, si assisterà ad un decremento delle presenze dei clienti nei ristoranti e costoro magari saranno attratti da occasioni di consumo off premises. Italiaatavola
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