Oggi 1. settembre
i "no green-pass"
bloccheranno
le stazioni ferroviarie?
Perchè proprio il 1. settembre? Perchè da quel giorno entra in vigore l’estensione dell’obbligo di Green pass per accedere a treni, aerei, bus e navi. «Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno!», è il motto presente nella locandina della manifestazione per il blocco delle stazioni ferroviarie. Appuntamento alle 14.30 fuori dalle stazioni, mezz’ora dopo l’ingresso e l’inizio della protesta con il blocco dei treni, si legge accanto all’elenco delle oltre 50 stazioni di altrettante città interessate dalla mobilitazione (dalla Stazione Garibaldi di Milano, a Tiburtina nella capitale, passando anche per le stazioni di piccoli centri italiani).
Gruppi Telegram, come «Basta dittatura», utilizzati non solo per organizzare proteste e manifestazioni ma per avviare stalking e minacce di massa per chi viene considerato, dal popolo no vax, il «nemico» da colpire. «Scrivete nei commenti tutti gli indirizzi delle case, numeri di telefono che conoscete di: ministri, capi di partito, cosiddetti virologi criminali, tutti i presidenti di regione e giornalisti più criminali», è l’appello lanciato sulla chat. In tanti rispondono con numeri e indirizzi degli «obiettivi» (sopratutto politici e medici che si sono esposti a favore dei vaccini) e un invito: «Inondateli!», con tanto di suggerimento di inviare successivamente «video e registrazioni audio per far divertire anche gli altri».
Con le proteste che si fanno sempre più tese (come gli scontri a Roma o il caso della devastazione del gazebo del Movimento 5 stelle a Milano) e mentre aumentano aggressioni e minacce a giornalisti, virologi ed infettivologi, sono gli stessi protagonisti a confermare lo stalking organizzato.
«Minacce di morte a me e alla mia famiglia, lettere anonime, telefonate minatorie, insulti per strada, chat su Telegram, offese sui giornali e in televisione. Dove vogliamo arrivare?», scrive su Instagram l’infettivologo Matteo Bassetti che è stato inseguito e minacciato sotto casa da un uomo di 46 anni al grido di «Ci ucciderete tutti con questi vaccini, ve la faremo pagare». L’uomo è stato identificato dalla Digos e denunciato.
Tra i bersagli indicati nei canali Telegram - tra una minaccia esplicita («Andiamo a prenderli a casa» o «Non devono dormire più la notte») e qualche teoria del complotto - ci sono anche il virologo Fabrizio Pregliasco (che ha confermato di ricevere telefonate di insulti da numeri anonimi), ma anche il dottor Pietro Bica, medico chirurgo palermitano intervistato da alcuni quotidiani due giorni fa per aver scelto di visitare dal prossimo 1 settembre solo pazienti muniti di green pass, o l’infettivologo Antonio Cascio. IAT
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