AParma si è alzato il sipario sulla 20ª edizione di Cibus, organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare. Slittata dal
2020, causa pandemia, sarà la prima grande fiera internazionale a riaprire, all’inizio del secondo semestre del 2021 in via eccezionale dato che solitamente si svolge a maggio.
Duemila aziende presenti. Di Maio: Segnale di ripartenza
A questa edizione di Cibus però mancano i buyer dall'Asia: Giappone e Cina e anche dall'Australia. Presenti invece Corea e Usa che hanno mandato i broker. Inoltre si registra un'ottima presenza dalla Germania e dei ritorni dalla Francia e sono presenti anche molti buyer dal nord Europa. Tra le altre presenze di spicco Russia, Medio Oriente e Sudafrica.
Centinaio: Le fiere sono una leva di crescita per l'economia italiana
Galvanizzato e fiducioso sul futuro anche Gian Marco Centinaio, sottosegretario all'Agricoltura. «Le fiere e i grandi eventi in presenza - ha detto - rappresentano una fondamentale occasione d'incontro per gli operatori e un contributo importante alla crescita di tutta la nostra economia. Cibus è un momento per far conoscere e per promuovere il nostro Made in Italy, e ora più che mai è strategico perché le aziende chiedono di spendere al meglio le risorse messe in campo da Next generation Ue. Per farlo occorre guardare al medio e lungo termine. Questo settore ha saputo reagire a testa alta davanti alle difficoltà della pandemia dimostrando ancora una volta le sue enormi potenzialità, lo confermano le ultime stime secondo cui quest'anno l'export agroalimentare può puntare a chiudere con la cifra record di 50 miliardi, un obiettivo che solo pochi anni fa sembrava ambizioso da raggiungere».
Emozionate e intraprendenti più che mai le aziende espositrici, ognuna con la voglia di tornare a confrontarsi faccia a faccia con i propri clienti e di mettere in mostra il proprio meglio.
Grana Padano propone la sua filiera sempre più green
Grana Padano Dop sarà presente a Parma al Padiglione 2 allo stand G002. Il formaggio più consumato al mondo si racconta attraverso il suo territorio con l’esposizione delle forme prodotte in tutte le 13 province che caratterizzano la zona di produzione rispettando ogni passaggio di filiera con estrema cura per arrivare ad un’eccellenza gastronomica indelebile nel tempo. Momenti come la battitura di una forma, ad esempio, che è uno dei gesti che più identificano il lavoro nei caseifici, perché rappresenta il momento in cui si verifica se almeno nove mesi di stagionatura hanno creato un grande formaggio degno di ricevere il marchio Grana Padano Dop e andare sulle tavole di case e ristoranti in tutto il mondo.
“Ad ogni eccellenza il giusto ritmo”, dunque, che per un formaggio dalla tradizione millenaria è quella della sua filiera, controllata e garantita come il consumatore sempre più pretende, a partire dal benessere animale. Con la stessa filosofia bisogna tutelare il nostro pianeta: con cura e costanza, compiendo azioni piccole, ma significative ed essenziali, con lo stesso ritmo e la stessa dedizione ogni giorno. «Dal 2019 - spiega Renato Zaghini, presidente del Consorzio Grana Padano - abbiamo attivato un sistema di valutazione che prevede un controllo annuale dei parametri per misurare lo stato di salute, la libertà di movimento, l’accesso al cibo e all’acqua delle stalle che fanno parte della filiera Grana Padano. Attendiamo ora i decreti attuativi per partecipare al “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale” del ministero della Salute secondo lo standard Classyfarm Tutte le stalle della filiera Grana Padano dovranno superare la prova del benessere animale (con un punteggio) che diventerà un requisito obbligatorio da inserire nel Disciplinare di produzione».
Altra sfida che cambiamenti climatici e pandemia hanno reso ancor più pressante è rendere ecosostenibile la filiera produttiva in ogni sua fase. Il Consorzio partecipa e sostiene il progetto Life Ttgg ed ha aderito al marchio ambientale “Made Green in Italy”, lo schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti che applica la Metodologia europea Pef (Product environmental footprint).
Eurovo punta su ricerca e sviluppo
In questa importante fase di ripartenza per il paese Eurovo, l’azienda leader in Europa nella produzione di uova e ovoprodotti conferma la propria presenza in fiera per rilanciare il food italiano, uno dei principali motori dell’economia del Paese, dando il via a una stagione ricca di appuntamenti in Italia e all’estero. L’azienda ha raggiunto importanti risultati in termini di innovazione in Ricerca & Sviluppo, consolidando il proprio ruolo di partner strategico e raggiungendo traguardi di eccellenza nello sviluppo di un assortimento fortemente verticalizzato sulle richieste del mercato e sulle nuove tendenze, per essere sempre al passo con un settore in continua evoluzione.
Gruppo Eurovo rafforza il suo storico legame con Cibus, il Salone Internazionale dell’Alimentazione Made in Italy, partecipando alla XX edizione, che si terrà a Parma dal 31 agosto al 3 settembre. In questa importante fase di ripartenza per il paese, l’azienda leader in Europa nella produzione di uova e ovoprodotti conferma la propria presenza in fiera per rilanciare il food italiano, uno dei principali motori dell’economia del Paese, dando il via a una stagione ricca di appuntamenti in Italia e all’estero. italiaatavola
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