Turismo dei single:
un viaggiatore su due parte da solo almeno una volta l’anno
Il turismo per single cresce anche in Italia, trasformando il viaggio in solitaria da scelta di ripiego a nuova tendenza di benessere e libertà. Sempre più persone partono da sole per vivere esperienze autentiche, scegliere mete su misura e conoscere nuove persone. Anche la ristorazione si adatta, accogliendo chi ama mangiare in autonomia senza imbarazzo. Un cambiamento culturale che rivoluziona il modo di viaggiare
Un tempo considerato un’alternativa forzata, viaggiare da soli è oggi un gesto di scelta consapevole, un fenomeno culturale che interessa sempre più persone in tutto il mondo. Se nel passato la solitudine in viaggio poteva apparire come una condizione di isolamento o malinconia, oggi il viaggiatore singolo è percepito come indipendente, curioso, desideroso di esperienze autentiche e personalizzate, capace di costruirsi su misura itinerari, attività e relazioni senza dover mediare con i desideri di un compagno di viaggio. Secondo i dati diffusi da Booking.com, oltre il 54% dei viaggiatori globali ha programmato almeno un viaggio in solitaria nell'ultimo anno, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti, complici non solo la pandemia (che ha spinto verso forme di viaggio più individuali), ma anche l’affermazione di un modello sociale fondato su maggiore autonomia personale.
Una nicchia che diventa mainstream: i numeri del turismo per single
Il mercato del turismo per single, secondo Grand View Research, nel 2024 ha superato i 482 miliardi di dollari a livello mondiale, con stime che prevedono un incremento annuo superiore al 14% fino al 2030. In Europa, e in particolare in Italia, questa tendenza si conferma: come riporta Sky TG24,i viaggiatori italiani che scelgono di partire da solo almeno una volta all'anno c'è in particolare nella fascia 35-55 anni, spesso composta da professionisti, donne single o divorziate, ma anche da giovani adulti che posticipano scelte familiari.
Non si tratta più solo di “vacanze”, ma di veri e propri viaggi di trasformazione personale. Tra le motivazioni principali indicate:
- Ricerca di libertà totale nella scelta di mete, tempi, attività.
- Desiderio di crescita interiore: mettersi alla prova in ambienti sconosciuti.
- Bisogno di disconnessione e mindfulness: viaggi lenti, detox digitali, meditazione.
- Opportunità di socializzazione nuova e non forzata: corsi, esperienze condivise, incontri casuali.
I nuovi viaggiatori single: chi sono
Il turista single di oggi è sempre meno un solitario per necessità e sempre più un consumatore consapevole e informato, disposto a spendere di più pur di vivere esperienze uniche.
Secondo le rilevazioni di Speed Vacanze e GreenCity, questo target è composto prevalentemente da:
- Donne over 40, spesso libere da legami familiari o professionali stringenti.
- Uomini tra i 35 e i 50 anni, lavoratori autonomi o liberi professionisti.
- Crescente quota di under 30, che privilegiano esperienze zaino in spalla, workation o viaggi studio.
Molti dichiarano di preferire la solitudine anche per evitare compromessi organizzativi o divergenze con partner o amici: «Viaggiare da soli elimina il problema di dover mediare su tutto», è una delle frasi più ricorrenti.
I viaggiatori single spendono di più
Un dato interessante emerge dal confronto dei budget medi giornalieri: i single spendono circa 180 euro al giorno, contro i 105 euro pro capite delle coppie. La differenza deriva da:
- Maggiori costi per camera singola, spesso non scontata rispetto alla doppia.
- Pasti individuali a prezzo pieno, senza possibilità di divisione porzioni o degustazioni multiple.
- Predisposizione a scegliere esperienze premium o su misura: corsi di cucina, sport estremi, attività culturali.
Le coppie o i gruppi, invece, godono di sconti quantità, formule “2x1” o offerte pacchetto, che consentono di abbattere le spese complessive.
Relazioni in vacanza: non solo solitudine, ma apertura al mondo
Uno dei falsi miti da sfatare è che viaggiare da soli significhi rinunciare alle relazioni. Al contrario, il 72% dei partecipanti ai viaggi per single dichiara di aver creato nuovi legami duraturi, e il 31% ha iniziato una relazione sentimentale grazie al viaggio, come riportato da Speed Vacanze®. I format più apprezzati sono:
- Crociere per single, con attività di gruppo e serate a tema.
- Viaggi trekking o sportivi, ideali per socializzare durante l’esperienza.
- Workation o coliving all'estero, pensati per freelance e nomadi digitali.
Le destinazioni preferite dai viaggiatori
single italiani nel 2025
Secondo le ultime indagini di Tgcom e Speed Vacanze®, le mete più richieste sono:
- Isole Pontine e Sardegna in barca a vela, per chi cerca relax e convivialità.
- Creta, Mykonos e Rodi, per viaggi balneari con movida.
- Capitali europee come Lisbona, Praga e Berlino, ideali per weekend culturali.
- Crociere in Croazia o Egeo, apprezzate da chi desidera vacanza dinamica e social.
Turismo per single, opportunità per la ristorazione italiana
Se il viaggio in solitaria ha ormai superato molti stereotipi, mangiare da soli in pubblico in Italia resta ancora culturalmente complesso. La nostra tradizione conviviale, che fa della tavola un momento sociale per eccellenza, fatica ad accettare il singolo commensale. Eppure i numeri sono in crescita: secondo TheFork, nel 2024 le prenotazioni per una sola persona sono aumentate del 15,3%, più della media delle prenotazioni di coppia o gruppo. Le grandi città come Milano, Roma e Firenze fanno da apripista, ma la provincia resta indietro.
Mangiare da soli può rappresentare una forma di cura personale, un momento dedicato al proprio ritmo e ai propri desideri gastronomici. In culture come quella giapponese o nordamericana, il “table for one” è la norma, con ristoranti pensati per favorire intimità e comfort. In Italia, invece, la solitudine a tavola è spesso guardata con sospetto o compassione, come conferma la ricerca di TeamSystem. Tuttavia, questa tendenza sta lentamente cambiando, grazie a una nuova generazione di consumatori che non teme di concedersi un pranzo o una cena in autonomia, magari leggendo, lavorando o semplicemente riflettendo.
Per i ristoratori, il crescente numero di clienti single rappresenta un'opportunità di innovazione: creare spazi protetti, menù degustazione adatti al singolo ospite, angoli bar con cucina express, sale con tavoli singoli o postazioni da socializzare può fare la differenza. Come afferma un esperto del settore food & beverage: «Non si tratta di tristezza, ma di scelta consapevole. I ristoratori che capiranno questo cambiamento culturale attireranno nuovi segmenti di clientela».
Turismo per single, una trasformazione
culturale in corso
Il viaggio e il pasto da soli non sono più simboli di solitudine o sconfitta sociale, ma espressioni di libertà, autocoscienza e benessere personale. Un cambio di paradigma che riguarda non solo il turismo e la ristorazione, ma l’intero modo di concepire il tempo libero, il consumo e la socialità in Italia. Le aziende, gli operatori turistici e i ristoratori più lungimiranti sapranno adattarsi a questa nuova domanda, proponendo esperienze su misura, personalizzabili, autentiche e senza compromessi.
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