lunedì 16 giugno 2025

Vini dealcolati, si va verso la produzione in Italia

 

Vini dealcolati, ok al decreto 

fiscale: si va verso 

la produzione in Italia

Il decreto sblocca l'iter verso la produzione di vini dealcolati in Italia. Ora i ministeri possono definire le regole fiscali. Il mercato No-low è in crescita, con prospettive di sviluppo anche nel nostro Paese

    

Con l'approvazione del decreto-legge fiscale, si sblocca finalmente il percorso normativo che consentirà anche in Italia la produzione di vini dealcolati. Il provvedimento anticipa i tempi previsti inizialmente per il 2026 e permette ai ministeri competenti di procedere fin da subito con l'emanazione del decreto interministeriale necessario a dare il via alla produzione.

Vini dealcolati, ok al decreto fiscale: si va verso la produzione in Italia

È stato approvato il decreto-legge fiscale che consentirà la produzione di vini dealcolati in Italia

Vini no-low: cosa dice il decreto fiscale

Il nuovo decreto prevede che i ministeri dell’Economia e dell’Agricoltura lavorino insieme alla definizione delle condizioni operative e delle autorizzazioni fiscali che disciplineranno l’intero processo produttivo dei vini dealcolati. Si tratta di un passaggio importante per le imprese italiane del settore, che finora non potevano operare in questo segmento a causa dell'assenza di una regolamentazione fiscale chiara.

«Apprezziamo quanto stabilito dal decreto fiscale e ci auguriamo che i ministeri preposti procedano rapidamente alla definizione del decreto attuativo che il comparto attende da tempo» ha dichiarato Paolo Castelletti, segretario generale di Unione Italiana Vini (Uiv). L'organizzazione aveva già sollecitato nei mesi scorsi l’adozione di misure transitorie per evitare che il blocco normativo si protraesse fino alla scadenza originariamente fissata.

Vini dealcolati, ok al decreto fiscale: si va verso la produzione in Italia

Paolo Castelletti, segretario generale Uiv

Rimane aperta la questione fiscale, nodo principale che impediva finora l’avvio della produzione di vini dealcolati in Italia. Con il decreto-legge n.43 di marzo, è stato modificato il Testo Unico delle Accise, introducendo l'articolo 33-ter dedicato proprio alla dealcolazione e alla relativa disciplina fiscale. Tuttavia, l’efficacia della norma era stata rinviata al 1° gennaio 2026, rendendo necessaria un’accelerazione per colmare il vuoto normativo. Il decreto interministeriale dovrà quindi specificare le regole per la gestione dei depositi fiscali e le modalità semplificate di accertamento e contabilizzazione delle accise su questi nuovi prodotti.

Vini no-low: un mercato in crescita, anche in Italia

Secondo i dati dell’Osservatorio UIV-Vinitaly, il mercato italiano dei vini No-low alcol vale oggi circa 3,3 milioni di euro, ma le previsioni indicano una crescita fino a 15 milioni di euro nei prossimi quattro anni. Anche a livello globale il settore è in espansione: il valore attuale di 2,4 miliardi di dollari potrebbe arrivare a 3,3 miliardi entro il 2028. La definizione di un quadro normativo chiaro e operativo consentirà alle imprese italiane di accedere a un comparto che, in altri Paesi europei, è già in fase avanzata di sviluppo.

Nessun commento:

Posta un commento