Dimenticate la regola delle tre ore. Con la riforma approvata al Consiglio trasporti dell'Ue, per ricevere un risarcimento economico in caso di ritardo aereo serviranno infatti almeno quattro ore per i voli fino a 3.500 chilometri e sei per quelli a lungo raggio. I nuovi indennizzi scendono a 300 euro nel primo caso e 500 nel secondo. Il cambiamento, sostenuto dalla maggioranza dei governi dell'Unione, segna una stretta netta sui diritti dei passeggeri, dopo oltre vent'anni di normativa invariata.
Voli, nuovo accordo trovato ieri in Lussemburgo. Italia favorevole
L'accordo è arrivato ieri in Lussemburgo, dove i 27 Stati membri sono riusciti a sbloccare un'impasse durata più di un decennio. La presidenza di turno, attualmente in mano alla Polonia, ha scelto di procedere con il compromesso anche in assenza di unanimità: Germania, Spagna, Portogallo e Slovenia hanno mantenuto la loro opposizione fino all'ultimo, ma Varsavia ha portato a casa il via libera della maggioranza, Italia compresa, grazie ad alcune modifiche last minute.
Nuove regole sui voli: legittimato anche il pagamento del trolley
Tra le novità principali, c'è anche l'introduzione di un modulo di risarcimento online che i passeggeri riceveranno automaticamente in caso di disguidi. Una misura pensata per velocizzare le pratiche e alleggerire il carico di ricorsi. Tuttavia, il vecchio limite delle tre ore resterà valido in una sola circostanza: viaggi di andata e ritorno completati nell'arco di 24 ore. Nel testo figura anche una questione molto sentita dai viaggiatori abituali: il bagaglio a mano. Le nuove regole stabiliscono per legge la gratuità esclusiva dell'oggetto personale, come uno zainetto o una borsa. In pratica, viene legittimata la politica delle compagnie low cost che fanno pagare il trolley, ormai considerato un extra.
Il motivo dietro questa revisione è legato anche a un altro fenomeno in crescita: le cancellazioni. Secondo la Commissione europea, molte compagnie, nel dubbio tra risarcire i passeggeri o annullare il volo, hanno spesso scelto la seconda opzione, evitando così di dover garantire la partenza con un altro equipaggio o un diverso aeromobile. Una situazione che ha creato disagi crescenti e che ha spinto l'Italia a proporre una mediazione: rimborso del prezzo del biglietto in caso di tre ore di ritardo e indennizzo economico dopo cinque. Una proposta che, alla fine, non ha trovato spazio nel compromesso finale.
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Le nuove regole sui voli valgono per il 2025?
Detto ciò, per chi ha già prenotato le vacanze estive del 2025, comunque, non cambia nulla. Infatti, le nuove regole - fanno sapere dall'Ue - non si applicheranno subito. Quello approvato dal Consiglio è solo un primo passo: perché la riforma diventi legge, serve ancora un accordo con Parlamento e Commissione europea. Il dossier resta delicato, tanto che il Consiglio ha scelto di bypassare la fase iniziale del negoziato, obbligando l'Eurocamera a esprimersi entro quattro mesi con maggioranza assoluta. Una mossa che non è piaciuta al Partito popolare europeo, il gruppo di centrodestra che guida la maggioranza a Bruxelles, e che ha annunciato battaglia per difendere lo standard delle tre ore.
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