Nel centro del capoluogo dei 7 Comuni
L’ambiente è intimo, elegante, caldo: tipico della stube. Non siamo in Alto Adige ma
sull’altopiano di Asiago e più precisamente nel centro storico del capoluogo dei Sette Comuni. Qui, all’ interno dell’Hotel Europa Residence, è stato ricavato un angolo raffinato, massimo 16-20 coperti, in tipico stile di montagna che il calore della stube contribuisce a rendere più romantica l’atmosfera.
La Saletta del Cacciatore, così chiamata per alcune scene di caccia dipinte alle pareti, è ora la meta preferita dei gourmet e di quanti vogliono sperimentare gusti nuovi e ricercati frutto degli abbinamenti insoliti, studiati dal giovane e promettente chef Alessio Longhini.
La cura nella scelta delle materie prime di cui l’Altopiano abbonda, l’attenzione quasi maniacale nella loro lavorazione e la raffinatezza nella presentazione dei piatti sono il valore aggiunto della cucina di Alessio, nipote Milena Longhini, moglie di Marcontonio Mosele, (Poslen), titolari dell’hotel Europa.
Ai fuochi Alessio Longhini
Ventisei anni, un percorso fra i fornelli iniziato all’istituto Alberghiero Lobbia di Asiago, dove si è diplomato tecnico dei servizi della ristorazione, e proseguito alla scuola di grandi chef: Nobert Niederkofler del Saint Hubertus (due stelle Michelin) di San Cassiano, e Corrado Fasolato del Met Restaurant (due stelle) dell’hotel Metropole di Venezia, prima di sentire il richiamo di Asiago ed accettare la proposta degli zii come chef de partie al ristorante Saint Hubertus dell’hotel Europa. Locale che si presta per piacevoli momenti conviviali e propone un menu attento al modificarsi del gusto in tavola con una carta dei vini di tutto rispetto. Per un pranzo o una cena rapida c’è, invece, l’Osteria dall’atmosfera rustica ma ricercata, dove formaggi, insaccati, marmellate, mieli locali e altre specialità tipiche dei Sette Comuni incontrano ogni tipo di richiesta.
Ora Alessio è impegnato anche nella nuova avventura della “Stube Gourmet”, la scelta giusta per chi vuole sperimentare gusti nuovi, ricercati dagli abbinamenti insoliti, che in sala sono presentati con eleganza e professionalità da Filippo, figlio di Marcantonio.
La cucina di Alessio è semplice ma nello stesso tempo profonda. Nei piatti si sente l’amore e la passione di chi li prepara.
“Con un occhio – spiega lo chef – guardo alla tradizione e con l’altro all’innovazione. Ho avuto due scuole di cucina importanti ma differenti: quella di Norbert che s’ispirava al territorio e ai suoi prodotti e quella di Fasolato più decisa nel seguire nuovi percorsi che arrivano dall’oriente. Ho fatto una sintesi prendendo il meglio da tutti due”.
Giovane di talento cresciuto alla scuola
di Nobert Niederkofler e Corrado Fasolato
Un’impronta che si sente già nell’aperitivo (la tartar di capriolo, gelatina al te, schiuma di latte e cacao, il risone di zafferano, l’anguilla affumicata caramella, la crema di fagioli, rana pescatrice e guanciale croccante) e che diventa più marcata e personale nell’antipasto di carpaccio di cervo, flan al broccolo friularo di Creazzo e mandarino. L’esatta percezione della capacità di Alessio in cucina la si ha gustando i tortelli ripieni all’Asiago Dop cotti in brodo al fieno, crema di patate di Rotzo abbrustolite e speck. Piatto estremamente delicato, equilibrato dove i prodotti del territorio sono esaltati al meglio. Anche con il petto d’anatra leggermente affumicato, chips di riso soffiato, liquirizia e cipollotti alla griglia emerge l’attenda ricerca di unire in modo armonico gusti diversi senza mai tradirne la semplicità che si manifesta nell’immediata percezione dei sapori.
Una leccorneria la millefoglie alla mandorla con muosse alla nocciolata Rigoni Asiago, canederli di ricotta di montagna e sorbetto al ribes nero.
La Stube Gourmet presenta piatti anche a base di pesce ma soprattutto segue la stagionalità dei prodotti, proponendo menù degustazione di quattro portate con un prezzo che varia dai 50 ai 63 euro inclusi tre calici di vino, ed un menù a sorpresa di sei portate (dai 65 ai 78 euro con tre vini abbinati).
La Stube Gourmet è aperta la sera dal mercoledì alla domenica, visto i posti limitati è bene prenotare allo 0424/462659.
Donato Sinigaglia
Vinoecibo
Nella Saletta del Cacciatore
Angolo gourmet elegantemente intimo dell'Hotel Europa Residence
- > Nel centro storico del capoluogo dei Sette Comuni
- > Ai fuochi Alessio Longhini
- > Giovane di talento cresciuto alla scuola di Nobert Niederkofler e Corrado Fasolato
Nel centro storico del capoluogo dei Sette Comuni
L’ambiente
è intimo, elegante, caldo: tipico della stube. Non siamo in Alto Adige
ma sull’altopiano di Asiago e più precisamente nel centro storico del
capoluogo dei Sette Comuni. Qui, all’ interno dell’Hotel Europa
Residence, è stato ricavato un angolo raffinato, massimo 16-20 coperti,
in tipico stile di montagna che il calore della stube contribuisce a
rendere più romantica l’atmosfera.
La Saletta del Cacciatore, così chiamata
per alcune scene di caccia dipinte alle pareti, è ora la meta preferita
dei gourmet e di quanti vogliono sperimentare gusti nuovi e ricercati
frutto degli abbinamenti insoliti, studiati dal giovane e promettente
chef Alessio Longhini.
La cura nella scelta delle materie prime
di cui l’Altopiano abbonda, l’attenzione quasi maniacale nella loro
lavorazione e la raffinatezza nella presentazione dei piatti sono il
valore aggiunto della cucina di Alessio, nipote Milena Longhini, moglie
di Marcontonio Mosele, (Poslen), titolari dell’hotel Europa.
Ai fuochi Alessio Longhini
Ventisei
anni, un percorso fra i fornelli iniziato all’istituto Alberghiero
Lobbia di Asiago, dove si è diplomato tecnico dei servizi della
ristorazione, e proseguito alla scuola di grandi chef: Nobert
Niederkofler del Saint Hubertus (due stelle Michelin) di San Cassiano, e
Corrado Fasolato del Met Restaurant (due stelle) dell’hotel Metropole
di Venezia, prima di sentire il richiamo di Asiago ed accettare la
proposta degli zii come chef de partie al ristorante Saint Hubertus
dell’hotel Europa. Locale che si presta per piacevoli momenti conviviali
e propone un menu attento al modificarsi del gusto in tavola con una
carta dei vini di tutto rispetto. Per un pranzo o una cena rapida c’è,
invece, l’Osteria dall’atmosfera rustica ma ricercata, dove formaggi,
insaccati, marmellate, mieli locali e altre specialità tipiche dei Sette
Comuni incontrano ogni tipo di richiesta.
Ora Alessio è impegnato anche nella
nuova avventura della “Stube Gourmet”, la scelta giusta per chi vuole
sperimentare gusti nuovi, ricercati dagli abbinamenti insoliti, che in
sala sono presentati con eleganza e professionalità da Filippo, figlio
di Marcantonio.
La cucina di Alessio è semplice ma nello stesso tempo profonda. Nei piatti si sente l’amore e la passione di chi li prepara.
“Con un occhio – spiega lo chef – guardo
alla tradizione e con l’altro all’innovazione. Ho avuto due scuole di
cucina importanti ma differenti: quella di Norbert che s’ispirava al
territorio e ai suoi prodotti e quella di Fasolato più decisa nel
seguire nuovi percorsi che arrivano dall’oriente. Ho fatto una sintesi
prendendo il meglio da tutti due”.
Giovane di talento cresciuto alla scuola di Nobert Niederkofler e Corrado Fasolato
Un’impronta
che si sente già nell’aperitivo (la tartar di capriolo, gelatina al
te, schiuma di latte e cacao, il risone di zafferano, l’anguilla
affumicata caramella, la crema di fagioli, rana pescatrice e guanciale
croccante) e che diventa più marcata e personale nell’antipasto di
carpaccio di cervo, flan al broccolo friularo di Creazzo e mandarino.
L’esatta percezione della capacità di Alessio in cucina la si ha
gustando i tortelli ripieni all’Asiago Dop cotti in brodo al fieno,
crema di patate di Rotzo abbrustolite e speck. Piatto estremamente
delicato, equilibrato dove i prodotti del territorio sono esaltati al
meglio. Anche con il petto d’anatra leggermente affumicato, chips di
riso soffiato, liquirizia e cipollotti alla griglia emerge l’attenda
ricerca di unire in modo armonico gusti diversi senza mai tradirne la
semplicità che si manifesta nell’immediata percezione dei sapori.
Una leccorneria la millefoglie alla
mandorla con muosse alla nocciolata Rigoni Asiago, canederli di ricotta
di montagna e sorbetto al ribes nero.
La Stube Gourmet presenta piatti anche a
base di pesce ma soprattutto segue la stagionalità dei prodotti,
proponendo menù degustazione di quattro portate con un prezzo che varia
dai 50 ai 63 euro inclusi tre calici di vino, ed un menù a sorpresa di
sei portate (dai 65 ai 78 euro con tre vini abbinati).
La Stube Gourmet è aperta la sera dal mercoledì alla domenica, visto i posti limitati è bene prenotare allo 0424/462659.
4 Marzo 2014
Donato Sinigaglia
Nella Saletta del Cacciatore
Angolo gourmet elegantemente intimo dell'Hotel Europa Residence
- > Nel centro storico del capoluogo dei Sette Comuni
- > Ai fuochi Alessio Longhini
- > Giovane di talento cresciuto alla scuola di Nobert Niederkofler e Corrado Fasolato
Nel centro storico del capoluogo dei Sette Comuni
L’ambiente
è intimo, elegante, caldo: tipico della stube. Non siamo in Alto Adige
ma sull’altopiano di Asiago e più precisamente nel centro storico del
capoluogo dei Sette Comuni. Qui, all’ interno dell’Hotel Europa
Residence, è stato ricavato un angolo raffinato, massimo 16-20 coperti,
in tipico stile di montagna che il calore della stube contribuisce a
rendere più romantica l’atmosfera.
La Saletta del Cacciatore, così chiamata
per alcune scene di caccia dipinte alle pareti, è ora la meta preferita
dei gourmet e di quanti vogliono sperimentare gusti nuovi e ricercati
frutto degli abbinamenti insoliti, studiati dal giovane e promettente
chef Alessio Longhini.
La cura nella scelta delle materie prime
di cui l’Altopiano abbonda, l’attenzione quasi maniacale nella loro
lavorazione e la raffinatezza nella presentazione dei piatti sono il
valore aggiunto della cucina di Alessio, nipote Milena Longhini, moglie
di Marcontonio Mosele, (Poslen), titolari dell’hotel Europa.
Ai fuochi Alessio Longhini
Ventisei
anni, un percorso fra i fornelli iniziato all’istituto Alberghiero
Lobbia di Asiago, dove si è diplomato tecnico dei servizi della
ristorazione, e proseguito alla scuola di grandi chef: Nobert
Niederkofler del Saint Hubertus (due stelle Michelin) di San Cassiano, e
Corrado Fasolato del Met Restaurant (due stelle) dell’hotel Metropole
di Venezia, prima di sentire il richiamo di Asiago ed accettare la
proposta degli zii come chef de partie al ristorante Saint Hubertus
dell’hotel Europa. Locale che si presta per piacevoli momenti conviviali
e propone un menu attento al modificarsi del gusto in tavola con una
carta dei vini di tutto rispetto. Per un pranzo o una cena rapida c’è,
invece, l’Osteria dall’atmosfera rustica ma ricercata, dove formaggi,
insaccati, marmellate, mieli locali e altre specialità tipiche dei Sette
Comuni incontrano ogni tipo di richiesta.
Ora Alessio è impegnato anche nella
nuova avventura della “Stube Gourmet”, la scelta giusta per chi vuole
sperimentare gusti nuovi, ricercati dagli abbinamenti insoliti, che in
sala sono presentati con eleganza e professionalità da Filippo, figlio
di Marcantonio.
La cucina di Alessio è semplice ma nello stesso tempo profonda. Nei piatti si sente l’amore e la passione di chi li prepara.
“Con un occhio – spiega lo chef – guardo
alla tradizione e con l’altro all’innovazione. Ho avuto due scuole di
cucina importanti ma differenti: quella di Norbert che s’ispirava al
territorio e ai suoi prodotti e quella di Fasolato più decisa nel
seguire nuovi percorsi che arrivano dall’oriente. Ho fatto una sintesi
prendendo il meglio da tutti due”.
Giovane di talento cresciuto alla scuola di Nobert Niederkofler e Corrado Fasolato
Un’impronta
che si sente già nell’aperitivo (la tartar di capriolo, gelatina al
te, schiuma di latte e cacao, il risone di zafferano, l’anguilla
affumicata caramella, la crema di fagioli, rana pescatrice e guanciale
croccante) e che diventa più marcata e personale nell’antipasto di
carpaccio di cervo, flan al broccolo friularo di Creazzo e mandarino.
L’esatta percezione della capacità di Alessio in cucina la si ha
gustando i tortelli ripieni all’Asiago Dop cotti in brodo al fieno,
crema di patate di Rotzo abbrustolite e speck. Piatto estremamente
delicato, equilibrato dove i prodotti del territorio sono esaltati al
meglio. Anche con il petto d’anatra leggermente affumicato, chips di
riso soffiato, liquirizia e cipollotti alla griglia emerge l’attenda
ricerca di unire in modo armonico gusti diversi senza mai tradirne la
semplicità che si manifesta nell’immediata percezione dei sapori.
Una leccorneria la millefoglie alla
mandorla con muosse alla nocciolata Rigoni Asiago, canederli di ricotta
di montagna e sorbetto al ribes nero.
La Stube Gourmet presenta piatti anche a
base di pesce ma soprattutto segue la stagionalità dei prodotti,
proponendo menù degustazione di quattro portate con un prezzo che varia
dai 50 ai 63 euro inclusi tre calici di vino, ed un menù a sorpresa di
sei portate (dai 65 ai 78 euro con tre vini abbinati).
La Stube Gourmet è aperta la sera dal mercoledì alla domenica, visto i posti limitati è bene prenotare allo 0424/462659.
4 Marzo 2014
Donato Sinigaglia
Nessun commento:
Posta un commento