I sommelier di Rovigo fra Torbe ed Isole
Cena di gala con pesce e whisky alla trattoria “Alla Busa” di
San Martino di Venezze
- > Esplorati nuovi abbinamenti studiati da Ulisse Avanzi e lo chef Massimo Polonio
- > Sinergia che ha portato a toccare vette di piacevolezze
- > Sapori inusuali tra applausi e gestione impeccabile
Esplorati nuovi abbinamenti
studiati da Ulisse Avanzi
e lo chef Massimo Polonio
Quali i nuovi orizzonti negli abbinamenti con i
cibi, in particolare con il pesce? E’ il tema sviluppato dalla nuova delegazione
della Associazione Italiana Sommelier di Rovigo alla trattoria “Alla busa” di
San Martino di Venezze.
Il delegato provinciale Carlo Moretti ed il responsabile provinciale degli
Eventi, Marco Terazzan, hanno infatti pensato ad abbinare in una cena di gala a
base di pesce un distillato importante: whisky.Sinergia che ha portato a toccare vette di piacevolezze
Le ricette studiate per lo scopo dal responsabile
provinciale della didattica Ulisse Avanzi, dallo chef Massimo Polonio e dal
patron Enrico, hanno cercato di instaurare fra il pesce ed il distillato,
opportunamente diluito, una sinergia che ha toccato in certi momenti sicure
vette di piacevolezza, stupendo i presenti e percorrendo in tal modo strade
nuove, inusuali.
La serata si è svolta con l’intervento di un “cavallo di razza”, Franco
Gasparri, senior master Ambassador Reserve della Diageo Italia, che ha
presentato prima ogni piatto il distillato scelto per l’abbinamento, lasciando
poi la parola ad Avanzi che ha completato la degustazione presentando il piatto
e le relative motivazioni che hanno condotto alle scelte gastronomiche.Gasparri ha inoltre diviso, appunto in quattro interventi pari al numero delle portate, il suo racconto sullo whisky toccandone la storia, la localizzazione geografica, la tecnologia, la produzione e l’invecchiamento, coadiuvato in questo da un depliant riassuntivo distribuito ai presenti.
Sapori inusuali tra applausi e gestione impeccabile
Ecco che una aromatica tartare di tonno con
battuto di capperi ed olive nere , è stata abbinata ad Caol Ila Moch, torbato
straordinario spessore che ha completato magnificamente il piatto. Il primo, una
chitarrina con cantabriche e burrata, scomposta negli ingredienti è stata
abbinata ad un Oban Montilla fino, morbido e personale a contrastare ed
accompagnare il piatto. Il piatto forte, costituito da un gratin di ostriche e
salmone e radicchio meglio si adattava al Talisker Port Ruighe, innescando un
piacevole dibattito sulle preferenze personali.
In chiusura il Knockando 25 years, appunto invecchiato 25 anni in botti che
hanno contenuto lo Sherry, ha magistralmente accompagnato, quasi senza
diluizione, un semifreddo al torroncino con ganache leggera al cioccolato,
insieme che ha costituito una degna chiusura di una serata veramente speciale.
Il finale con applausi per i relatori e per l’impeccabile gestione della serata
da parte degli insostituibili collaboratori della delegazione, Federica Fenzi,
Pietro Caporicci, Michele Ghirardini, Pietro Pegoraro e Marika Zagato.Vino e cibo
Donato Sinigaglia
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