In 160 battute
1000 sms
in rime libere
Ebbene, se da una parte la tecnologia ci facilita la vita, è anche vero che i metodi per comunicare, sempre più immediati e abbreviativi, rischiano di far perdere molto alla nostra lingua che, in tal senso, è di fatto in pericolo. È questo l’interrogativo iniziale che ha spinto Sòstene Schena ad avventurarsi su “Un’opera di alto spessore narrativo; ben strutturata, ottima nello stile, fortemente figurativa e penetrante”; così l’ha definita uno dei tanti recensori dell’opera.
Ed Ecco la recensione del "Tempo" di Roma:
1000 sms
in rime libere
“La lingua italiana, questa
sconosciuta?”
Ebbene, se da una parte la tecnologia ci facilita la vita, è anche vero che i metodi per comunicare, sempre più immediati e abbreviativi, rischiano di far perdere molto alla nostra lingua che, in tal senso, è di fatto in pericolo. È questo l’interrogativo iniziale che ha spinto Sòstene Schena ad avventurarsi su “Un’opera di alto spessore narrativo; ben strutturata, ottima nello stile, fortemente figurativa e penetrante”; così l’ha definita uno dei tanti recensori dell’opera.
Ed Ecco la recensione del "Tempo" di Roma:
In rima tutto sembra più libero e
leggero. Con pochi caratteri si possono esprimere grandi sfumature di pensiero,
di desiderio. In limitate battute c'è tutto, c'è la vita. Questo è il pensiero
che il giornalista e poeta Sostene Schena esprime con i fatti, e i fatti qui
nel suo «In 160 battute Mille sms in rime libere» (AltroMondo, pag. 380 euro
18) sono baciati. Meglio, no? Addirittura capita di sentire, leggendo i suoi
sms, il suono che producono le labbra quando unendosi manifestano il bisogno di
esprimere un’emozione. Un suono per mille emozioni. E alla poesia tutto è
concesso. Tutto è possibile. La lingua italiana sembra aggredita, violentata,
insomma, non più rispettata dai molti giovani, e ahimè non solo, che la
comprimono in segni, la asfissiano fino a farla diventare cianotica, la
sgretolano in briciole che questa volta però non gli permetteranno certo di
fargli ritrovare la strada. È questo un volume che parla d’amore, di scuola, di
gelosia, di vacanze, ma anche di cibo e di vino. Sarà però che la velocità di
questi short message system non fa bene al rispetto delle emozioni. Allora il
poeta che fa? Non si arrende. In modo ironico combatte e dimostra che, anche
nella costrizione di 160 battute, è possibile custodire, con grazia e
delicatezza, un mondo di pensieri che non vuole confini. Il suo nome è Libertà.
Ver.Med.
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