martedì 7 giugno 2016

"TANO SIMONATO: PASSIONE EXTRVERGINE"

“Tano Simonato: 

Passione extravergine” 
L'uomo, il cuoco 

e la cucina milanese

Un libro che racconta la vita del patron
del ristorante milanese Tano Passami l'Olio. Ricette, stile culinario, successi e relazioni racchiusi in un testo presentato al Bobino Club di Milano tra amici e colleghi

“Tano Simonato: Passione extravergine”, questo il titolo del libro biografico diTano Simonato, lo chef milanese, patron del ristorante Tano Passami l'Olio. Un mix tra storie di vita, ingredienti e cucina, il tutto corredato da intriganti e originali ricette. Il libro è stato presentato con un party al Bobino Club di Milano, dove giornalisti, colleghi e amici hanno festeggiato un uomo che ha dedicato la sua vita alla cucina, divertendosi a innovarla, rendendola migliore, più originale e più salutare. 

Tano Simonato
Tano Simonato (Credit: Carlo Fico)

Tanti gli ospiti presenti alla festa, amici e colleghi accorsi a complimentarsi con Tano, per il libro appena edito da Mondadori, per il 61° compleanno, per festeggiare un uomo che con passione, ricfereca e divertimento ha conquistato i palati di Milano e dell'Italia intera. Tra questi lo sportivo Daniele Massaro, il giornalista Alex Guzzi del Corriere della Sera, e con lui tanti altri colleghi del settore; tante anche le blogger che hanno voluto rendere omaggio allo chef, che ringrazia tutte senza nominarle singolarmente «per non rischiare di dimenticarne alcuna», ha commentato.

«La serata è andata molto bene - ha raccontato Tano Simonato - è stata un vero e proprio successo, che ha permesso a me e a tutti coloro che sono venuti di condividere momenti di gioia, tra il festeggiamento del mio compleanno e la presentazione del mio libro. Ringrazio tutti quelli che hanno celebrato questa conquista con me, il Bobino Club che ha reso possibile l'evento, e tutti gli sponsor che mi hanno aiutato in questa serata e nella pubblicazione del mio libro».

Tano Simonato
Tano Simonato

Un cuoco, innovatore nel piatto ma estimatore della tradizione. Un uomo, anche, con i suoi ricordi, le sue passioni e i suoi rapporti. Tutto questo convive nel nuovo libro “Tano Simonato: Passione extravergine”, l'ultima fatica dello chef patron del ristorante milanese Tano Passami l'Olio. Un vero viaggio nella vita di chi si è fatto ambasciatore dell'autentica cucina italiana, che racconta la sua storia partendo dalla propria vita, passando in rassegna gli ingredienti cardine della propria cucina, lanciando qualche consiglio giustificato dalla pluriennale esperienza e corredando il tutto con intriganti ricette, dalle più classiche alle più originali, tutte reinterpretate con quel pizzico di creatività che da sempre lo contraddistingue. 



Il libro è un mix ben riuscito ed equilibrato di storia, cucina, ingredienti e ricette. Insomma, un ordinato recipiente dove tutta la vita di Tano è riposta. Si comincia dagli albori, quando da giovane lo chef milanese si arrangiava a “spadellare qualcosa”, per lo più uova e bistecche. L'amore per l'arte culinaria cresce nelle pagine e lascia spazio ad excursus interessanti, intuitivi ed utili su alimenti quali - chiaramente in primis - l'olio extravergine d'oliva, poi lo zucchero e “sua maestà” il tartufo.

Tano e Sebastiano Simonato
Tano e Sebastiano Simonato

Con gli alimenti si costituisce una base, ma lo stile può fare la differenza. E allora qualche perla su come Tano coniughi tradizione e innovazione, su come la creatività possa reinventare - senza stravolgere - le grandi tradizioni che sono proprie di ogni Regione italiana, su quanto, al contempo, sia necessario anche acquisire la tecnica, non un dono di natura, ma una “scelta consapevole”. E quando il grande chef termina nel presentare il suo viaggio, com'è giusto che sia, tira un po' le somme: dai luoghi dov'è stato alle persone di cui si è circondato, prime tra tutte la moglie Nadia e il figlio Sebastiano.



Ed ogni capitolo, ogni sezione, sono resi ancora più interessanti dall'inserimento di ricette con fotografia. Utili, per chi voglia sperimentarle a casa, ma soprattutto eloquenti, perché racchiudono parte della storia dello chef, e gran parte della sua originalità ed esperienza ai fornelli. Qualche foto anche di Tano in compagnia di amici e familiari, o impegnato a preparare qualche piatto dal gusto incredibile, per coronare al meglio un libro che racconta della vita dell'uomo che sta dietro allo chef.

I testi del libro “Passione Extravergine” sono di Chiara Alini, le fotografie di Leonarda Vanicelli con Alessandra Locatelli food stylist; la fotografia di copertina è di Paolo Picciotto. Il volume è stato realizzato con la gentile partnership di Consorzio Grana Padano, Saporie comunicazione, Prime Alture Vini, I&p Olio extravergine di oliva, Robur divise per la ristorazione.

Giacomo Ciccio Valenti, Alberto Lupini e Tano Simonato
Giacomo Ciccio Valenti, Alberto Lupini e Tano Simonato

Fra i tanti amici presenti alla serata, anche il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini, che Tano ha voluto da subito sul palco per condividere la sua emozione e la soddisfazione per la presentazione fatta e che di seguito riportiamo:

Un dolce sigaro all’olio
Alla faccia del sigaro che tiene piegato in bocca, o dello sguardo a volte quasi burbero, Tano è uno dei cuochi più “dolci” che ci siano. Anzi - se non fosse che a fare questi paragoni si rischia a volte di essere fraintesi – si potrebbe dire che più che un cuoco potrebbe essere un pasticcere.

La differenza non sta nell’uso, quasi maniacale, dell’olio (che in pasticceria non potrebbe certo sostituire sempre il burro). Piuttosto nel fatto che la sua caratteristica è quella di rendere ogni piatto, dall’appetizer al dessert, tendenzialmente dolce. La sua cucina non è solo ricercata, è un raro esempio di delicatezza che fa di ogni proposta un unicum che si differenzia da proposte simili (in cucina è più facile copiarsi o ispirarsi ad altri che inventare dal nulla) grazie ad uno speciale registro tarato sul un accento di dolcezza. Per non parlare del fatto che sue tecniche a volte sembrano rasentare la precisione che differenzia i pasticceri dai cuochi. Con in più però la creatività di questi ultimi.

Sarà perché in fondo è anche una delle persone più disponibili e pronte a mettersi in gioco (purchè non sia prime delle 12 del mattino ovviamente), o per le esperienze di vita famigliare che ha affrontato con grande impegno e umanità, si può anche azzardare nel definire Tano un uomo davvero buono. E da qui al ... cuoco dolce, il passo è breve.

Leggendo queste banali considerazioni di un amico sincero Tano mi darà del barlafuss, ma sono certo che in tanti concorderanno con me. E se non lo fanno sarà perché sono di un’altra fede calcistica...
iTALIAATAVOLA

Nessun commento:

Posta un commento