AGROALIMENTARE: ASSESSORE PAN
SU RAPPORTO CONGIUNTURA 2015,
“IL VENETO DIMOSTRA DI USARE BENE
LA LEVA DEI FONDI COMUNITARI
A SOSTEGNO COMPETITIVITÀ”
“L’attivo della bilancia commerciale, la crescita delle aziende
e del fatturato dell’agroalimentare, il successo dei nostri vini soprattutto all’estero e la ripresa della
produzione ittica e dell’acquacoltura sono gli aspetti più positivi dell’annata che si è
conclusa, che mettono in luce la competitività del settore primario e la capacità delle
politiche regionali di accompagnare l’innovazione, la qualità e l’internazionalizzazione
dei nostri prodotti”. E’ quanto ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura
Giuseppe Pan, intervenendo ad Agripolis, a Legnaro, alla presentazione del rapporto
2015 sulla congiuntura del settore agroalimentare veneto.
“Il rapporto presenta un quadro in chiaroscuro, con settori di eccellenza, dove
l’investimento nei marchi di qualità fa lievitare l’export, e settori di sofferenza, come
l’ortofrutta e il lattiero caseario, penalizzati dalle bizzarrìe del meteo, dall’embargo
russo e dalla liberalizzazione dei prezzi – prosegue l’assessore – Ma l’analisi puntuale condotta da Veneto Agricoltura su tutti i settori della produzione primaria evidenzia anche la capacità di accompagnamento svolta dalla Regione con il Programma di sviluppo rurale e l’uso efficiente dei fondi comunitari”.
“Il Veneto – ha ricordato l’assessore – si è confermato nel 2015 prima regione in Italia
per l’utilizzo delle risorse del Prs e prima per i pagamenti. Sono già stati realizzati 14
bandi su 11 tipi di intervento, a favore di 15 mila imprese agricole, con un dotazione
complessiva di 370 milioni di euro. Ne hanno beneficiato 400 nuovi giovani
agricoltori con una dotazione di 16 milioni euro per il primo insediamento, le industrie
agroalimentari per 40 milioni di euro, e poi gli enti formativi in agricoltura, la
certificazione e la promozione delle produzioni agricole di qualità, la diversificazione
delle attività agricole”.
Significativi, inoltre, il raddoppio delle risorse comunitarie destinate alla pesca e
all’acquacoltura (da 22,5 a 46 milioni di euro) e il sostegno della Regione – ha
ricordato Pan - al settore vitivinicolo, con i fondi per la promozione dei vini veneti
all’estero, i contributi per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti e l’avvio
delle procedure per ottenere un nuovo marchio doc, il Pinot grigio delle Venezie.
“La Regione non può agire sui meccanismi di formazione del prezzo di mercato,
fattore che sta penalizzando i produttori degli asset storici dell’agroalimentare veneto,
dal latte alla carne alle colture cerealicole – ha concluso Pan - ma può essere, e
dimostra di saperlo fare, volano di ricerca, innovazione e multifunzionalità. La politica
perseguita in questi anni – anche in sinergia con gli altri assessorati (penso ad Expo
2015) e ai piani per la banda larga - di promuovere la certificazione di qualità, la
tracciabilità del ‘made in Veneto’ e nuovi strumenti finanziari a sostegno delle aziende
agricole si rivela il miglior aiuto per l’evoluzione e la trasformazione di un settore che,
con le sue 65 mila aziende, vale 5,5 miliardi di euro del prodotto interno lordo
regionale”.
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