incoronato il re del caffè italiano
I migliori professionisti del caffè si confrontano al campionato internazionale
dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei) Espresso Italiano Champion 2016
Dopo oltre 30 gare nel mondo che hanno messo alla prova più di 300 baristi, i migliori professionisti
del caffè si sono confrontati durante le semifinali e le finali del campionato internazionale baristi
dell’Istituto Nazionale Espresso Italiano (Inei): Espresso Italiano Champion 2016.
Il 20 e il 21 ottobre a Triestespresso i baristi si sono sfidati tra loro, ma è stata soprattutto una gara
contro sè stessi. I baristi hanno messo a dura prova le proprie abilità e il proprio sangue freddo:
hanno avuto solo 11 minuti per trovare la giusta macinatura del caffè e preparare quattro espressi e
quattro cappuccini, sotto gli occhi severi di giudici tecnici, e porli al vaglio di una giuria sensoriale di
quattro specialisti dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).
Lunga preparazione, emozioni, voglia di condividere ed estrema professionalità, culture e vite si sono così incontrate nel nome dell’espresso e si sono messe alla dura prova tecnica e scientifica
dell’Espresso Italiano Certificato e del Cappuccino Italiano Certificato.
La vittoria è andata a Park Dae Hoon, professionista coreano, a testimonianza della vitalità e del
ruolo chiave dei mercati asiatici per il caffè italiano. Il vincitore vanta un curriculum prestigioso: ha
infatti conseguito tutte le principali certificazioni internazionali specializzandosi nell’espresso e nel
cappuccino italiani con i corsi dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac) e Italian Barista
School (di cui è anche formatore).
Park Dae Hoon in meno di dieci minuti ha trovato la giusta macinatura del caffè e ha preparato
quattro espressi e quattro cappuccini, il tutto sotto gli occhi di due giudici tecnici. Inoltre tutte le
tazze sono state valutate alla cieca da quattro specialisti dell’Istituto Internazionale Assaggiatori
Caffè (Iiac).
“Sono estremamente emozionato, è davvero un momento speciale che non ho mai provato prima –
ha commentato Park Dae Hoon – Ho concluso la mia prova in tempi molto rapidi perché volevo dare
dimostrazione del mio modo di lavorare che cerca sempre di coniugare velocità e qualità”.
“Di anno in anno questa competizione assume sempre più importanza e prestigio, selezionare il
vincitore è diventato estremamente difficile. La gara attrae infatti sempre più baristi provenienti da
tutte le parti del mondo – ha dichiarato Paolo Nadalet, presidente Inei – Nella finalissima due baristi
su sei erano asiatici, un’ulteriore dimostrazione dell’internazionalità dell’espresso italiano. Il
mercato asiatico è in forte espansione e la nostra attività attraverso la gara Espresso Italiano
Champion è un elemento essenziale nella diffusione della cultura del nostro caffè anche in questi
paesi”.
I concorrenti
Il percorso dei concorrenti per conquistare il posto alla fase finale è stato lunghissimo. Oltre 30 gare
sono state svolte nel mondo e più di 300 professionisti si sono sfidati. La selezione ha portato alle
semifinali di Espresso Italiano Champion 15 concorrenti dall’Italia e 5 da paesi in cui oggi si gioca il
futuro dell’espresso: Giappone, Corea, Taiwan, Cina e Tailandia.
I partner tecnici
I baristi vincitori delle selezioni locali si sono sfidati a Triestespresso sulle postazioni allestite dai
partner tecnici Wega, Astoria, VBM e Fiorenzato, che hanno fornito le macchine, i macinadosatori e
tutto l’occorrente per rendere possibile la competizione. Sfoggiando grafiche disegnate
appositamente per l’occasione le attrezzature tecniche fornite hanno quindi saputo fornire
prestazioni di altissimo livello per dar vita a espressi e cappuccini perfetti sotto le mani dei baristi
internazionali.
I giudici tecnici
Giudici tecnici severi e imparziali, appositamente addestrati e formati hanno avuto la grande responsabilità
di valutare le prestazioni svolte dai baristi seguendoli passo per passo, cronometrando le diverse fasi della
gara, misurando dati e valutando i dati tecnici e pratici delle singole azioni svolte, severi e attenti, ma felici
di premiare la grande abilità e competenza dei grandi professionisti giunti alle finali da tutto il mondo.
I giudici sensoriali
Le giurie sensoriali della competizione hanno operato isolate in una stanza chiusa. Assaggiatori dello Iiac
provenienti da diversi paesi hanno assaggiato alla cieca e valutato su una scheda sensoriale i quattro
espresso e i quattro cappuccini creati dai diversi concorrenti. Uniformi nella formazione e nel metodo di
valutazione i giudici sensoriali hanno quindi decretato di concorrente in concorrete il valore sensoriale del
suo operato.
I finalisti
Sei sono i finalisti che si sono sfidati per raggiungere l’ambito titolo: Francesca Naum (dalle selezioni di
Dersut Caffè), Chihiro Yokoyama (dalle sezioni di Iiac Japan), Daniele Bitto (dalle selezioni di Cma Astoria),
Emilio Tufano (dalle selezioni Wega), Park Dae Hoon (dalle selezioni di Iiac Corea) e Riccardo Palazzesi (dalle selezioni di Filicori Zecchini).
Lo staff
Una grande organizzazione ha coinvolto un nutrito staff che ha fatto sì che ogni barista avesse a
disposizione postazioni e strumenti pronti per svolgere al meglio la propria gara, che ogni espresso e
cappuccino giungessero perfetti in brevissimo tempo alla giuria sensoriale, che le giurie fossero dotate degli
strumenti necessari e messe nelle condizioni di operare in completa serenità e che concorrenti e giudici
provenienti dall’estero fossero nelle condizioni di poter permanere e dialogare nel miglior modo possibile.
La gara è stata presentata e animata dall’esperta giornalista Elisabetta Gallina che spiegato la competizione
e coinvolto il pubblico nell’appassionante gare.
Da L'ASSAGGIO DI lUIGI ODELLO
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