Luca Montersino,
premio IaT 2014
«I riconoscimenti
aiutano a migliorarsi»
Luca Montersino, vincitore del sondaggio Personaggio dell'anno nel 2014, è pasticcere, cuoco, consulente, personaggio mediatico e formatore, ma con i piedi ben saldi a terra. «Il divismo non fa bene, non salviamo vite umane». Un premio secondo Montersino dev'essere soprattutto fonte di motivazione.
E quest'anno Luca Montersino fa anche parte dei candidati all'interno della 10ª edizione del sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola , precisamente nella categoria Campioni, sezione creata ad hoc con 26 vincitori dei sondaggi passati, dal 2008 ad oggi. Nel sondaggio 2017, sostenuto dai main sponsor Grana Padano, Pentole Agnelli e Trentodoc, Montersino se la gioca con Knam per la prima posizione attualmente.
Luca Montersino
Luca, siamo alla decima edizione del premio.
Iniziativa senza dubbio molto utile quella che da dieci anni portate avanti, permettendo a noi professionisti, attraverso la rete e i social di avere la giusta visibilità. Italia a Tavola riesce a generare una grande affluenza di persone che votano spontaneamente. È una competizione che fa emergere il professionista. Mi ha fatto molto piacere averlo vinto, perchè le gratificazioni aiutano ad andare avanti e danno forza. A chi mi dice "sarai stufo di complimenti" rispondo che non sarà mai così, gli apprezzamenti sono il motivo che spinge a fare sempre meglio.
Anche per te, come per il premio, sono trascorsi dieci anni...
I dieci anni più intensi che abbia mai vissuto. Oggi ne ho 44 e gli ultimi dieci sono stati i più mediatici. Faccio questo mestiere da quando ne avevo 14, fino ai 30 è stato fatica dietro le quinte, poi è arrivata la seconda parte, quella televisiva, che mi ha permesso di veder riconosciuto quello che avevo fatto sino ad allora. In dieci anni ho scritto 18 libri di pasticceria e cucina e fatto 3 programmi televisivi, senza contare l'attività sui social network. Ma voglio dire che la professionalità è cresciuta di pari passo con la popolarità. Fare formazione e consegnare al pubblico dei suggerimenti è molto importante e per poterlo fare devi continuare a crescere e inventare ricette
Fra dieci anni dove ti vedi?
Spero su questa Terra, se non saremo tutti su Marte... A parte gli scherzi, non so esattamente dove mi vedo, certo vorrei continuare a consolidare ciò che ho raggiunto oggi, poi se arrivassero novità va bene, saremo pronti con la voglia di fare sempre meglio. Però so dove sarò fra vent'anni. Come ci diciamo sempre con la mia compagna Romina, un giorno apriremo una pasticceria o un ristorante dove tutto sarà fatto da noi. Perché so che non vorrò più delegare, ma so anche che fermo non posso stare.
Andrea Radic
vicedirettore
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Hashtag: #premioIaT
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