Mastri Birrai Umbri
Nuovo birrificio
restaurato
con malteria
La famiglia Farchioni, con l’ampliamento del suo birrificio artigianale di Gualdo Cattaneo (Pg) Mastri Birrai Umbri, realizza un progetto integrato che unisce tradizione, avanguardia e forte legame con l'Umbria.
L’impianto è stato raddoppiato, con una capacità produttiva di 70 ettolitri giornalieri, mentre il precedente, dismesso e venduto a un’azienda berlinese, era di 35. La produzione annua è così stimata in 25mila, pur con un potenziale di 60mila. La malteria, unica in Italia al servizio di un micro birrificio, ha una capacità produttiva di 960 tonnellate annue nominali ed è in grado di trasformare orzo e frumento in malto anche per altri birrifici.Di fatto, tutta la filiera produttiva è all’interno del territorio umbro garantendo ai consumatori un prodotto 100% locale e made in Italy. Nella produzione brassicola di Mastri Birrai Umbri entrano anche malti speciali, frumenti, luppoli aromatici e legumi tipici dell’Umbria come lenticchie, farro e cicerchie, ingredienti che nei mille ettari di proprietà vengono coltivati, lavorati e trasformati.
Da oltre dieci generazioni, la famiglia Farchioni è impegnata nella produzione e trasformazione delle materie prime in alimenti di eccellenza, tra cui l’olio extravergine di oliva, la farina e il vino. «La nostra - dice Marco Farchioni, ideatore del progetto insieme ai fratelli Giampaolo e Cecilia nonché grande appassionato di birra - è una birra che parte dal campo e arriva al bicchiere per garantire un prodotto autenticamente artigianale, non filtrato né pastorizzato. Con la malteria completiamo la filiera: in Umbria noi coltiviamo l’orzo, ne curiamo la trasformazione in malto e produciamo la nostra birra».
Lo scorso anno è stato anche impiantato un luppoleto sperimentale. Una territorialità questa che rappresenta un importante valore aggiunto. La trasformazione dell'orzo in malto è una fase delicata che avviene nell’impianto disegnato dall’azienda tedesca Kaspar Schultz con una nuova concezione altamente tecnologica e con la consulenza del maltatore Gianfranco Regnicoli.
Nella malteria l’orzo viene inumidito per far sì che l’embrione inizi la fase di germinazione per poi proseguire con quella dell’essicazione che definisce l’aroma e il colore del prodotto. Chiude il processo di maltazione un’altra maturazione della durata di circa quattro settimane. A questo punto il malto artigianale è pronto.
«Una birra perfetta racconta la terra da cui proviene», spiega il mastro birraio Michele Sensidoni. Fiore all’occhiello del birrificio è la sala cottura dove il malto, macinato e miscelato con acqua calda, viene filtrato per produrre il mosto che viene poi bollito in appositi tini di acciaio. A questo punto viene aggiunto il luppolo, responsabile tanto del sapore amaro della birra che di molti aromi. Raffreddato il mosto, si aggiunge il lievito che dà inizio alla fermentazione.
L’intero processo si conclude con l’imbottigliamento e la rifermentazione in bottiglia. «Non volevamo solo fare una birra buona - precisa Marco Farchioni - ma volevamo mettere insieme in essa tutta la nostra esperienza di gusto e passione. Abbiamo chiesto al nostro birraio di fare una prova, poi due, poi dieci e non ci siamo fermati finché non siamo stati completamente convinti della sua bontà. Le abbiamo chiamate talmente tanto con i numeri delle cotte che alla fine è stato spontaneo etichettarle alla stessa maniera».
Alla presentazione dell’ampliamento del birrificio è seguita una degustazione di birre abbinate ai piatti dello chef Massimo Infarinati. Col Persico del Trasimeno in tempura e chips è stata abbinata la Cotta 21, Birra Speciale Bionda e con la focaccia col ciauscolo la Cotta 50, Speciale Bianca.
Alla Strapazzata di uova biologiche e tartufo estivo è stata accompagnata la Biologica Chiara di frumento, mentre con la Linguina di Campofilone e baccalà la Cotta 37, Birra Speciale Rossa, e infine col Mezzo pacchero con ragù bianco di chianina la Cotta 68, Birra Doppio Malto Bionda.
Con i secondi, pork ribs e Guanciola di Chianina, rispettivamente la Speciale Italian Pale Ale e la Cotta 74 Doppio Malto Scura. Con una selezione formaggi, L’Evoca, Metodo Benedettino e Vinea ed infine con una personale interpretazione della Sacher, una Doppio Malto con fave di cacao.
Prodotte artigianalmente attraverso il metodo dell’alta fermentazione e rifermentazione in bottiglia, non filtrate e non pastorizzate, queste birre sono fresche e piacevoli, hanno un ricco bouquet aromatico, un’alta bevibilità e un corpo morbido e persistente. Il basso contenuto alcolico (compreso tra 4,5 e 7,5%) e l’uso del farro, della lenticchia e della cicerchia, conferiscono alle birre un alto valore nutrizionale.
Le birre Mastri Birrai Umbri sono distribuite nella Grande Distribuzione e nell’Horeca nel formato bottiglia da 750 ml e 300 ml. Il 20% viene esportato in Cina, Regno Unito e Germania, principali mercati esteri di riferimento.
di Mariella Morosi
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