La Terrazza
in Portamaggiore
Gusto e relax
Fabio Spadaro |
sopra i tetti di Roma
la bellezza della terrazza in una delle più belle zone archeologiche di Roma e il talento di un giovane chef, Fabio Spadaro, sono delle buone premesse per La Terrazza in Portamaggiore.
Si tratta di un ristorante d'albergo di recente apertura, all'interno dell'Shg Hotel Portamaggiore. Le immense arcate delle Mura Aureliane, alla confluenza degli 11 acquedotti che portavano l'acqua alla città, gli integri percorsi in basolato e la basilica sotterranea fanno di piazza di Porta Maggiore un prezioso polo archeologico. La romanità si respira anche nell’hotel che custodisce vari reperti.
Tuorlo d’uovo croccante su spinacino, pinoli tostati e uvetta
Il direttore Alessandro Pavan e il responsabile della ristorazione Domenico Cesaro sono lieti di introdurre chi arriva in una dimensione storica e allo stesso tempo in un’esperienza enogastronomica di grande interesse. Riscoperta e valorizzata, questa terrazza offre, dal breakfast alla cena passando per il tea time e l'aperitivo, vari momenti del gusto firmati da chef Spadaro. Più che raccontarsi, Fabio Spadaro ama che siano i suoi piatti a parlare di lui, ma se viene chiamato al tavolo è felice che condivida quanto accade al mercato e in cucina, l’importanza della stagionalità e delle cotture e il perché, se si vuole andare avanti, bisogna partire dalla tradizione.
La cucina romana, tra le più legate alle risorse agropastorali e alla cultura popolare, non ha segreti per lui, ma anche le altre tradizioni regionali trovano spazio nel menu. Il rifornimento delle materie prime è rigoroso. La qualificata clientela internazionale dell'hotel e i romani presso cui sta finalmente cadendo il tabu della cucina d’albergo, possono apprezzare anche piatti intriganti, sempre originali e persino arricchiti da un pizzico di esotismo, ma sempre in linea con le nuove tendenza che legano gusto e benessere. Inutile dire che anche chi soffre di allergie o intolleranze può trovare la massima attenzione.
Battuta di manzo agli agrumi con cipolla in agrodolce e cucunci al Campari
Il menu è stagionale e Spadaro non si sottrae alle tentazioni di castagne, funghi e tartufi. Da provare i crudi di pesce come il Carpaccio di spigola al lime e crumble salato o le Alici con uvetta, noci e pompelmo, oppure di carne come la Battuta di manzo agli agrumi con cipolla in agrodolce e cucunci al Campari. Un capolavoro di sapori e consistenze è il Tuorlo d’uovo croccante su spinacino, pinoli tostati e uvetta. Tra i primi, oltre ai classicissimi, da provare sono il Tagliolino profumato al limone e gambero rosa e le Casarecce con mirepoix di verdure, se non la Zuppetta di pesce con crostini alla maggiorana. Tutti interessanti e legati al mercato i secondi, e ottimi dolci home made. Ci sono anche tre menu degustazione, oltre quello richiestissimo “Esperienza romana”. Buona ma non sterminata la carta dei vini, finalmente con molto Lazio e bollicine d’autore Ferrari. Servizio attento e prezzi decisamente interessanti in rapporto ad una garanzia di assoluta qualità.
di Mariella Morosi
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