Da Vittorio
sbarca in Oriente
Nel 2019 aperture
a Shanghai e Macao
La famiglia Cerea |
La preziosa insegna orobica brillerà la prossima primavera a Shanghai e qualche mese dopo, in autunno, a Macao.
I fratelli Cerea non amano sbandierare le loro iniziative in corso d’opera: da buoni bergamaschi aspettano sempre i fatti prima di parlare. Gli accordi sono in via di definizione ma, conoscendo la serietà e la professionalità dei fratelli Cerea, quello che il fratello maggiore, lo chef Enrico, per ora definisce “progetto” o “work in progress”, si tramuterà di certo in nuove realizzazioni e impegni che andranno a impreziosire il gigantesco curriculum di questi cinque figli dell’indimenticabile ristoratore Vittorio Cerea.
Dopo il tre stelle Michelin di Brusaporto e dopo la seconda sede di St. Moritz all’interno del Carlton Hotel, “Da Vittorio” si appresta a inaugurare due insegne in Cina. La squadra che a marzo partirà per Shanghai sta operando da tempo nelle cucine di Brusaporto che restano il punto di riferimento per la formazione del personale impiegato nelle molte attività. Subito dopo sarà la volta di Macao.
Mentre il ristorante di Shanghai sarà in un edificio a sé stante, il «Da Vittorio Macao» sarà l’unico ristorante inserito nel Palazzo Versace, hotel di lusso che fa capo alla nota griffe della moda. Palazzo Versace si trova nella zona più esclusiva di Macao, denominata “Gran Lisboa Palace”, richiamando alla memoria la città di Lisbona, capitale del Portogallo, di cui Macao è stata colonia sino 1999, prima di passare alla Cina. In questa zona elitaria sono previsti 25 outlet ristorativi, affidati agli chef migliori del mondo.La società che raggruppa le attività dei Cerea ha chiuso il 2017 sfiorando i 18 milioni di euro, confermandosi leader nazionale dell’alta ristorazione, grazie anche alla specializzazione raggiunta nell’ambito del catering e della ristorazione collettiva qualificata, gestita attraverso la controllata ViCook. Il team Da Vittorio comprende oggi circa 180 addetti fissi, a cui si aggiungono gli interinali e il personale a chiamata ormai fidelizzato.
di Roberto Vitali
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