Le 4 stagioni del tartufo
Città di Castello
celebra
la sua eccellenza
Il tartufo e tutti i segreti della sua ricerca appartengono alla storia di Città di Castello (Pg) che ogni autunno celebra il profumato fungo ipogeo in tutte le sue declinazioni con una grande mostra-spettacolo.
Il tema scelto per questa 39ª edizione (1-4 novembre) è “Le quattro stagioni del Tartufo”. Nella sua vasta area boschiva particolarmente vocata, infatti, la terra regala tartufi tutto l’anno: oltre al pregiato bianco autunnale (Tuber Magnatus Pico) - che qui chiamano la trifola dell'Alto Tevere - in inverno si trova il nero pregiato (Tubermelanosporum), il bianchetto o marzuolo (Tuberborchii) in primavera e il tartufo nero estivo, o scorzone (Tuberaestivum), nel periodo più caldo dell'anno.Nella città, che su 40mila abitanti conta 2mila tartufai, questa mostra mercato rappresenta l'appuntamento clou per i turisti enogastronomici. Quest'anno, poi, la qualità del prodotto sarebbe eccellente per le favorevoli precipitazioni dell'estate. Mercati artigianali, degustazioni, laboratori del gusto, show cooking e l'attesa gara tra i cani da tartufo promettono divertimento ed emozioni gustative.
Il tartufo arricchirà i piatti della tradizione umbra e promuoverà anche le bellezze artistiche e ambientali del territorio. Grazie al lavoro sinergico avviato dagli organizzatori - il Comune di Città di Castello, l'Associazione Mostra del Tartufo e la Comunità montana Alto Tevere Umbro - con gli enti pubblici locali, tra cui la Camera di Commercio di Perugia, all'interno della fiera è stato messo a punto un intenso programma in tal senso.
Obiettivo, questo, condiviso dalla Giunta Regionale presieduta da Catiuscia Marini che attraverso la campagna promozionale “Umbria: lasciati sorprendere!” porta avanti da tempo un’efficace strategia di informazione circa le potenzialità di un territorio unico e affascinante, che merita di essere meglio conosciuto.
«Siamo convinti - ha detto alla presentazione a Roma il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta - che un’eccellenza come la nostra trifola susciti un forte interesse non solo tra gli appassionati di cibo, ma anche tra tutti quei turisti che ricercano vere e proprie esperienze di viaggio da ricordare e raccontare».
Intervenuti anche l’assessore al Turismo e Commercio Riccardo Carletti e il presidente della Comunità Montana Mauro Severini che hanno tracciato un bilancio della manifestazione e il suo programma 2018, arricchito con eventi ed iniziative eterogenee, in grado di incuriosire pubblici diversi. Oltre al tartufo, l'arte classica e contemporanea e la musica saranno al centro dei primi quattro giorni di novembre.
“Trifola e musica” è infatti il tema, il 3 novembre, di una serata di divertimento musicale e culinario nel centro storico, con esibizioni e degustazioni a tema. Accanto al salone e al mercato interamente dedicati del tartufo, ci sarà spazio al vino (a cura dell'AIS) , all’olio evo (con l’Università di Agraria di Perugia), alla biodiversità (a cura dell’associazione Pro bio), alle eccellenze nazionali (Sapori d’Italia in piazza Gabriotti) e a quelle umbre (Profumi e sapori del territorio). I menu dei piatti della tradizione saranno proposti con degustazioni a tema da Slow Food.
Il focus sulla cucina prevede anche i Menu d’Autore all’interno del circuito dei ristoranti del Club del Tartufo e la distribuzione di un ricettario. Ad arricchire il tutto, la possibilità di godere delle opere di grandi artisti come Raffaello, Luca Signorelli e Alberto Burri in un viaggio nell’Umbria medievale, tra Rinascimento e arte contemporanea. Grazie infatti alla Card Musei, gli amici del Tartufo avranno un ingresso agevolato ai tre musei di Burri e alla Pinacoteca Comunale. Saranno quindi quattro giorni all’insegna del gusto e della cultura tra prodotti tipici e tradizioni regionali, insieme ai grandi chef del panorama umbro e italiano che con la loro creatività interpreteranno la trifola nello spazio Showcooking White Truffle, un punto di incontro tra professionisti e appassionati.
Infine, la 39ª Mostra Nazionale del tartufo bianco di Città di Castello organizza avventurose escursioni nei boschi dell’Appennino alla ricerca del prelibato Tuber Magnatum Pico. Una vera e propria caccia in compagnia dei tartufai per sperimentare le tecniche della cavatura.
di Mariella Morosi
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