Energia rinnovabile
e luppolo locale
Le carte vincenti
di BioNoc’
Questo birrificio artigianale trentino nasce nel 2012 dall’amicizia e unione lavorativa di Fabio e Nicola, due amici congiunti dalla volontà di dedicarsi alla cultura della birra artigianale.
Siamo ai piedi delle maestose Pale di San Martino, nel piccolo borgo di Mezzano di Primiero, in Trentino Alto Adige. Qui le cose iniziarono a muoversi già nel 2006, quando in un piccolo garage, pentole alla mano, i due cominciarono a sperimentare e a scoprire il mondo brassicolo. «Da allora - racconta Nicola - la strada del nostro birrificio artigianale è stata lunga e piena di avventure. Viaggi, assaggi e continui confronti con altri colleghi e appassionati ci hanno spinto a una continua ricerca nella perfezione delle birre. Negli anni le ricette che abbiamo prodotto ormai quasi non si contano!».
Sono due i motivi principali che rendono il birrificio BioNoc’ degno di visita e lode: lo strettissimo legame con il territorio, tanto da utilizzare quasi esclusivamente i luppoli locali per la produzione, un progetto partito nel 2015 con due luppoleti a Primiero e in Valsugana, il cui raccolto del 2016 è riuscito a produrre circa il 90% del fabbisogno di luppolo del birrificio e che oggi è impiegato per quasi tutte le birre. È il primo ed unico birrificio trentino, oltre che uno dei pochi in Italia, a poter vantare questa importante (e identitaria) caratteristica. La birra Bio Lupo è la birra rappresentativa del progetto, prodotta esclusivamente con luppoli freschi dall’Azienda agricola Voltolini Debora di Roncegno e dall’Azienda agricola Dalaip Dei Pape di Primiero, regala in autunno un sorso unico del Trentino.
Poi c’è la realtà dedicata alle birre a fermentazione spontanea che incuriosisce e diverte: in stile sour ale si iniziò con la Single Bot e la Lipaporca, interesse e successo arrivarono e con loro giunse anche Nicola Coppe, homebrewer, appassionato di batteri e fermentazioni “atipiche” come viene definito dal team. All’interno di una boutique da parrucchiere nel centro di Pieve, i ragazzi hanno allestito un locale adibito esclusivamente all’affinamento di birre acide in barrique. Passione e poesia hanno ormai preso forma e regalano già sei etichette tra cui l’inebriante Impombera, una sour ale con massiva aggiunta di lamponi. BioNoc’ è un’azienda valida che dimostra cosa voglia dire fare sul serio nel campo dell’artigianalità birraria, ancor di più quando si è uno dei pochi birrifici italiani ad essere alimentato solo ed esclusivamente da energia proveniente da fonti rinnovabili.
Per informazioni:
www.birrificiobionoc.com
Il Birrificio Bionoc' ha iniziato a muovere i primi passi nel 2006
Sono due i motivi principali che rendono il birrificio BioNoc’ degno di visita e lode: lo strettissimo legame con il territorio, tanto da utilizzare quasi esclusivamente i luppoli locali per la produzione, un progetto partito nel 2015 con due luppoleti a Primiero e in Valsugana, il cui raccolto del 2016 è riuscito a produrre circa il 90% del fabbisogno di luppolo del birrificio e che oggi è impiegato per quasi tutte le birre. È il primo ed unico birrificio trentino, oltre che uno dei pochi in Italia, a poter vantare questa importante (e identitaria) caratteristica. La birra Bio Lupo è la birra rappresentativa del progetto, prodotta esclusivamente con luppoli freschi dall’Azienda agricola Voltolini Debora di Roncegno e dall’Azienda agricola Dalaip Dei Pape di Primiero, regala in autunno un sorso unico del Trentino.
Un legame strettissimo con il territorio
Poi c’è la realtà dedicata alle birre a fermentazione spontanea che incuriosisce e diverte: in stile sour ale si iniziò con la Single Bot e la Lipaporca, interesse e successo arrivarono e con loro giunse anche Nicola Coppe, homebrewer, appassionato di batteri e fermentazioni “atipiche” come viene definito dal team. All’interno di una boutique da parrucchiere nel centro di Pieve, i ragazzi hanno allestito un locale adibito esclusivamente all’affinamento di birre acide in barrique. Passione e poesia hanno ormai preso forma e regalano già sei etichette tra cui l’inebriante Impombera, una sour ale con massiva aggiunta di lamponi. BioNoc’ è un’azienda valida che dimostra cosa voglia dire fare sul serio nel campo dell’artigianalità birraria, ancor di più quando si è uno dei pochi birrifici italiani ad essere alimentato solo ed esclusivamente da energia proveniente da fonti rinnovabili.
di Giovanni Angelucci
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