Vendemmia
in Toscana
Si stimano
2,2 milioni
di ettolitri
La tenuta Carpineto di Montelpulciano |
In attesa di mettersi al lavoro tra i filari, la Confagricoltura regionale ha effettuato una previsione su quello che potrebbe riservare l’annata 2019. Bilancio positivo: aumenti fino al 5%.
«Siamo ottimisti - spiega all’Ansa Francesco Colpizzi, presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana - e possiamo dire che si prevede un'annata qualitativamente ottima Le piogge si sono rilevate salutari per lo sviluppo del ciclo di maturazione delle uve. Abbiamo iniziato con la raccolta delle uve a bacca bianca precoci, come chardonnay e sauvignon, e anche con le rosse per la produzione della base spumante e dei vini rosati. Per quanto riguarda la produzione dei grandi vini rossi toscani bisognerà attendere ancora».
Le colline toscane promettono un 2019 positivo
La nota positiva dell’annata sta nella novità di aver creduto in produzioni diverse e spesso inedite per la Toscana, come i rosati, che hanno dato buoni risultati; l’aumento, si stima, arriva fino al 10% rispetto alla scorsa annata. Previsioni rosee anche per gli spumanti: «Su questi - continua Colpizzi - le nostre aziende stanno investendo in maniera continuativa. Riscontriamo innovazioni nelle cantine sul processo e sul prodotto, azioni che consentono di competere sotto il profilo qualitativo con altre regioni dalla tradizione più lunga».Capitolo prezzi: «Il livello si mantiene pressoché stabile e rileviamo che alcune denominazioni hanno ritenuto opportuno fare delle politiche di contenimento della produzione. Vedremo con la Brexit, cosa accadrà, il Regno Unito è un mercato rilevante e di certo ci saranno ripercussioni sulle nostre esportazioni».
Antenne alzate anche per quello che succede Oltreoceano: «Abbiamo gli occhi puntati sulle politiche statunitensi. Bisognerà vedere cosa accadrà in termini di dazi, se è una decisione seria o solo minacce». Da Confagricoltura parte inoltre una richiesta alla Regione Toscana: «Dobbiamo lavorare con la Regione a nuove politiche di promozione - è l'appello del presidente della federazione Vitivinicoltura di Confagricoltura Toscana - non servono solo investimenti sulle innovazioni, azioni che le nostre aziende stanno svolgendo con sacrificio e sforzo e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma anche un'attività armoniosa, analitica, compiuta e coerente sulle politiche di promozione rivolta sia ai mercati internazionali che a quello nazionale. Chiediamo una maggiore attenzione alle politiche promozionali, l'amministrazione regionale è molto sensibile e siamo certi che riusciremo a costruire un percorso efficace».
Italiaatavola
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