Listeriosi,
altri 2 morti
Resta alto
l’allarme
in Spagna
Si aggiorna purtroppo il numero delle vittime del batterio che da due settimane si sta diffondendo nel Paese. Il ministero della Sanità di Madrid parla anche di 5 aborti dovuti all’infezione e di altri 204 casi accertati. Nella maggior parte dei casi il batterio ha colpito cittadini residenti in Andalusia, dove peraltro è stato individuato il primo focolaio.
Sale a tre il numero delle vittime della listeriosi in Spagna e l’allarme in tutto il Paese rimane molto alto. Nei giorni scorsi l’allerta è stata diffusa anche all’estero, per via dei tanti stranieri presenti nella Penisola iberica in queste settimane di vacanza e soprattutto dopo la notizia del primo caso registrato su un cittadino britannico.
Il bilancio, non ancora definitivo, che il ministero della Sanità ha reso noto nel fine settimana parla dunque di altre due vittime, oltre alla donna di 90 anni, di cui si era già data notizia nei giorni scorsi. Si tratta di un uomo di 72 anni, già malato di cancro, e di una seconda dona di 74 anni, entrambi residenti nella zona di Siviglia.
E si aggrava purtroppo anche il bilancio degli aborti causati dalla contaminazione del batterio: i dati del ministero parlano di 5 casi in tutto, gli ultimi due operati a due donne a 8 e 32 settimane di gestazione. Tutte le vittime avrebbero consumato prodotti contaminati in Andalusia, a base di carne mechada (una sorte di polpettone di carne di maiale).
E proprio in quella regione, dove peraltro è partito il focolaio, si sta registrando il numero più alto di casi: al momento quelli confermati sono 204, di cui 197 appunto in Andalusia (162 nella zona di Siviglia). Altri casi sono stati riscontrati a Cadice (10), Granada (4), Huelva (17) e Malaga (4).
È salito a tre il numero delle vittime della listeriosi
Il bilancio, non ancora definitivo, che il ministero della Sanità ha reso noto nel fine settimana parla dunque di altre due vittime, oltre alla donna di 90 anni, di cui si era già data notizia nei giorni scorsi. Si tratta di un uomo di 72 anni, già malato di cancro, e di una seconda dona di 74 anni, entrambi residenti nella zona di Siviglia.
E si aggrava purtroppo anche il bilancio degli aborti causati dalla contaminazione del batterio: i dati del ministero parlano di 5 casi in tutto, gli ultimi due operati a due donne a 8 e 32 settimane di gestazione. Tutte le vittime avrebbero consumato prodotti contaminati in Andalusia, a base di carne mechada (una sorte di polpettone di carne di maiale).
E proprio in quella regione, dove peraltro è partito il focolaio, si sta registrando il numero più alto di casi: al momento quelli confermati sono 204, di cui 197 appunto in Andalusia (162 nella zona di Siviglia). Altri casi sono stati riscontrati a Cadice (10), Granada (4), Huelva (17) e Malaga (4).
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