Vittima di stalker
su TripAdvisor
«Vivo nel terrore
da due mesi»
Il titolare della pizzeria Acqua e Farina di Montesilvano (Pe) ha raccontato a Italia a Tavola la sua incredibile vicenda. Da settimane riceve false recensioni, con insulti e diffamazioni. Dopo essere risalito al presunto autore dei commenti, nei giorni scorsi l’uomo ha presentato una denuncia alla Polizia postale.
Da due mesi lui e la sua famiglia vivono un incubo, vittime di uno stalker che li ha presi di mira, diffamando loro e la loro attività, attraverso una serie di recensioni fasulle pubblicate su TripAdvisor. Due giorni fa Ivano Rossi, titolare della pizzeria Acqua e Farina di Montesilvano (Pe), esasperato dalle continue vessazioni, ha fatto denuncia alla Polizia postale, consegnando agli inquirenti una corposa documentazione riguardo le recensioni ricevute in queste settimane e i profili social del presunto autore che, ad ogni commento lasciato su TripAdvisor, si diverte a cambiare identità, beffando con facilità gli sterili filtri di controllo del portale.
La storia ha inizio esattamente due mesi fa, intorno al 10 giugno, quando sul profilo di TripAdvisor della pizzeria di Montesilvano arriva un primo commento negativo, nel quale l’autore (che si rivelerà diverso da quello che ha postato tutti gli altri, ma facente parte della stessa tavolata) se la prende in maniera pesante non soltanto con la qualità della pizza, ma anche con il personale. È da un like postato su questo commento che, in un secondo momento, Ivano Rossi inizia a risalire al mittente delle altre quattro recensioni, che ora faticosamente il malcapitato proprietario del locale sta facendosi togliere da Tripadvisor.
«Nella pizza abbiamo trovato una blatta cotta e questa foto lo dimostra». E ancora: «La cameriera puzzava di sudore e il bagno sembrava non l’avessero mai pulito da quando hanno aperto l’attività». Più insulti vari e frasi chiaramente diffamatorie nei confronti dell’uomo e di sua moglie. Firmato Eleonor. Questo il tono di una delle recensioni (quasi tutte simili) apparse nei giorni scorsi sul sito americano; un commento corredato da una fotografia sulla quale effettivamente si vede uno scarafaggio. Peccato che l’immagine risalga ad almeno due anni e mezzo fa: da una veloce ricerca sulla rete si è appreso che lo stesso scatto era stato pubblicato a corredo di un articolo apparso su alcuni quotidiani pugliesi il 2 gennaio 2017, a seguito di un’indagine dei carabinieri. Quello che ha fatto l’autore della recensione è di prenderlo e attaccarlo al suo messaggio, con un preciso intento diffamatorio e (forse) senza neppure sapere che le pizze servite da Acqua e Farina non sono rotonde, come quella della foto, ma quadrate. Tant’è.
Dopo che il malcapitato proprietario del locale ha aperto un forum proprio su TripAdvisor per tentare di risalire all’autore della falsa recensione, questa è stata rimossa, ma lo stesso utente, dopo aver cambiato il nome al suo profilo, l’ha ripostata di nuovo, questa volta con il nome della moglie del titolare del locale. L’ennesima beffa al sistema di TripAdvisor. Il commerciante, non solo in questa occasione, è stato insultato e diffamato (e con lui la sua consorte), al punto che si è convinto a presentare denuncia: «Da due mesi io e mia moglie viviamo nel terrore - dice Ivano Rossi - e questo per colpa del fatto che le recensioni che vengono pubblicate non sono filtrate in maniera adeguata. E ora ho davvero paura per l’incolumità nostra e di quella dell’attività. Siamo stati diffamati e, guarda caso, da due mesi lavoriamo al 50% delle nostre potenzialità». Un danno economico, dunque, che si aggiunge a quello d’immagine.
Originario di Napoli, Ivano Rossi ha aperto la sua pizzeria a Montesilvano 5 anni fa: «Dietro questa attività c’è il lavoro di una famiglia e di due dipendenti - aggiunge - Il nostro lavoro lo facciamo come si deve e non è giusto che qualcuno agisca in questo modo. Per quanto mi riguarda, andrò fino in fondo, anche con TripAdvisor che invece di stare a guardare, dovrebbe collaborare con noi operatori, innanzitutto obbligando chi vuole iscriversi a presentare dei documenti».
All’origine di tanto accanimento da parte di questa persona nei suoi confronti, pare ci sia una discussione su una prenotazione non arrivata in pizzeria ai primi di giugno. Questa, almeno, è l’idea che si è fatta il proprietario. Nulla che possa giustificare tanta veemenza nei riguardi suoi, della sua famiglia e dei suoi dipendenti.
Intanto nelle scorse ore Ivano Rossi ha postato un annuncio sul suo profilo Facebook per mettere a conoscenza la sua clientela di questa incredibile vicenda.
«Siamo stati presi di mira da un farabutto - si legge - il quale da circa tre mesi ha inserito varie recensioni negative sul nostro conto, prive di ogni fondamento, e del tutto false. Essendo riusciti ad identificarlo, abbiamo provveduto a denunciarlo per diffamazione aggravata, sostituzione di persona, frode commerciale, a cui seguirà richiesta di risarcimento danni, oltre ovviamente all'imminente processo penale a suo carico». Solidarietà gli è stata espressa da tanti suoi clienti: il post è stato visto già da migliaia di persone, commentato e condiviso.
In attesa degli sviluppi dell’indagine, è chiaro che siamo di fronte all’ennesimo episodio di diffamazione via internet, attraverso questo sito di recensioni che solo poche settimane fa è stato condannato dal Consiglio di Stato a una multa di 100mila euro per aver affermato che tutte le sue recensioni sono “autentiche e imparziali”. Non solo, è un’altra dimostrazione (se mai ce ne fosse stato bisogno) che le recensioni sono di fatto incontrollabili, nonostante le rassicurazioni dello stesso sito americano, che parla di controlli continui sulla provenienza e sull’autenticità dei commenti pubblicati.
Al centro Ivano Rossi, proprietario della pizzeria
La storia ha inizio esattamente due mesi fa, intorno al 10 giugno, quando sul profilo di TripAdvisor della pizzeria di Montesilvano arriva un primo commento negativo, nel quale l’autore (che si rivelerà diverso da quello che ha postato tutti gli altri, ma facente parte della stessa tavolata) se la prende in maniera pesante non soltanto con la qualità della pizza, ma anche con il personale. È da un like postato su questo commento che, in un secondo momento, Ivano Rossi inizia a risalire al mittente delle altre quattro recensioni, che ora faticosamente il malcapitato proprietario del locale sta facendosi togliere da Tripadvisor.
La pizza rettangolare di Acqua e Farina
«Nella pizza abbiamo trovato una blatta cotta e questa foto lo dimostra». E ancora: «La cameriera puzzava di sudore e il bagno sembrava non l’avessero mai pulito da quando hanno aperto l’attività». Più insulti vari e frasi chiaramente diffamatorie nei confronti dell’uomo e di sua moglie. Firmato Eleonor. Questo il tono di una delle recensioni (quasi tutte simili) apparse nei giorni scorsi sul sito americano; un commento corredato da una fotografia sulla quale effettivamente si vede uno scarafaggio. Peccato che l’immagine risalga ad almeno due anni e mezzo fa: da una veloce ricerca sulla rete si è appreso che lo stesso scatto era stato pubblicato a corredo di un articolo apparso su alcuni quotidiani pugliesi il 2 gennaio 2017, a seguito di un’indagine dei carabinieri. Quello che ha fatto l’autore della recensione è di prenderlo e attaccarlo al suo messaggio, con un preciso intento diffamatorio e (forse) senza neppure sapere che le pizze servite da Acqua e Farina non sono rotonde, come quella della foto, ma quadrate. Tant’è.
Lo scatto incriminato, già apparso sulla stampa due anni e mezzo fa
Dopo che il malcapitato proprietario del locale ha aperto un forum proprio su TripAdvisor per tentare di risalire all’autore della falsa recensione, questa è stata rimossa, ma lo stesso utente, dopo aver cambiato il nome al suo profilo, l’ha ripostata di nuovo, questa volta con il nome della moglie del titolare del locale. L’ennesima beffa al sistema di TripAdvisor. Il commerciante, non solo in questa occasione, è stato insultato e diffamato (e con lui la sua consorte), al punto che si è convinto a presentare denuncia: «Da due mesi io e mia moglie viviamo nel terrore - dice Ivano Rossi - e questo per colpa del fatto che le recensioni che vengono pubblicate non sono filtrate in maniera adeguata. E ora ho davvero paura per l’incolumità nostra e di quella dell’attività. Siamo stati diffamati e, guarda caso, da due mesi lavoriamo al 50% delle nostre potenzialità». Un danno economico, dunque, che si aggiunge a quello d’immagine.
I tavoli all'esterno del locale
Originario di Napoli, Ivano Rossi ha aperto la sua pizzeria a Montesilvano 5 anni fa: «Dietro questa attività c’è il lavoro di una famiglia e di due dipendenti - aggiunge - Il nostro lavoro lo facciamo come si deve e non è giusto che qualcuno agisca in questo modo. Per quanto mi riguarda, andrò fino in fondo, anche con TripAdvisor che invece di stare a guardare, dovrebbe collaborare con noi operatori, innanzitutto obbligando chi vuole iscriversi a presentare dei documenti».
All’origine di tanto accanimento da parte di questa persona nei suoi confronti, pare ci sia una discussione su una prenotazione non arrivata in pizzeria ai primi di giugno. Questa, almeno, è l’idea che si è fatta il proprietario. Nulla che possa giustificare tanta veemenza nei riguardi suoi, della sua famiglia e dei suoi dipendenti.
Intanto nelle scorse ore Ivano Rossi ha postato un annuncio sul suo profilo Facebook per mettere a conoscenza la sua clientela di questa incredibile vicenda.
«Siamo stati presi di mira da un farabutto - si legge - il quale da circa tre mesi ha inserito varie recensioni negative sul nostro conto, prive di ogni fondamento, e del tutto false. Essendo riusciti ad identificarlo, abbiamo provveduto a denunciarlo per diffamazione aggravata, sostituzione di persona, frode commerciale, a cui seguirà richiesta di risarcimento danni, oltre ovviamente all'imminente processo penale a suo carico». Solidarietà gli è stata espressa da tanti suoi clienti: il post è stato visto già da migliaia di persone, commentato e condiviso.
In attesa degli sviluppi dell’indagine, è chiaro che siamo di fronte all’ennesimo episodio di diffamazione via internet, attraverso questo sito di recensioni che solo poche settimane fa è stato condannato dal Consiglio di Stato a una multa di 100mila euro per aver affermato che tutte le sue recensioni sono “autentiche e imparziali”. Non solo, è un’altra dimostrazione (se mai ce ne fosse stato bisogno) che le recensioni sono di fatto incontrollabili, nonostante le rassicurazioni dello stesso sito americano, che parla di controlli continui sulla provenienza e sull’autenticità dei commenti pubblicati.
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