domenica 1 maggio 2022

 

La Grecia non è solo mare: 

il futuro dell’enoturismo 

in mano ai giovani

Vino ed enoturismo compaiono per la prima volta nel 2021 nella proposta turistica ellenica ed è stato subito un successo. L'obiettivo ora è di ricercare spazi sempre più ampi, verso queste forme di turismo in Grecia.


di Emanuele Bottiroli

LEuropa s’interroga sull’enoturismo del futuro, filone sul quale non sta investendo risorse e visioni solo l’Italia ma anche i cugini greci. Programma intenso per il terzo convegno organizzato dal governo greco sul turismo del vino a Nemea, in una delle aree vinicole simbolo delle varietà Agiorgitiko e Moschofilero, cui ha preso parte anche Ais, l’Associazione italiana sommelier, sempre più concentrata nel formare degustatori professionali che sappiano anche applicarsi al tema della valorizzazione turistica delle identità, oltre che dei produttori e delle etichette, delle diverse aree di produzione.

La Grecia investe sull'enoturismo La Grecia non è solo mare: il futuro dell’enoturismo in mano ai giovani

La Grecia investe sull'enoturismo


La storia di un vino

Bartolomeo Roberto Lepori spiega: «Quasi sicuramente è da Nemea che partirono alcuni dei primi ceppi di vite, solcando un piccolo tratto di mare, al seguito dei coloni greci che approdarono sulle coste della Sicilia. Questa è sempre stata una terra di grande valore e vigore, di battaglie e di illuminazioni culturali. Qui si custodisce il ricordo di Sparta e dei suoi eroi, di Eracle e delle sue gesta, del vino di agiorgitiko, da questi bevuto prima di sconfiggere il leone di Nemea. A Olimpia ebbero inizio i giochi e nella Micene di Agamennone iniziò una florida civiltà.  Terra amata dai Romani, da cui presero ispirazione per le scienze, per il ragionamento e il pensiero, e per l’arte. Terra voluta dai Veneziani che a Monemvasia rapirono alcuni tralci del sublime vitigno di malvasia che oggi abbonda in tutta Europa, nelle diverse varianti».


La Grecia non è solo mare

«Vino ed enoturismo compaiono per la prima volta nel 2021 nella nostra proposta turistica ed è stato subito un successo». Queste sono le parole che il segretario generale dell’Ente del turismo ellenico Demetris Fragakis, ha pronunciato in apertura del suo intenso intervento. Ha aggiunto poi: «Bisogna ricercare spazi sempre più ampi, verso forme di turismo che permettano al nostro Paese di offrire al visitatore proposte e collegamenti di interessi ed emozioni straordinariamente uniche e indimenticabili, fruibili per dodici mesi l’anno. La Grecia non è solo mare. Il vino, l’enogastronomia e altri canali ad essi legati possono aiutarci a raggiungere questo obiettivo».


Il messaggio che in questo terzo appuntamento della sua “road map” Sofia Zacharaki, viceministro del Turismo, lancia con la sua coinvolgente energia, è quello di creare per l’enoturista in viaggio per la Grecia un’aspettativa di qualità, per regalargli un’esperienza e un’emozione indimenticabile, per poi moltiplicarla sulla rete e renderla condivisibile in un panorama senza confini. «Sono le sinergie con il territorio, con le persone che ci circondano, con le diverse filiere produttive che creano il network, che facilitano la crescita globale e migliorano la qualità dell’offerta e che ci distingueranno dai competitors. Dobbiamo lasciare la nostra impronta in modo indelebile nella mente e nel cuore del visitatore. Proporremo il nostro vino all’estero, parteciperemo a competizioni e a eventi in tutto il Mondo. Saremo pronti affinché tutto il sistema del cibo e del vino sarà esclusivamente su piattaforma digitale, per accompagnare costantemente e tempestivamente l’utente e per condurlo a preferire e a scegliere con convinzione la nostra proposta turistica. Interverremo da subito sull’ecosistema e sull’accoglienza. Il nostro vino tornerà a far parlare di sé su tutte le tavole del Mondo per qualità e raffinatezza di prodotto».

 Largo ai giovani

Fresche ed entusiasmanti idee sono emerse da un vero e proprio brainstorming, condotto dal giornalista John Papadimitriou, svolto tra le nuove leve del territorio. Giovanissimi figli di produttori che hanno completato studi ed esperienze all’estero tornando a casa con progetti, ambizioni creative, conoscenze e voglia di cambiare lo stanco mondo del vino greco. Siamo tutti rimasti incantati a sentire parole lungimiranti e a percorrere con la mente il futuro di questo territorio. Il cambio generazionale è alle porte e loro sono già pronti: Aris Tselepos, Evangelia Palivou, Maria Maltezou, Dimitris Skouras, Vassilis Lafazanis. italiaatavola


Vino ed enoturismo compaiono per la prima volta nel 2021 nella proposta turistica ellenica ed è stato subito un successo. L'obiettivo ora è di ricercare spazi sempre più ampi, verso queste forme di turismo in Grecia.


di Emanuele Bottiroli

LEuropa s’interroga sull’enoturismo del futuro, filone sul quale non sta investendo risorse e visioni solo l’Italia ma anche i cugini greci. Programma intenso per il terzo convegno organizzato dal governo greco sul turismo del vino a Nemea, in una delle aree vinicole simbolo delle varietà Agiorgitiko e Moschofilero, cui ha preso parte anche Ais, l’Associazione italiana sommelier, sempre più concentrata nel formare degustatori professionali che sappiano anche applicarsi al tema della valorizzazione turistica delle identità, oltre che dei produttori e delle etichette, delle diverse aree di produzione.

La Grecia investe sull'enoturismo La Grecia non è solo mare: il futuro dell’enoturismo in mano ai giovani

La Grecia investe sull'enoturismo


La storia di un vino

Bartolomeo Roberto Lepori spiega: «Quasi sicuramente è da Nemea che partirono alcuni dei primi ceppi di vite, solcando un piccolo tratto di mare, al seguito dei coloni greci che approdarono sulle coste della Sicilia. Questa è sempre stata una terra di grande valore e vigore, di battaglie e di illuminazioni culturali. Qui si custodisce il ricordo di Sparta e dei suoi eroi, di Eracle e delle sue gesta, del vino di agiorgitiko, da questi bevuto prima di sconfiggere il leone di Nemea. A Olimpia ebbero inizio i giochi e nella Micene di Agamennone iniziò una florida civiltà.  Terra amata dai Romani, da cui presero ispirazione per le scienze, per il ragionamento e il pensiero, e per l’arte. Terra voluta dai Veneziani che a Monemvasia rapirono alcuni tralci del sublime vitigno di malvasia che oggi abbonda in tutta Europa, nelle diverse varianti».


La Grecia non è solo mare

«Vino ed enoturismo compaiono per la prima volta nel 2021 nella nostra proposta turistica ed è stato subito un successo». Queste sono le parole che il segretario generale dell’Ente del turismo ellenico Demetris Fragakis, ha pronunciato in apertura del suo intenso intervento. Ha aggiunto poi: «Bisogna ricercare spazi sempre più ampi, verso forme di turismo che permettano al nostro Paese di offrire al visitatore proposte e collegamenti di interessi ed emozioni straordinariamente uniche e indimenticabili, fruibili per dodici mesi l’anno. La Grecia non è solo mare. Il vino, l’enogastronomia e altri canali ad essi legati possono aiutarci a raggiungere questo obiettivo».


Il messaggio che in questo terzo appuntamento della sua “road map” Sofia Zacharaki, viceministro del Turismo, lancia con la sua coinvolgente energia, è quello di creare per l’enoturista in viaggio per la Grecia un’aspettativa di qualità, per regalargli un’esperienza e un’emozione indimenticabile, per poi moltiplicarla sulla rete e renderla condivisibile in un panorama senza confini. «Sono le sinergie con il territorio, con le persone che ci circondano, con le diverse filiere produttive che creano il network, che facilitano la crescita globale e migliorano la qualità dell’offerta e che ci distingueranno dai competitors. Dobbiamo lasciare la nostra impronta in modo indelebile nella mente e nel cuore del visitatore. Proporremo il nostro vino all’estero, parteciperemo a competizioni e a eventi in tutto il Mondo. Saremo pronti affinché tutto il sistema del cibo e del vino sarà esclusivamente su piattaforma digitale, per accompagnare costantemente e tempestivamente l’utente e per condurlo a preferire e a scegliere con convinzione la nostra proposta turistica. Interverremo da subito sull’ecosistema e sull’accoglienza. Il nostro vino tornerà a far parlare di sé su tutte le tavole del Mondo per qualità e raffinatezza di prodotto».

 Largo ai giovani

Fresche ed entusiasmanti idee sono emerse da un vero e proprio brainstorming, condotto dal giornalista John Papadimitriou, svolto tra le nuove leve del territorio. Giovanissimi figli di produttori che hanno completato studi ed esperienze all’estero tornando a casa con progetti, ambizioni creative, conoscenze e voglia di cambiare lo stanco mondo del vino greco. Siamo tutti rimasti incantati a sentire parole lungimiranti e a percorrere con la mente il futuro di questo territorio. Il cambio generazionale è alle porte e loro sono già pronti: Aris Tselepos, Evangelia Palivou, Maria Maltezou, Dimitris Skouras, Vassilis Lafazanis. italiaatavola


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