lunedì 5 agosto 2024

Dieta bio: le differenze tra italiani e danesi

 

Dieta bio: le differenze 

tra italiani e danesi 

in un nuovo Osservatorio

SANA Food lancia l'Osservatorio 100 Giorni Sani per analizzare le abitudini alimentari di italiani e danesi, con focus su biologico e naturale. L'indagine coinvolge 4mila persone e identifica tendenze e preferenze nel mercato


SANA, il punto di riferimento per il biologico e il naturale in Italia, si evolve e presenta un nuovo progetto ambizioso: l'Osservatorio "100 Giorni Sani". Questa innovativa survey, realizzata in collaborazione con Channel Marketing Company, LightUp Italia! Claudia Maccarini e Toluna Group, si propone di svelare le abitudini alimentari e le preferenze di consumo di italiani e danesi, offrendo un quadro dettagliato del mercato del biologico e del naturale.

Dieta bio: le differenze tra italiani e danesi in un nuovo Osservatorio

Biologico e naturale: l'Osservatorio 100 Giorni Sani svela le differenze tra italiani e danesi

Osservatorio "100 Giorni Sani": un viaggio nel cuore dei consumi alimentari

In un contesto sempre più attento alla salute e al benessere, SANA Food ha deciso di andare oltre, approfondendo le motivazioni e le scelte dei consumatori. L'Osservatorio "100 Giorni Sani" rappresenta un'opportunità unica per comprendere le dinamiche del mercato, identificare nuovi trend e anticipare le esigenze dei consumatori. L'indagine, che durerà 100 giorni e verrà ripetuta due volte l'anno, coinvolgerà un campione di 4mila persone, di cui 3mila italiani e mille danesi. Attraverso un questionario dettagliato, si cercherà di mappare le abitudini alimentari, le preferenze di acquisto, la percezione dei prodotti biologici e naturali, nonché le motivazioni che spingono i consumatori a scegliere un determinato tipo di alimentazione.

I primi risultati dell'Osservatorio "100 Giorni Sani"

primi dati emersi dall'indagine offrono un quadro interessante del consumatore di oggi. Sia in Italia che in Danimarca, lo stile di vita sano è sempre più valorizzato e associato a un'immagine positiva di sé. Tuttavia, le interpretazioni e le modalità di attuazione variano da un Paese all'altro. Gli italiani, in particolare, associano lo stile di vita sano a un'attenzione particolare all'alimentazione (73%) e all'attività fisica (72%). La dieta mediterranea rappresenta ancora un punto di riferimento importante, anche se si registra una crescente attenzione verso i prodotti biologici, i cibi a km zero e le opzioni plant-based.

Dieta bio: le differenze tra italiani e danesi in un nuovo Osservatorio

Gli italiani associano lo stile di vita sano a un'attenzione particolare all'alimentazione e all'attività fisica

danesi, invece, sembrano mostrare un interesse ancora maggiore per l'alimentazione, con l'85% degli intervistati che dichiara di seguire una dieta sana. L'assunzione di integratori è particolarmente diffusa, così come la preferenza per i prodotti biologici e naturali.

Osservatorio "100 Giorni Sani", un'analisi approfondita per target

L'indagine "100 Giorni Sani" ha poi suddiviso il campione in quattro targetSilver (over 56), Contemporary (40-55 anni), Young (30-39 anni) e Super Teen (18-29 anni). Questa suddivisione ha permesso di evidenziare differenze significative nelle percezioni e nei comportamenti di acquisto dei diversi gruppi.

I Silver, ad esempio, si dimostrano particolarmente attenti alla qualità dei prodotti e alla provenienza degli alimenti. I Contemporary, invece, sono più sensibili alle tematiche della sostenibilità e dell'impatto ambientale. Gli Young e i Super Teen, infine, sono i più informati sui trend alimentari e sono alla ricerca di esperienze culinarie innovative.

Osservatorio "100 Giorni Sani", le sfide del futuro

I risultati preliminari dell'Osservatorio "100 Giorni Sani" confermano la crescente importanza del biologico e del naturale nel panorama alimentare italiano e internazionale. Tuttavia, emergono anche alcune sfide.

  • La prima sfida riguarda la comunicazione. È fondamentale che le aziende e le istituzioni siano in grado di comunicare in modo chiaro e trasparente i benefici dei prodotti biologici e naturali, superando i pregiudizi e le diffidenze ancora presenti.
  • La seconda sfida riguarda la distribuzione. È necessario sviluppare canali di distribuzione efficaci e capillare, in grado di garantire la disponibilità di prodotti biologici e naturali a prezzi competitivi.
  • Infine, è importante investire nella ricerca e nell'innovazione, per sviluppare nuovi prodotti e soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di un consumatore sempre più esigente e consapevole.

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