La Regione Toscana è stata la prima a intervenire sulla disciplina delle concessioni balneari, approvando linee guida chiare per determinare gli indennizzi ai concessionari uscenti. Il governo nazionale ha prorogato le concessioni fino al 2027, ma i criteri sono ancora da definire.
Balneari, la svolta della Toscana
Mentre il governo nazionale pubblicava il decreto legge che regola le gare per le concessioni balneari - con criteri ancora da definire entro marzo 2024 - la Regione Toscana ha agito in autonomia, approvando una delibera che stabilisce le proprie linee guida. Queste regole permettono di calcolare l'indennizzo da corrispondere all'eventuale concessionario uscente. «La norma nazionale dà la possibilità ai Comuni di prolungare la validità delle concessioni fino al 30 settembre 2027, ma è molto confusa» hanno spiegato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e l'assessore al turismo, Leonardo Marras. Per questo motivo, la Toscana si è mossa da sola, diventando la prima regione in Italia a definire un sistema di valutazione e indennizzo. Le linee guida attuano la legge regionale 31 del 2016, modificata a luglio 2023, includendo criteri specifici per la valutazione delle domande concorrenti. Un aspetto cruciale sarà l'elemento di premialità, riservato a micro, piccole o medie imprese turistico-ricreative operanti in ambito demaniale marittimo. Questa categoria copre gran parte dei balneari toscani.
Balneari, come saranno calcolati
gli indennizzi in Toscana
Per quanto riguarda gli indennizzi, la Regione Toscana ha definito con chiarezza come valutare il valore dell'azienda e il contributo apportato dall'imprenditore negli anni di concessione. Il calcolo dell'indennizzo si baserà sul residuo ammortamento degli investimenti effettuati durante la concessione e sul valore reddituale dell'impresa turistica.
La stima sarà certificata da una perizia giurata, a carico del concessionario uscente, mentre i Comuni avranno il compito di verificare l'imparzialità del perito. Tuttavia, per molte amministrazioni locali, specialmente quelle con numerose concessioni, la gestione delle gare si prospetta complessa, soprattutto a causa della scarsità di personale dedicato.
Balneari, Toscana a confronto
con le direttive nazionali
Secondo quanto dichiarato dalla Regione, le linee guida toscane non sono in contrasto con le bozze del governo nazionale, ma piuttosto «le definiscono e migliorano». Il lavoro, condotto in collaborazione con Anci, i Comuni e le associazioni di categoria, ha prodotto un modello che potrebbe influenzare le future normative nazionali.
La stima degli indennizzi sarà certificata da una perizia giurataI criteri definiti dalla Toscana sono stati accolti favorevolmente dai balneari. «A livello nazionale non era stato considerato il valore commerciale delle nostre aziende o gli investimenti fatti negli anni», ha commentato Federico Pieragnoli, segretario nazionale del Sib (Sindacato italiano balneari). Il presidente toscano del Sib, Alberto Nencetti, ha aggiunto: «Speriamo che il concetto di indennizzo, come definito dalle linee guida toscane, venga ampliato in sede di conversione del decreto "salva infrazioni"». Iat
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