Acetaie Aperte 2024:
oltre 40 aziende modenesi
aprono le porte
Il 29 settembre, nella provincia di Modena, oltre 40 acetaie apriranno le porte per visite guidate, degustazioni e attività, offrendo ai visitatori un'immersione nel mondo dell'aceto balsamico di Modena Igp e dell’aceto balsamico tradizionale di Modena Dop.
Domenica 29 settembre, dalle 10 alle 18, nella provincia di Modena si terrà l'edizione 2024 di "Acetaie Aperte", la manifestazione che ogni anno permette a migliaia di visitatori di immergersi nel mondo dell'aceto balsamico di Modena, nelle sue versioni Igp e "tradizionale Dop". Saranno oltre 40 le acetaie coinvolte, che apriranno le loro porte con degustazioni, visite guidate, show cooking, percorsi sensoriali e numerose iniziative collaterali per far conoscere uno dei prodotti simbolo dell'eccellenza italiana, sia nella versione Igp che in quella tradizionale Dop. Il programma completo, con modalità di accesso e indirizzi delle singole acetaie, è disponibile sul sito ufficiale www.acetaieaperte.com, dove i visitatori potranno anche verificare quali acetaie richiedono prenotazione e quali lo consigliano per una migliore fruizione dell'esperienza.
Acetaie Aperte 2024: un tuffo nel mondo del balsamico modeneseAcetaie Aperte 2024: una manifestazione ricca di eventi e scoperte
La giornata sarà scandita da momenti di degustazione e visite guidate attraverso le fasi di produzione dell'aceto balsamico nella versione Igp o tradizionale Dop, che vanno dalla raccolta delle uve nei vigneti, alla bollitura del mosto, fino alle sale di affinamento e invecchiamento, dove questo prodotto unico al mondo matura il suo caratteristico sapore. I partecipanti potranno assistere a show cooking, percorsi sensoriali ed esplorare i segreti di questa eccellenza gastronomica grazie alla guida diretta dei produttori. Non mancheranno momenti di intrattenimento per grandi e piccini, quiz e attività collaterali, pensate per rendere l'esperienza unica e coinvolgente per tutta la famiglia.
La presentazione di Acetaie Aperte 2024
La presentazione ufficiale dell'edizione 2024 si è svolta presso la Sala di rappresentanza del Comune di Modena, alla presenza di Enrico Corsini, presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, e Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena. Questi due consorzi, che rappresentano rispettivamente la produzione Dop e Igp del famoso balsamico modenese, collaborano attivamente per la promozione e tutela del prodotto. Anche Paolo Zanca, assessore alla Promozione economica e attrattività del Comune di Modena, ha partecipato alla conferenza stampa, portando i saluti dell'amministrazione comunale e sottolineando l'importanza di eventi come "Acetaie Aperte" per valorizzare il territorio.
Le dichiarazioni dei protagonisti
Enrico Corsini, presidente del Consorzio Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e del consorzio di secondo livello “Terre del Balsamico”, ha evidenziato la crescita significativa della manifestazione, sia in termini di partecipazione dei produttori che di interesse da parte del pubblico. «Quest'anno, con oltre 40 aziende coinvolte, "Acetaie Aperte" si presenta come una delle edizioni più ricche e partecipate di sempre. Questo successo si inserisce nel crescente interesse per il turismo enogastronomico, che porta un contributo fondamentale allo sviluppo economico del nostro territorio. Siamo al centro di un'area tradizionalmente vocata al food, e questa manifestazione permette di far conoscere in modo sistematico la nostra eccellenza a chi cerca esperienze enogastronomiche di alto livello». Corsini ha inoltre sottolineato come la giornata sia pensata non solo per i turisti e appassionati, ma anche per gli addetti ai lavori: «Acetaie Aperte sarà un'occasione per educare i consumatori a riconoscere i prodotti autentici e apprezzare il patrimonio storico e culturale legato all'aceto balsamico. Questo ci aiuta a combattere le imitazioni e a promuovere una cultura gastronomica più consapevole».
La conferenza stampa di presentazione di Acetaie Aperte 2024Mariangela Grosoli, presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, ha aggiunto: «Il turismo enogastronomico nel nostro territorio è in costante crescita, e Acetaie Aperte rappresenta un'opportunità imperdibile per noi produttori di mostrare al pubblico la vera essenza del nostro prodotto. Far conoscere l'aceto balsamico direttamente nei luoghi di produzione, raccontandone la storia, le tradizioni e i segreti tramandati di generazione in generazione, conferisce un valore aggiunto in termini di autenticità e attrattività. Dietro ogni bottiglia di aceto balsamico c'è spesso la storia di una famiglia, e questo legame con la tradizione è ciò che attira ogni anno migliaia di visitatori».
Acetaie Aperte 2024: un'occasione
per valorizzare il territorio
L'iniziativa "Acetaie Aperte" si conferma dunque non solo come una vetrina per il celebre aceto balsamico di Modena, ma anche come uno strumento per promuovere l'intero territorio modenese. L'evento si inserisce perfettamente nel contesto di un'area che ha fatto dell'enogastronomia uno dei pilastri della sua offerta turistica. Le acetaie coinvolte saranno pronte ad accogliere i visitatori per una giornata all'insegna della scoperta dei sapori autentici e delle tradizioni locali, offrendo un'immersione totale nel mondo del balsamico, un'eccellenza riconosciuta e apprezzata a livello internazionale.
Dati del comparto Aceto Balsamico
tradizionale DOP e IGP
L’Aceto Balsamico di Modena IGP ha una produzione annua di circa 90 milioni di litri e un miliardo di euro di valore al consumo con una quota export del 92% in oltre 130 Paesi di tutto il mondo, dato che lo posiziona come il primo prodotto IGP italiano per esportazioni; tra gli altri numeri del comparto dell’Aceto Balsamico di Modena, 2400 aziende agricole certificate, con una superficie vitata di oltre 14.000 ettari, 92 produttori di mosto e aceto di vino e 61 acetaie.
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP – la cui produzione per le storiche e artigianali procedure è limitatissima, da qui il suo alto valore e relativo costo – ha raggiunto quota 15 mila litri ed una stima del giro d’affari di circa 8 milioni di euro, con una quota export del 70% circa in particolare verso USA, Francia, Germania, Giappone. Attualmente i produttori sono circa 220, che nel 2023 hanno portato l’offerta a 145 mila bottigliette, di cui 100mila di prodotto invecchiato 12 anni e 45mila di prodotto Extra Vecchio di almeno 25 anni. Iat
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