martedì 24 settembre 2024

Boom di acquisti tax free

 

Boom di acquisti tax free: 

l'effetto della nuova soglia 

per il rimborso dell'Iva

L'abbassamento della soglia per il rimborso Iva ha spinto il tax free shopping in Italia, con un +43% di transazioni. Crescono le mete secondarie e il retail locale, con nuovi acquirenti extra Ue [...]


Asette mesi dall'introduzione della nuova soglia minima per il rimborso dell'Iva agli acquirenti extra Ue, il mercato dello shopping tax free in Italia ha registrato una crescita significativa. Ridotta a partire dal 1° febbraio 2024 da 154,95 a 70,01 euro, la soglia ha portato a un aumento del 43% delle transazioni e a un incremento del 5% della spesa complessiva. Le quattro grandi città dello shopping turistico - Milano, Roma, Firenze e Venezia - restano protagoniste, ma l'afflusso di turisti ha iniziato a interessare sempre più anche le mete secondarie, con ricadute positive per il commercio locale e il settore artigianale.

Boom di acquisti tax free: l'effetto della nuova soglia per il rimborso dell'Iva

Boom del tax free shopping in Italia: +43% transazioni e +5% spesa

Con l'abbassamento della soglia, il mercato del tax free shopping ha poi accolto ben 300mila nuovi acquirenti, concentrati nella fascia di spesa tra i 70 e i 155 euro. Nonostante Milano, Roma, Firenze e Venezia detengano ancora il 73% degli scontrini per spese superiori ai 155 euro, le destinazioni meno convenzionali sono diventate sempre più importanti. Città come Catania, Napoli, Amalfi, San Gimignano, Verona, Assisi e Bologna hanno visto un vero e proprio boom di richieste di rimborsi fiscali, con incrementi che vanno dal +51% al +64%. Anche le nuove nazionalità di acquirenti extra Ue hanno contribuito a questo trend. Gli acquisti da parte di turisti provenienti dalla Svizzera sono aumentati dell'87%, mentre quelli dal Centro e Sud America sono cresciuti del 61%. Notevoli anche i dati riguardanti i turisti provenienti dalla Turchia (+71%) e dagli Stati Uniti (+26%).

L'effetto della nuova soglia si è fatto sentire soprattutto sul retail e l'artigianato locale, che hanno registrato una crescita superiore alla media nazionale, con un +54% nelle transazioni e un +12% nella spesa. Tra i settori più beneficiati ci sono quelli del "Made in Italy", come la pelletteria e le borse (+57% delle transazioni e +18% nella spesa), le calzature (+79% transazioni; +26% spesa), oltre a profumi e cosmetici, che hanno visto aumenti impressionanti: +141% nelle vendite e +47% nella spesa. «Con l'abbassamento della soglia, il governo puntava a diversi obiettivi strategici: aumentare la competitività del nostro Paese, decentralizzare le mete di shopping, attrarre nuovi tax free shopper da diverse nazionalità e dare un impulso al retail e all'artigianato locale» ha dichiarato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè. Questi risultati dimostrano che la strategia ha funzionato, permettendo all'Italia di rafforzare la sua posizione come meta di shopping per i turisti internazionali e offrendo un notevole impulso economico alle città e ai settori meno centrali.

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