venerdì 7 novembre 2025

Addio regole: sempre di più cappuccino dopo pranzo

 

Addio regole: 

sono sempre di più 

gli italiani che bevono cappuccino 

anche dopo pranzo

Il cappuccino resta il re della colazione italiana. Secondo l’indagine Parmalat per il Cappuccino Day, il 91% degli italiani lo ama e il 48% lo beve ogni giorno. L’88% lo considera il modo ideale per iniziare la giornata, l’80% lo prepara in casa e il 59% ne gusta la schiuma al cucchiaino. Un rito quotidiano che unisce generazioni, supera gli orari e si rinnova tra tradizione e tecnologia

Iat

Addio regole: sono sempre di più gli italiano che bevono cappuccino anche dopo pranzo

Il cappuccino resta il re della colazione italiana. Secondo la nuova indagine Parmalat in occasione del Cappuccino Day che si celebra l'8 novembre, il 91% degli italiani dichiara di amare questa bevanda e quasi uno su due (48%) la consuma ogni giorno. Per l’88% è il modo ideale per iniziare la giornata, in crescita rispetto all’82% del 2024. Il 57% ha perfezionato nel tempo la propria ricetta personale, mentre l’80% lo prepara a casa, spesso con montalatte elettrico (49%), seguito da macchinetta del caffè (30%) e montalatte manuale (18%). E se il 59% gusta la schiuma al cucchiaino, cresce anche chi sceglie varianti con cacao (28%) o cannella (8%). Un rito quotidiano che unisce tradizione, tecnologia e piacere personale e che sta superando sempre di più la barriera del mezzogiorno.

Il 91% degli italiani lo ama, il 48% lo beve ogni giorno

Il cappuccino continua a essere il protagonista assoluto della colazione italiana. Lo conferma la nuova indagine Parmalat realizzata in occasione del Cappuccino Day, secondo la quale il 91% degli italiani dichiara di amare questa bevanda, mentre quasi uno su due, il 48%, la consuma quotidianamente. Dati che raccontano una passione profonda, radicata nel tempo e capace di accompagnare gli italiani non solo al mattino ma anche nei momenti di pausa della giornata.

Addio regole: sono sempre di più gli italiani che bevono cappuccino anche dopo pranzo

Il cappuccino continua a essere il protagonista assoluto della colazione italiana

Parmalat, marchio storico del settore lattiero-caseario e parte del Gruppo Lactalis, ha condotto questa survey nazionale con l’obiettivo di comprendere l’evoluzione del rapporto tra gli italiani e il cappuccino: come cambiano le preferenze, le tecniche di preparazione e le abitudini legate a un rito che resta uno dei più iconici della cultura alimentare italiana.

Un rito che scandisce le giornate

Dalla ricerca emerge con chiarezza che l’88% degli intervistati considera il cappuccino il modo ideale per iniziare la giornata, un dato in crescita rispetto all’82% rilevato nel 2024. Non si tratta solo di una bevanda, ma di un gesto quotidiano che trasmette energia e serenità, spesso condiviso in famiglia o vissuto come momento personale di equilibrio. Il legame affettivo con questa abitudine è così forte che il 57% degli italiani afferma di aver perfezionato nel tempo la propria tecnica casalinga, provando diverse modalità di montatura e proporzioni per creare un cappuccino “su misura”. In questo si riflette un approccio sempre più consapevole, in cui il piacere della colazione diventa anche un gesto di cura e di creatività.

Un piacere che supera gli orari e le stagioni

La tradizionale regola del «mai cappuccino dopo pranzo» resiste, ma inizia a mostrare qualche incrinatura. Aumenta infatti la quota di chi sceglie di concedersi un cappuccino anche nel pomeriggio o alla sera, segno che questa bevanda è ormai percepita come una costante di piacere quotidiano, più che come un rito legato all’orario. Il cappuccino resta la scelta naturale nelle mattine invernali, ma conquista sempre più appassionati anche d’estate, complice l’arrivo di versioni fredde o montate a bassa temperatura. Questo dimostra come la bevanda stia evolvendo senza perdere la propria identità, adattandosi alle nuove esigenze di consumo e agli stili di vita contemporanei.

Alla ricerca del cappuccino perfetto

Oggi preparare un cappuccino perfetto a casa non è più un’impresa: lo fa regolarmente l’80% degli italiani, grazie alla diffusione di strumenti sempre più pratici e precisi. Il montalatte elettrico si conferma l’attrezzo più amato, utilizzato dal 49% del campione, in aumento rispetto al 45% dell’anno precedente. Seguono la macchinetta del caffè (30%) e il montalatte manuale (18%), scelto da chi non rinuncia al contatto diretto con la preparazione e alla sensazione artigianale del gesto.

Addio regole: sono sempre di più gli italiani che bevono cappuccino anche dopo pranzo

In ogni cappuccino la schiuma resta una chiave decisiva

Anche la temperatura del latte rivela preferenze molto personali. Il 36% degli intervistati parte da latte freddo, mentre il 24% predilige il montaggio a caldo per ottenere una consistenza più morbida e vellutata. Una parte consistente, il 20%, utilizza latte a temperatura ambiente, mentre un ulteriore 16% sperimenta tecniche di montaggio a freddo, segno di una tendenza alla personalizzazione sempre più diffusa. Il momento finale, quello della decorazione o dell’aggiunta, divide gli italiani in modo quasi equilibrato. Il 32% preferisce gustare il cappuccino senza alcuna aggiunta, apprezzandone la naturalezza. Un altro 32% aggiunge lo zucchero, mentre il 28% ama spolverare il cacao sulla superficie. L’8% opta invece per la cannella, una scelta che dona note speziate e profumate, soprattutto nelle stagioni più fredde.

La schiuma come segno distintivo

In ogni cappuccino la schiuma resta una chiave decisiva. Il 59% degli intervistati dichiara di gustarla con il cucchiaino, trasformando quel momento in un piccolo rito che prolunga il piacere e rende la bevanda un’esperienza sensoriale completa. È un gesto semplice, ma carico di significato: rappresenta l’attenzione ai dettagli e il desiderio di concedersi un momento di piacere autentico, anche nella routine quotidiana.

Addio regole: sono sempre di più gli italiani che bevono cappuccino anche dopo pranzo

Il cappuccino non è solo colazione

Il cappuccino non è solo colazione: per il 42% degli italiani è un momento di pausa rilassante da vivere in solitudine, mentre per un altro 42% è un gesto di condivisione familiare, spesso prima di iniziare la giornata lavorativa. Cresce inoltre la percentuale di chi lo considera una bevanda conviviale, da gustare con amici o colleghi durante le pause di metà mattina.

Un rituale italiano che evolve

I risultati dell’indagine Parmalat confermano che il cappuccino rimane una colonna portante dell’identità alimentare italiana. È una bevanda che unisce tradizione e innovazione, capace di adattarsi ai tempi senza perdere la sua autenticità. Che venga preparato con strumenti moderni o in modo artigianale, zuccherato o naturale, caldo o freddo, il cappuccino continua a essere il gesto simbolico del buongiorno italiano, un piccolo piacere quotidiano che attraversa generazioni e stagioni.

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