lunedì 3 novembre 2025

Quattro miliardi di euro di frodi online

 

Quattro miliardi di euro di frodi online: 

il costo nascosto 

del turismo digitale

Secondo l’Europol Internet Crime Report 2024, le frodi online nel turismo hanno superato i 4 miliardi di euro in Europa, mentre un’analisi SparkToro 2024 mostra che il 59% delle ricerche su Google non genera click esterni, aprendo l’era dello zero-click. BTO 2025 analizza anche rischi digitali come recensioni false e deepfake

IAT

Quattro miliardi di euro di frodi online: il costo nascosto del turismo digitale

C’è un Halloween anche nel turismo, ma i mostri non vivono nei castelli né nelle notti di luna piena. Si nascondono negli algoritmi, nei dati, nelle truffe online e nei profili falsi che popolano il mondo digitale del viaggio. Sono le paure del turismo contemporaneo, dove intelligenza artificiale, reputazione e fiducia diventano il terreno di una trasformazione rapida e complessa. Tra “fantasmi digitali” e “vampiri dei dati”, le imprese si trovano a fronteggiare problemi concreti: recensioni generate da bot, truffe che imitano piattaforme ufficiali, deepfake di destinazioni e disinformazione, fenomeni che possono cancellare in poche ore anni di reputazione costruita.

Secondo l’Europol Internet Crime Report 2024, le frodi online nel turismo hanno superato i 4 miliardi di euro in Europa, mentre un’analisi SparkToro 2024 rileva che il 59% delle ricerche su Google non genera più click esterni, aprendo l’era dello zero-click, dove la visibilità si gioca negli algoritmi e non più nelle pagine dei siti. Anche per questo, come da sempre denuncia Italia a Tavola, una legge contro le recensioni false è sempre più urgente.

Frodi online e zero-click: i dati del turismo digitale

Secondo l’Europol Internet Crime Report 2024, le frodi online nel settore turistico hanno superato i 4 miliardi di euro in Europa. Allo stesso tempo, un’analisi SparkToro 2024 evidenzia che il 59% delle ricerche su Google non genera click verso siti esterni, segnando l’inizio dell’era dello zero-click, in cui la visibilità delle imprese dipende sempre più dagli algoritmi e non dalle pagine web.

Quattro miliardi di euro di frodi online: il costo nascosto del turismo digitale

Solo chi proverà tramite scontrino fiscale la propria presenza potrà lasciare una recensione

La 9ª Commissione del Senato ha approvato un subemendamento al Disegno di Legge annuale per le PMI, che introduce misure per contrastare le recensioni online false. Solo chi ha effettivamente usufruito di un servizio potrà lasciare commenti, dimostrando l’avvenuta visita tramite scontrino fiscale, e il termine massimo per pubblicare la recensione sarà di 30 giorni. La norma mira a proteggere ristoranti, alberghi e bar dalla cattiva reputazione ingiustificata e a garantire maggiore trasparenza digitale.

BTO 2025 e il tema Cross-Travel

La paura, tuttavia, può trasformarsi in opportunità. È questo il messaggio di BTO - Be Travel Onlife 2025, in programma l’11 e 12 novembre alla Stazione Leopolda di Firenze, sotto la direzione scientifica di Francesco Tapinassi, che invita il settore a superare le proprie zone d’ombra con il tema Cross-Travel: attraversare i confini tra reale e digitale, umano e artificiale, dati ed emozioni, per costruire un turismo più consapevole, connesso e sostenibile.

Nel panel «Non è più (solo) un lavoro: AI, Humans e nuove regole», Rishad Tobaccowala, Jacques Bulchand-Gidumal e Rodolfo Baggio rifletteranno su come la tecnologia stia ridefinendo le professioni del turismo. «L’AI non sostituisce il giudizio umano - lo costringe a essere più consapevole», scrive Tobaccowala, indicando la chiave per superare la paura dell’automazione e restituire all’uomo il ruolo di interprete, non di spettatore. Giulia Eremita, curatrice della sezione Digital Strategy, invita a guardare oltre l’algoritmo: «La rete non è solo tecnologia, è cultura e fiducia. Serve abitare gli spazi digitali con autenticità, non subirli». Questa visione trasforma l’AI da possibile minaccia a strumento di relazione, tema che sarà approfondito in talk dedicati alla visibilità credibile, all’accessibilità digitale e al valore dei dati etici.

Destination: rigenerare territori e comunità

Le paure non abitano solo il mondo virtuale. Nella sezione Destination, curata da Emma Taveri, BTO affronta timori concreti di territori e comunità: crisi climatica, overtourism e perdita d’identità. Dalla Hydrogen Valley lombarda alle esperienze di turismo di comunità raccontate da Visit Faroe Islands e dalla Maratona di New York con Robert Simmelkjaer, l’obiettivo è far “risorgere” i luoghi, trasformando abbandono e crisi in rinascita sostenibile.

Quattro miliardi di euro di frodi online: il costo nascosto del turismo digitale

BTO torna l'11 e il 12 novembre

Anche il settore Food & Wine si confronta con le proprie sfide: cambiamento climatico per la viticoltura, omologazione del gusto, ritardo digitale delle imprese. Sotto la guida di Roberta Milano, BTO racconta cantine e territori che innovano senza perdere identità, come il Consorzio Franciacorta con Laura Gatti, e chef come Gaetano Trovato, che trasformano l’alta cucina in racconto di comunità. Dalle esperienze digitali applicate all’enoturismo all’autenticità dei mercati storici, il cibo diventa chiave di fiducia e riconnessione tra persone e territori.

Hospitality: umanizzare l’accoglienza

Nel cuore della Leopolda, la sezione Hospitality, curata da Nicola Zoppi, affronta la paura più diffusa: quella di un’ospitalità senz’anima, travolta dalla tecnologia. Con protagonisti come Guido Martinetti (Le Marne Relais) e Paloma Zapata (Sustainable Travel International), BTO mostra che la vera innovazione non consiste nell’automatizzare l’accoglienza, ma nel umanizzarla. «Nel turismo del futuro - afferma Zoppi - la felicità sarà un KPI misurabile quanto la produttività».

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