Simbolo di convivialità e di equilibrio naturale, il mate è molto più di una bevanda. Nato tra le foreste del Sud America e diffuso oggi in tutto il mondo, è un infuso ottenuto dalle foglie della Ilex paraguariensis, una pianta appartenente alla famiglia delle Aquifoliaceae. Il suo gusto amaro e vegetale, il caratteristico rituale di preparazione e le sue numerose proprietà lo rendono una presenza costante nella vita quotidiana di milioni di persone, dall’Argentina all’Uruguay, dal Paraguay al Brasile meridionale.

Ma il mate non è soltanto tradizione: è anche una fonte naturale di vitamine, minerali e antiossidanti, un energizzante delicato che stimola la concentrazione e sostiene il metabolismo senza gli sbalzi tipici del caffè. Un consumo eccessivo o poco consapevole, però, può annullarne i benefici e comportare effetti indesiderati: conoscerli è il primo passo per apprezzarlo davvero.
Dalle foreste Guaraní alle città moderne: la storia del mate
Le origini del mate risalgono a secoli fa, quando i Guaraní, popolazioni indigene dell’America meridionale, scoprirono le virtù della Ilex paraguariensis. Le foglie venivano raccolte, essiccate e poi infuse in acqua calda per ottenere una bevanda tonificante, considerata un dono sacro della natura. Con l’arrivo dei missionari gesuiti nel XVI secolo, il consumo di yerba mate si diffuse rapidamente in tutto il Vicereame del Río de la Plata. I gesuiti ne organizzarono la coltivazione sistematica e ne esportarono la conoscenza, tanto che in molti Paesi venne conosciuto come “tè dei gesuiti”.
La parola “mate” deriva dal termine quechua mati, che indicava la zucca essiccata usata come contenitore. Ancora oggi, il recipiente tradizionale (il matero) e la cannuccia filtrante (bombilla) rappresentano un simbolo di convivialità e appartenenza. In Argentina e Uruguay, bere mate è un gesto sociale quotidiano: si prepara, si condivide, si passa di mano in mano. È una pausa lenta, quasi meditativa, che accompagna le conversazioni e scandisce la giornata. In Paraguay, invece, si preferisce la versione fredda - il tereré - particolarmente dissetante nelle giornate calde.
Un concentrato naturale di nutrienti
Lo yerba mate, riportano gli esperti di Humanitas Salute, è una bevanda ricca di sostanze benefiche. Un cucchiaio e mezzo di foglie essiccate fornisce circa 5 calorie, ma il suo valore nutrizionale non sta nell’energia che apporta, bensì nella varietà di vitamine, minerali e antiossidanti contenuti.
Minerali principali
- Potassio, utile per la pressione e la funzionalità muscolare.
- Calcio, per la salute delle ossa e dei denti.
- Manganese, antiossidante naturale.
- Ferro, fondamentale per la produzione dei globuli rossi.
- Selenio, che protegge le cellule dallo stress ossidativo.
- Magnesio, coinvolto nel metabolismo energetico.
- Fosforo, per il sistema nervoso e la memoria.
- Altri minerali in tracce: alluminio, cromo, rame, nickel.

Vitamine
- Vitamina A, importante per la vista e la pelle.
- Vitamine del gruppo B:
- B1 (tiamina) e B2 (riboflavina), per il metabolismo.
- B3 (niacina), per la produzione di energia.
- Acido pantotenico, utile per il sistema nervoso.
- Vitamina C, potente antiossidante.
Antiossidanti e altre sostanze attive
Il mate è una vera miniera di polifenoli: acido chinico, rutina, acido caffeico, caffeina, acido clorogenico, quercetina, kaempferolo e teobromina. Contiene inoltre saponine, molecole che contribuiscono all’azione antinfiammatoria e immunomodulante.
Benefici e potenziali effetti positivi
Sebbene non vi siano prove sufficienti scientifiche, diversi studi hanno osservato come il consumo moderato di mate possa avere effetti positivi su corpo e mente.
- Stimola la concentrazione e migliora le performance mentali grazie alla caffeina naturale (detta mateina), rilasciata più lentamente rispetto a quella del caffè.
- Favorisce la digestione e la diuresi, contrastando la ritenzione idrica.
- Sostiene il metabolismo, utile nei programmi di controllo del peso.
- Può aiutare a ridurre il colesterolo e a mantenere equilibrata la glicemia, con benefici potenziali per chi soffre di diabete o prediabete.
- È considerato un valido alleato in caso di affaticamento mentale, stanchezza cronica, mal di testa, pressione bassa, costipazione e infezioni delle vie urinarie.
- Grazie ai polifenoli, ha un effetto antinfiammatorio e antiossidante, che aiuta a contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
Controindicazioni e precauzioni
Come detto, il mate va consumato con moderazione, perché stimolante. L’eccesso o l’uso prolungato nel tempo può infatti comportare rischi, in particolare per chi presenta determinate condizioni di salute. Il mate, riporta Humanitas, non è consigliato:
- durante gravidanza, allattamento e infanzia;
- in caso di ansia, disturbi emorragici, ipertensione, osteoporosi o malattie cardiache;
- a chi soffre di diabete, diarrea, sindrome dell’intestino irritabile o glaucoma;
- a fumatori o persone con abuso di alcol, poiché l’associazione può aumentare il rischio di tumori dell’apparato digerente e urinario (esofago, bocca, vescica, reni, polmoni).
A causa della presenza di caffeina, il mate può inoltre interagire con alcuni farmaci. In caso di dubbi, è sempre consigliabile consultare il proprio medico.
Reperibilità del mate
Lo yerba mate è disponibile tutto l’anno nei negozi di prodotti naturali, nelle erboristerie e sempre più spesso anche nei supermercati o online. Si trova in varie forme: foglie essiccate, bustine da infusione, polvere, oppure già pronto in bottiglia, anche nella versione fredda aromatizzata.
Come si prepara il mate?
Il fascino del mate sta anche nel suo rito di preparazione, un gesto lento e conviviale che invita alla calma e alla condivisione.
Occorrente:
- Yerba mate (foglie essiccate)
- Mate o matero (il recipiente, tradizionalmente una zucca essiccata)
- Bombilla (la cannuccia metallica con filtro)
- Acqua calda (70–80 °C, mai bollente)
Procedimento:
- Riempire il matero per due terzi con yerba mate.
- Coprire con la mano, agitare leggermente e inclinare il recipiente per far depositare le foglie da un lato.
- Versare un po’ d’acqua tiepida nella parte bassa per inumidire la yerba e preservarne l’aroma.
- Inserire la bombilla nella parte umida.
- Aggiungere acqua calda e sorseggiare lentamente.
- Quando l’infuso perde sapore, basta riempire di nuovo: il mate si “ricarica” più volte.

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