Grana Padano, mercato stabile
in Italia Export +10%
con 660mila forme vendute
Le vendite di Grana Padano si mantengono stabili nel Belpaese, ma è
all’estero che si registra la crescita, con ben 660mila forme esportate, in aumento del 10% nel primo quadrimestre, di cui 67mila solo negli Stati Uniti
all’estero che si registra la crescita, con ben 660mila forme esportate, in aumento del 10% nel primo quadrimestre, di cui 67mila solo negli Stati Uniti
Il Grana Padano consolida la leadership di prodotto Dop più consumato nel mondo facendo registrare anche nei primi sei mesi dell’anno performance rilevanti. Lo comunica con una nota il Consorzio di tutela che sottolinea come, sul fronte dei consumi, nonostante la crisi, a livello nazionale si registri una sostanziale tenuta delle vendite, mentre continuano a crescere le esportazioni, che nel primo quadrimestre registrano un +10% con ben 660mila forme esportate. Sul territorio nazionale le vendite di Grana Padano sono in sofferenza negli ipermercati e nei discount, mentre nei supermercati sono positive come nell’horeca e nelle vendite dirette effettuate nei caseifici.
Nicola Cesare Baldrighi
«Da gennaio a giugno - spiega Nicola Cesare Baldrighi (nella foto), presidente del Consorzio Tutela Grana Padano - abbiamo registrato un'impennata particolarmente rilevante negli Stati Uniti dove, anche grazie agli effetti della rivalutazione del dollaro, il segno positivo dell'export aumenta del 60% con 67mila forme commercializzate oltre oceano in soli quattro mesi. Molto positivi anche i numeri che riguardano l'Unione Europea, in particolare in Germania e in Spagna con aumenti quantificabili nel 9%. Inevitabili, invece, gli effetti negativi dell'embargo in Russia dove si registra un calo nei consumi dell’80%, quantificabile in 3,8 milioni di euro in soli 4 mesi».
In crescita costante “il grattugiato” le cui vendite, rapportate a un anno, crescono complessivamente del 5% interessando 1.171.400 forme. Guardando poi alla stretta attualità e alle proiezioni dei prossimi mesi, Stefano Berni, direttore generale del Consorzio, evidenzia come «il caldo di luglio abbia compresso la produzione lattiera, aiutando così ad alleggerire ulteriormente i magazzini e a predisporre il mercato del Grana Padano verso l’ultima parte dell’anno in modo incoraggiante, nonostante l'andamento generale del lattiero caseario in Europa non appaia certo favorevole».
«Qualora le produzioni dei caseifici nel trimestre luglio agosto settembre fossero in linea con le previsioni e le attese del Consorzio di Tutela Grana Padano - conclude Berni - l’ultimo trimestre del 2015 dovrebbe confermarsi con una tendenza sicuramente positiva».
Nicola Cesare Baldrighi
«Da gennaio a giugno - spiega Nicola Cesare Baldrighi (nella foto), presidente del Consorzio Tutela Grana Padano - abbiamo registrato un'impennata particolarmente rilevante negli Stati Uniti dove, anche grazie agli effetti della rivalutazione del dollaro, il segno positivo dell'export aumenta del 60% con 67mila forme commercializzate oltre oceano in soli quattro mesi. Molto positivi anche i numeri che riguardano l'Unione Europea, in particolare in Germania e in Spagna con aumenti quantificabili nel 9%. Inevitabili, invece, gli effetti negativi dell'embargo in Russia dove si registra un calo nei consumi dell’80%, quantificabile in 3,8 milioni di euro in soli 4 mesi».
In crescita costante “il grattugiato” le cui vendite, rapportate a un anno, crescono complessivamente del 5% interessando 1.171.400 forme. Guardando poi alla stretta attualità e alle proiezioni dei prossimi mesi, Stefano Berni, direttore generale del Consorzio, evidenzia come «il caldo di luglio abbia compresso la produzione lattiera, aiutando così ad alleggerire ulteriormente i magazzini e a predisporre il mercato del Grana Padano verso l’ultima parte dell’anno in modo incoraggiante, nonostante l'andamento generale del lattiero caseario in Europa non appaia certo favorevole».
«Qualora le produzioni dei caseifici nel trimestre luglio agosto settembre fossero in linea con le previsioni e le attese del Consorzio di Tutela Grana Padano - conclude Berni - l’ultimo trimestre del 2015 dovrebbe confermarsi con una tendenza sicuramente positiva».
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