Sì agli spostamenti
tra regioni dal 3
Sud soddisfatto,
ma prudente
IL MINISTRO ROBERTO SPERANZA |
Con le dichiarazioni di Speranza e dell'Iss pare non ci siano più dubbi. Si attende l'ufficialità. Intanto, dal Sud Italia: la Calabria, entusiasta, invita però alla prudenza; la Sicilia chiama Bertolaso.
Tanta tensione riguardo l'apertura delle regioni prevista per il 3 giugno. Pare però che ormai non ci siano più dubbi (anche se manca ancora una comunicazione ufficiale o un provvedimento chiaro). A dichiararlo è stato il ministro della Salute Roberto Speranza: «Il decreto legge vigente prevede dal 3 giugno la ripresa degli spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l'andamento della curva».
Si attende ora, soltanto, che il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia si coordini con i Governatori delle varie regioni, ma non dovrebbero esserci più colpi di scena.
Nel frattempo un via libera arriva anche dall'Istituto superiore della Sanità, come ha riportato il Corriere della Sera. «Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all'epidemia di Covid-19». E ancora, «Nella pressoché totalità delle Regioni e Province autonome - ha scritto l'Iss - il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi-prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1».
Calabria. Un invito aperto ai lombardi, ma con le dovute cautele
Uno scambio di battute negli ultimi giorni, quello tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il Governatore della Sardegna Christian Solinas, che chiaramente è stato ridotto al silenzio con la decisione del Governo. Tema del "dibattito", l'eventuale ondata di contagi dalla Lombardia all'isola, per dirla in parole povere. Non si può dire lo stesso della Calabria, dove la Governatrice José Santelli ha dichiarato dopo l'annuncio di Speranza sulle riaperture dei confini: «Preoccupata da lombardi in Calabria? No, anzi, gli chiedo di venire. Se verranno una vlta, torneranno. Invito il sindaco Sala, mi piacerebbe, lo porterei a fare un giro delle bandiere blu calabresi».
La Calabria ben rappresenta lo spirito del Sud Italia, quello spirito più lanciato verso le aperture, più desideroso di far ripartire la macchina del turismo. Aggiunge però oggi la Governatrice: «Capisco la preoccupazione ma credo che fosse importante riparire l'Italia. Per quanto riguarda le zone che mantengono un alto tasso di contagio, credo sia abbastanza facile e importante predisporre dei controlli da fare però in partenza, vigilando su quelle zone».
Sardegna. Nessun passaporto sanitario sarà necessario
Quindi sì agli spostamenti, sì alle vacanze e un deciso "no" alle richieste di regioni come la Sardegna che avrebbero voluto ogni turista portasse con sé un passaporto di immunità per "poter entrare". Oltre al chiarimento di Boccia riguardo questa iniziativa singolare (il Ministro ne ha ricordato l'incostituzionalità), anche l'assessore alla Sanità della Sardegna pareva averlo già intuito poco prima della decisione del Governo: «Non possiamo costringere nessuno ad eseguire il test», ha detto, appunto, Nieddu.
Rimane comunque la preoccupazione delle regioni del Sud e delle isole, dove il numero dei casi è certamente inferiore rispetto a quello di altre regioni (Lombardia in primis). C'è il timore di nuovi contagi con gli spostamenti. Queste regioni si aspettano chiarimenti in merito dal Governo prima del via libera del 3 giugno.
La Sicilia si prepara e chiama Bertolaso
In Sicilia, intanto, Nello Musumeci chiama a Palazzo d'Orleans l'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Di ufficiale non c'è ancora nulla, ma è probabile che Bertolaso presto si stabilirà per un po' nell'Isola. Top secret il ruolo, si parla di una consulenza in stretto rapporto col governatore, che gli ha chiesto una mano: i due si stimano dai tempi dell'eruzione dell'Etna e del terremoto di Santa Venerina: era il 2002.
Ancora critico invece Vincenzo De Luca, presidente della Campania: “Apprendiamo - ha scritto su Facebook - che ci si avvia dalla prossima settimana a una ripresa della mobilità generalizzata tra le regioni. La Campania è da sempre impegnata a tutela dell'unità nazionale. Abbiamo riconfermato la nostra solidarietà incondizionata ai nostri concittadini della Lombardia, e al presidente Fontana rispetto ad aggressioni che nulla hanno a che vedere con un dibattito politico e di merito civile. Noi non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie. Ciò premesso, riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio”.
Il monitoraggio settimanale
L'incidenza settimanale dei casi "rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune regioni il numero dei casi è ancora elevato, denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato", quindi "si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale". Questo quanto riportato ancora dal Ministero, con particolare attenzione, s'intende, agli spostamenti per vacanze, dalle regioni del Nord a quelle meno colpite del Sud o del centro Italia.
Liberi tutti dunque? Se i dati non precipiteranno nei prossimi quattro giorni, sì. Si aspetta la conferma, comunque, dal Governo. Va comunque ricordato che le regole stabilite dal precedente Dpcm firmato dal presidente del consiglio prevedono già la riapertura il 3: non dovrebbe quindi servire un nuovo testo legislativo in materia. italiaatavola
Si attende ora, soltanto, che il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia si coordini con i Governatori delle varie regioni, ma non dovrebbero esserci più colpi di scena.
Nel frattempo un via libera arriva anche dall'Istituto superiore della Sanità, come ha riportato il Corriere della Sera. «Al momento in Italia non vengono riportate situazioni critiche relative all'epidemia di Covid-19». E ancora, «Nella pressoché totalità delle Regioni e Province autonome - ha scritto l'Iss - il trend settimanale dei nuovi casi diagnosticati per data di diagnosi-prelievo è in diminuzione e gli indici di trasmissibilità (Rt) sono al di sotto di 1».
José Santelli, governatrice della Calabria
Calabria. Un invito aperto ai lombardi, ma con le dovute cautele
Uno scambio di battute negli ultimi giorni, quello tra il sindaco di Milano Beppe Sala e il Governatore della Sardegna Christian Solinas, che chiaramente è stato ridotto al silenzio con la decisione del Governo. Tema del "dibattito", l'eventuale ondata di contagi dalla Lombardia all'isola, per dirla in parole povere. Non si può dire lo stesso della Calabria, dove la Governatrice José Santelli ha dichiarato dopo l'annuncio di Speranza sulle riaperture dei confini: «Preoccupata da lombardi in Calabria? No, anzi, gli chiedo di venire. Se verranno una vlta, torneranno. Invito il sindaco Sala, mi piacerebbe, lo porterei a fare un giro delle bandiere blu calabresi».
La Calabria ben rappresenta lo spirito del Sud Italia, quello spirito più lanciato verso le aperture, più desideroso di far ripartire la macchina del turismo. Aggiunge però oggi la Governatrice: «Capisco la preoccupazione ma credo che fosse importante riparire l'Italia. Per quanto riguarda le zone che mantengono un alto tasso di contagio, credo sia abbastanza facile e importante predisporre dei controlli da fare però in partenza, vigilando su quelle zone».
Sardegna. Nessun passaporto sanitario sarà necessario
Quindi sì agli spostamenti, sì alle vacanze e un deciso "no" alle richieste di regioni come la Sardegna che avrebbero voluto ogni turista portasse con sé un passaporto di immunità per "poter entrare". Oltre al chiarimento di Boccia riguardo questa iniziativa singolare (il Ministro ne ha ricordato l'incostituzionalità), anche l'assessore alla Sanità della Sardegna pareva averlo già intuito poco prima della decisione del Governo: «Non possiamo costringere nessuno ad eseguire il test», ha detto, appunto, Nieddu.
Rimane comunque la preoccupazione delle regioni del Sud e delle isole, dove il numero dei casi è certamente inferiore rispetto a quello di altre regioni (Lombardia in primis). C'è il timore di nuovi contagi con gli spostamenti. Queste regioni si aspettano chiarimenti in merito dal Governo prima del via libera del 3 giugno.
La Sicilia si prepara e chiama Bertolaso
In Sicilia, intanto, Nello Musumeci chiama a Palazzo d'Orleans l'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Di ufficiale non c'è ancora nulla, ma è probabile che Bertolaso presto si stabilirà per un po' nell'Isola. Top secret il ruolo, si parla di una consulenza in stretto rapporto col governatore, che gli ha chiesto una mano: i due si stimano dai tempi dell'eruzione dell'Etna e del terremoto di Santa Venerina: era il 2002.
Ancora critico invece Vincenzo De Luca, presidente della Campania: “Apprendiamo - ha scritto su Facebook - che ci si avvia dalla prossima settimana a una ripresa della mobilità generalizzata tra le regioni. La Campania è da sempre impegnata a tutela dell'unità nazionale. Abbiamo riconfermato la nostra solidarietà incondizionata ai nostri concittadini della Lombardia, e al presidente Fontana rispetto ad aggressioni che nulla hanno a che vedere con un dibattito politico e di merito civile. Noi non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie. Ciò premesso, riteniamo di dover sottolineare che davvero non si comprende quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio”.
Il monitoraggio settimanale
L'incidenza settimanale dei casi "rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune regioni il numero dei casi è ancora elevato, denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato", quindi "si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare per frequenza ed entità il movimento di persone sul territorio nazionale". Questo quanto riportato ancora dal Ministero, con particolare attenzione, s'intende, agli spostamenti per vacanze, dalle regioni del Nord a quelle meno colpite del Sud o del centro Italia.
Liberi tutti dunque? Se i dati non precipiteranno nei prossimi quattro giorni, sì. Si aspetta la conferma, comunque, dal Governo. Va comunque ricordato che le regole stabilite dal precedente Dpcm firmato dal presidente del consiglio prevedono già la riapertura il 3: non dovrebbe quindi servire un nuovo testo legislativo in materia. italiaatavola
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