Brescia, chiude
Piazzale Arnaldo
Assembramento
da movida
Il sindaco Emilio Del Bono firma la chiusura per il primo weekend di riapertura di bar e ristoranti per una condotta scriteriata dei cittadini nel corso della serata di venerdì. Anche Bergamo inasprisce i controlli.
Bergamo e Brescia unite prima nel dolore per le migliaia di morti da covid, poi nella ripartenza con l’alleanza per la candidatura a Capitale italiana della Cultura e ora nella severità dei controlli messi in atto dai sindaci per contenere gli assembramenti. Non solo, le due città si stanno riscoprendo più vicine che mai (al di là di storici campanilismi) anche nella condotta non eccelsa (eufemismo in qualche caso) dei cittadini. Tanto che il sindaco bresciano, Emilio Del Bono oggi emetterà un’ordinanza per chiudere Piazzale Arnaldo, tra i luoghi preferiti per la movida cittadina.
Sì, perché nel primo venerdì di riaperture tanto temuto dalla Fipe e dagli amministratori, i bresciani si sono riversati lì approfittando del weekend senza prestare minimamente attenzione a distanze e, in molti casi, anche mascherine. «Sabato firmerò ordinanza di chiusura serale di Piazza Arnaldo per questo fine settimana - ha dichiarato il sindaco Del Bono - troppe persone, assembramenti nonostante la presenza significativa di Polizia locale. Quindi è bene dare un segnale chiaro. In settimana si definirà con gestori dei locali e con l'ausilio della Questura la gestione della Piazza e delle vie limitrofe durante la sera».
Un film già visto. In principio furono i Navigli milanesi con la conseguente tirata d’orecchie del sindaco Beppe Sala che aveva minacciato di utilizzare il pugno di ferro. Poi Bergamo con la “Corsarola” di Città Alta presa d’assalto nel corso di una domenica pomeriggio e il sindaco Giorgio Gori che è corso ad appellarsi ad un maggior senso di responsabilità.
Lo stesso primo cittadino bergamasco ha rafforzato il monito inviando una lettera a 701 locali cittadini chiedendo loro di far rispettare al massimo le regole per la sicurezza. Non solo, ha anche ordinato severità nei controlli sulle mascherine con le Forze dell’Ordine che nel corso di venerdì hanno inflitto tre multe da 400 euro a cittadini che circolavano senza la protezione. Sembra un po’ un gioco da guardia e ladri che avremmo preferito non vedere, ma a mali estremi… italiaatavola
Piazzale Arnaldo venerdì sera
Sì, perché nel primo venerdì di riaperture tanto temuto dalla Fipe e dagli amministratori, i bresciani si sono riversati lì approfittando del weekend senza prestare minimamente attenzione a distanze e, in molti casi, anche mascherine. «Sabato firmerò ordinanza di chiusura serale di Piazza Arnaldo per questo fine settimana - ha dichiarato il sindaco Del Bono - troppe persone, assembramenti nonostante la presenza significativa di Polizia locale. Quindi è bene dare un segnale chiaro. In settimana si definirà con gestori dei locali e con l'ausilio della Questura la gestione della Piazza e delle vie limitrofe durante la sera».
Un film già visto. In principio furono i Navigli milanesi con la conseguente tirata d’orecchie del sindaco Beppe Sala che aveva minacciato di utilizzare il pugno di ferro. Poi Bergamo con la “Corsarola” di Città Alta presa d’assalto nel corso di una domenica pomeriggio e il sindaco Giorgio Gori che è corso ad appellarsi ad un maggior senso di responsabilità.
Lo stesso primo cittadino bergamasco ha rafforzato il monito inviando una lettera a 701 locali cittadini chiedendo loro di far rispettare al massimo le regole per la sicurezza. Non solo, ha anche ordinato severità nei controlli sulle mascherine con le Forze dell’Ordine che nel corso di venerdì hanno inflitto tre multe da 400 euro a cittadini che circolavano senza la protezione. Sembra un po’ un gioco da guardia e ladri che avremmo preferito non vedere, ma a mali estremi… italiaatavola
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