Fate un lockdown
e fatelo presto,
l'appello di scienziati
e governatori
Lettera di 100 ricercatori a Mattarella e Conte: misure drastiche o arriveremo a 400-500 morti al giorno. Anche De Luca chiede il blocco totale. In Lombardia altri 5mila positivi. La mappa delle chiusure regione per regione in attesa di novità che si stanno succedendo ora dopo ora. Sicilia e Sardegna prossime alla stretta.
Ormai le mezze misure contro il coronavirus non bastano più. Firmato: 100 scienziati che hanno lanciato un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al premier Giuseppe Conte. I tempi dei coprifuoco a macchia di leopardo e della didattica a distanza per le scuole superiori e le università sono finiti: ora servono interventi drastici e subito, al massimo entro pochi giorni, per scongiurare centinaia di decessi al giorno per Covid-19 in Italia.
IN LOMBARDIA 5 MILA NUOVI POSITIVI, MILLE A MILANO
Un grido d’allarme condiviso anche dagli enti locali:
Il guaio è che ormai serve qualcosa di più forte, a livello nazionale, come confermato anche dal mondo della scienza: «Riteniamo doveroso e urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19», hanno scritto i ricercatori, riferendosi alle stime diffuse dal fisico Giorgio Parisi, secondo le quali il raddoppio nei decessi che si sta osservando ogni settimana potrebbe portare in breve a 400-500 morti al giorno.
SALVAGUARDARE L'ECONOMIA MA ANCHE IL DIRITTO ALLA SALUTE
Gli scienziati condividono quindi la proposta di Parisi di «assumere provvedimenti stringenti e drastici nei prossimi due o tre giorni» e «il necessario contemperamento delle esigenze dell'economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell'articolo 32 della Carta costituzionale come inviolabile». italiaatavola
La mappa (in divenire) delle misure prese dalle singole Regioni
IN LOMBARDIA 5 MILA NUOVI POSITIVI, MILLE A MILANO
Un grido d’allarme condiviso anche dagli enti locali:
- in Campania, il governatore Vincenzo De Luca, che ha chiesto al premier un lockdown totale e di bloccare gli spostamenti tra le regioni, descrivendo una situazione drammatica;
- in Lombardia Attilio Fontana ha detto che nella sua regione sono 5 mila i nuovi positivi, di cui circa un migliaio a Milano;
- intanto la Sardegna va verso il blocco di traghetti e aerei;
- mentre la Calabria da lunedì 26 ottobre adotta coprifuoco e didattica a distanza;
- anche la Sicilia pensa di inasprire le limitazioni ai movimenti;
- nel Lazio da venerdì 23 ottobre avvio del coprifuoco dalle 24 fino alle 5, da lunedì didattica a distanza per le scuole secondarie superiori e università, a Roma alcune piazze della movida dalle 21 alle 24 saranno transennate per evitare gli assembramenti: piazza Campo dei Fiori, via del Pigneto, piazza Madonna dei Monti e piazza Trilussa a Trastevere;
- in Piemonte nei fine settimana chiusi tutti i centri commerciali, rimangono aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità, mentre a Torino stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi va a far loro visita o nei locali pubblici e solo per il tempo della consumazione al tavolo e a chi fa consegne a domicilio, chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici;
- sul fronte della Liguria, a Genova in alcune zone della città è stata disposta la "chiusura al pubblico" dalle 21 alle 6, fatta salva la possibilità di spostamenti legati alla frequentazione di esercizi commerciali legittimamente aperti e di abitazioni private;
- in Emilia-Romagna è in vigore a Rimini fino al 13 novembre una ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21 alle 5 da parte di minimarket e distributori automatici, il sindaco di Bologna Virginio Merola ha chiesto ai suoi concittadini di restare in casa se non è proprio necessario uscire, «vi chiedo di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento»;
- in Valle d'Aosta da mezzanotte è decaduta la zona rossa per i comuni di Saint-Denis, Verrayes e Chambave, adottate il 15 ottobre.
Il guaio è che ormai serve qualcosa di più forte, a livello nazionale, come confermato anche dal mondo della scienza: «Riteniamo doveroso e urgente esprimere la nostra più viva preoccupazione in merito alla fase attuale di diffusione della pandemia da Covid-19», hanno scritto i ricercatori, riferendosi alle stime diffuse dal fisico Giorgio Parisi, secondo le quali il raddoppio nei decessi che si sta osservando ogni settimana potrebbe portare in breve a 400-500 morti al giorno.
SALVAGUARDARE L'ECONOMIA MA ANCHE IL DIRITTO ALLA SALUTE
Gli scienziati condividono quindi la proposta di Parisi di «assumere provvedimenti stringenti e drastici nei prossimi due o tre giorni» e «il necessario contemperamento delle esigenze dell'economia e della tutela dei posti di lavoro con quelle del contenimento della diffusione del contagio deve ora lasciar spazio alla pressante esigenza di salvaguardare il diritto alla salute individuale e collettiva sancito nell'articolo 32 della Carta costituzionale come inviolabile». italiaatavola
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