lunedì 4 gennaio 2021

Il mestiere del barman col Covid è cambiato. Michele Marzella: «Siamo più attenti al consumo a casa»

 

Il mestiere del barman 

col Covid è cambiato. 

Michele Marzella: 

«Siamo più attenti 

al consumo a casa»


Michele Marzella, mixologist candidato al sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola, durante questa pandemia è diventato un animale da laboratorio per soddisfare i clienti. Ad esempio realizza cocktail innovativi con prodotti del territorio e ha diverse collaborazioni, tra cui quella con il Birrificio Baladin.

Michele Marzella, bar manager del gruppo Affini di Torino che riunisce tre insegne: Affini-Rivendita 1 a San Salvario, Affini-Rivendita 2 a Porta Palazzo e la terza, "100 vini ed Affini" al terzo piano di Green Pea, il primo Green Retail Park. Una carriera la sua legata da ormai 10 anni a Davide Pinto, antropologo e vulcanico imprenditore torinese, anima del gruppo e cultore della mixology. Michele ama miscelare soprattutto i prodotti del territorio e in questi anni insieme a Pinto ha dato vita ad un laboratorio di sperimentazione nel mondo dei liquori creando, ad esempio, il Sake Nero, primo Sake italiano che utilizza il riso nero vercellese; il Taggiasco ExtraVirGin, un innovativo gin, metà piemontese e metà ligure; l’Hempatico, un vermouth 100% piemontese nato dalla riscoperta di una antica coltivazione della regione, quella della canapa, unita alla tradizione del vino torinese per eccellenza, il vermouth. E questo solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il rilancio del brand storico Distillerie Subalpine e la collaborazione con importanti realtà come il birrificio Baladin.
Come stai vivendo questi primi giorni di apertura del nuovo 100 vini ed Affini a Green Pea?
Siamo partiti in un contesto difficile, ma sono molto soddisfatto a parte la stanchezza. Chiusi fino al 27 dicembre. Riapertura dal 28 al 30. Un anno problematico, questo 2020, ma abbiamo comunque provato grandi emozioni e soddisfazioni. Gli altri nostri due locali sono chiusi, una decisione molto sofferta, ma le nuove regole non ci permettono di fare economia per stare aperti. Mi auguro di aprire al più presto.

Cosa significa per te essere stato inserito nel sondaggio Personaggio dell'anno di Italia a Tavola? (CLICCA QUI per votare)
Un grande motivo di orgoglio e di motivazione. Per me è già un premio fare parte di un sondaggio che vuole valorizzare la qualità del lavoro che svolgiamo ogni giorno con passione in compagnia di altri colleghi che stimo molto.

Quali sono state le tendenze del 2020?
In questo periodo di consumo casalingo e meno sociale, abbiamo cercato di andare verso i clienti, siamo diventati quasi "animali" da laboratorio ed abbiamo creato la linea di “ready to drink” portando l’aperitivo a casa dei nostri clienti, studiandone il processo di conservazione e curandone il packaging,utilizzando materiale biodegradibile nel rispetto della nostra filosofia ad impatto zero.

Hai creato un cocktail per Green Pea?
Si chiama Zegna Forest, in omaggio all’Oasi Zegna. Si basa sui profumi del bosco quindi liquore di larice, di pino mugo, di abete rosso con sciroppi di polline ed acqua di betulla. Ed è quello più gettonato. Inoltre in collaborazione con il birrificio Baladin abbiamo gli hopper spray, sei
distillati monovarietali di luppolo da nebulizzare sul bicchiere per dare delle sensazioni gusto-olfattive diverse a seconda dell’hopper scelto. Cinque sono di luppolo aromatico tra cui uno affumicato, tutti coltivati in Italia. Il sesto aroma è di fieno, estratto da erbe raccolte sulle Alpi cuneesi. Inoltre il ristorante stellato Casa Vicina ha creato un menu degustazione con i cocktail che abbiamo creato per loro, “una selezione in omaggio a Torino dove il sud incontra il nord, il ponente incontra l’oriente e la tradizione si sposa con il futuro”.

di Piera Genta

Piera Genta

Nessun commento:

Posta un commento