Ci sono voluti 18 milioni di euro di investimento e 15 mesi di tempo, causa pandemia, ma finalmente il 2 di settembre si è inaugurato il Mercato Centrale di Milano. Nasce su modello di quelli precedenti: Firenze, Roma Termini e Torino Porta Palazzo. Occupa il lato ovest che dà su piazza IV novembre, uno spazio di 4.500 mq su due piani, che per anni era stato abbandonato. Aperto tutti i giorni dalle 7 a mezzanotte, ma dalle 18 si trasforma anche in un luogo dove fare un aperitivo con gli amici o colleghi e anche cenare. Due piani di botteghe del gusto, un mulino, un ristorante, un mercatino biologico, un laboratorio radiofonico, una scuola di cucina, un’area eventi, servizi digitali ed eco-compattatori per dare nuova vita alle bottiglie in Pet.
Cibo e cultura per far rinascere luoghi degradati
Un posto dove fare la spesa anche dopo l’orario di chiusura dei negozi sotto casa, ma è anche ideale per curiosare, mangiare, chiacchierare, mentre si aspetta un amico o si è in attesa di un treno. Una piazza in cui cibo e cultura di qualità si incontrano, dove si può partecipare a incontri, dibattiti e laboratori rivolti a grandi e bambini. È il volto nuovo delle stazioni: scompare un pezzo della Milano degradata, per diventare una vetrina sui profumi, sapori e artigianalità per turisti, passeggeri e milanesi. Non solo porta anche occupazione, perché ci lavorano ben 400 dipendenti. Il Mercato Centrale di Milano segue la formula inaugurata nel 2014 a Firenze con lo storico mercato di San Lorenzo, seguita nel 2016 a Roma alla Stazione Termini e nel 2019 a Torino a Porta Palazzo.
Proprio partendo da progettualità culturale e dalla rigenerazione urbana, si è svolta al mattino la conferenza di presentazione alla presenza dei quattro sindaci delle città in cui si trova Mercato Centrale e dei protagonisti che hanno contribuito alla realizzazione della struttura di Milano. Il progetto Mercato Centrale Milano è firmato da Umberto Montano, imprenditore della ristorazione, in collaborazione con il gruppo Human Company, leader in Italia nel settore del turismo all’aria aperta. «L’impresa del futuro deve uscire dalla logica del guadagno ad ogni costo - sottolinea Montano - certo ogni impresa si basa sulla produzione del reddito, ma è sempre più necessario che guardi alla qualità degli utili». Produrre “guadagni di qualità” deve andare oltre lo scambio commerciale, il che implica la condivisione, la passione e il sapere sia col pubblico che con il territorio.
Semplicità nel progetto architettonico
Il progetto architettonico è stato affidato a Ta (Torsello Architettura), studio di architettura di Venezia, che vanta esperienza nella progettazione, restauro e interior design. Sottolinea l’architetto Alberto Torsello «sono stati usati materiali semplici come le lastre di ferro nel pavimento e il legno di castagno per i tavoli. Con il tempo non si consumeranno o rovineranno, anzi assumeranno una patina autentica.» Il valore aggiunto è dato dalla collocazione degli artigiani che seguono un modello lineare, non circolare. La luce e il tempo sono alcuni dei temi sui quali si è sviluppato il progetto. La comunicazione del Mercato Centrale è da sempre curata dall’agenzia creativa Almagreal, che si è avvalsa del contributo artistico di Jonathan Calugi, Simone Brillarelli e Urto.
Volutamente le pareti hanno mantenuto un aspetto usato, diventando quasi un quaderno di appunti da sfogliare, dove troviamo schizzi, disegni incollati e parole. In questo modo sono stati conservati i segni dell’uso e delle trasformazioni dell’edificio, destinato all’origine negli anni Trenta al commercio. In questo modo si è voluto fare un omaggio al capoluogo lombardo, quando la gra?ca negli anni Cinquanta era lontana da ogni signi?cato simbolico. Zerofila è il servizio che permette di gustare le bontà degli artigiani ordinandole comodamente online (su zerofila.mercatocentrale.it) per consumarle al Mercato o portarle via, saltando la coda.
L’apertura milanese dà il via anche alla partnership con cosaporto.it, la start up tutta italiana che ha rivoluzionato il mondo del delivery. Con un semplice click sarà possibile ordinare le bontà delle botteghe e riceverle dove si vuole. Un’altra novità è rappresentata dai eco-compattatori Coripet, un’innovativa modalità di raccolta selettiva che incentiva il processo “bottle to bottle”. Le bottiglie di plastica Pet vengono raccolte e riciclate per diventare rPet (Pet riciclato), che può essere usato nella produzione di nuove bottiglie. Riciclare è facile e vantaggioso, non solo per l’ambiente: basta scaricare l’app, inserire le bottiglie vuote nell’eco-compattatore e raccogliere i punti che danno diritto a premi speciali all’interno del Mercato e del circuito Coripet. Lo spazio dedicato al pesce ha uno spazio di rilievo, perché Milano vanta il mercato ittico più importante d’Europa. IAT
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