Non c'è aria
di lockdown
e le ferie di settembre allungano
la stagione turistica
Dopo un'estate molto soddisfacente, ora il turismo attende settembre e l'autunno per capire se si potrà parlare di ripresa vera e propria o no. Non sono pochi gli italiani che partiranno nei prossimi giorni.Sono liberi professionisti, pensionati o chi può ancora restare in smart working e lavorano prolungando le ferie
Il sole torrido di agosto è definitivamente tramontato, con i primi sospiri settembrini che hanno iniziato a rendere i cieli tersi, l'aria gradevole, le località turistiche un po' più vuote e le città tornate ,di fatto, a regime. Ma le vacanze non sono finite per tutti, anzi qualcuno le sta ancora attendendo e ha scelto settembre per partire. Perchè? Perchè la situazione pandemica sembra essere ancora sotto controllo, le tariffe scendono del 30% rispetto ai picchi delle due settimane centrali di agosto e perchè il caos di quel periodo lascia spazio alla libertà di muoversi agevolmente. Non tutti possono permettersi di scegliere settembre però. La discriminante più rigida è l'inizio delle scuole, per cui la maggior parte delle famiglie sono assenti.
E allora spazio ai liberi professionisti, agli imprenditori, ai pensionati, ad alcuni dipendenti pubblici e a qualche lavoratore che ancora può sfruttare lo smart working e sceglie una località turistica dove "allungare" le proprie ferie.
Pensionati sempre presenti a settembre
I pensionati sono una certezza del periodo. In Riviera Romagnola, una delle destinazioni preferite, nell'ultimo weekend di agosto sono arrivati 10mila nuovi ospiti over 65 che hanno dato l'ultima boccata d'ossigeno al turismo locale, già appagato da tre mesi (giugno-luglio-agosto) molto soddisfacenti per tutta la filiera. Questo tipo di turismo, definito "turismo sociale", ha raddoppiato le presenze rispetto all'anno scorso anche se rispetto all'anno d'oro 2019 presenze e fatturato sono crollate del 40-45%. Il mercato tuttavia è cambiato e bisogna prendere quello che di buono si può raccogliere da una stagione come questa, sfregiata dalla pandemia, e allora bisogna pensare che la presenza degli over 65 garantisce prenotazioni sicure, in pensione completa, con lettini e ombrelloni in spiaggia garantiti. Un modo per programmare due settimane certe di lavoro e per consentire agli stagionali di non dover fare le valige in anticipo.
Settembre è il mese degli anziani
Alle terme tanti giovani e cure riabilitative dopo il Covid
Turisti della terza età che anche quest'anno non verranno meno alla tradizione delle terme in autunno. «Siamo fiduciosi - spiega il direttore generale di Federterme, Aurelio Crudeli - siamo convinti che la gente possa rivolgersi a noi in sicurezza; ricordiamo che siamo sempre rimasti aperti per la parte curativa anche nei lockdown, per cui abbiamo dimostrato di essere un luogo sicuro, con zero contagi registrati nell'ultimo periodo estivo. Sembra poi che il vaccino stia funzionando, per cui non si prospetta un autunno come quello dell'anno scorso con restrizioni severe. Inoltre abbiamo un bonus terme sul quale contare, che speriamo ci possa dare una spinta in più».
Il mercato del turismo tuttavia è cambiato e alle terme non ci andranno solo gli over 65. «Una volta c'era solo clientela della terza età - prosegue Crudeli - mentre adesso anche i giovani arrivano da noi. C'è bisogno di "salute", di benessere, di prevenzione e pure la riabilitazione funziona bene. Alcune aziende sono convenzionate con le nostre strutture per la riabilitazione post-Covid e così si genera un nuovo flusso di turismo a cui cercheremo di rispondere con un'offerta all'altezza».
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