Saranno oltre 70 i pasticceri che, provenienti dai cinque continenti, si sfideranno a Milano dal 22 al 26 ottobre per contendersi i campionati mondiali “Fipgc Pastry Award” e “The World Trophy of Professional Tiramisù”. Organizzati dalla Federazione Internazionale di Pasticceria, Gelateria e Cioccolateria (Fipgc) gli eventi si terranno all’interno di Host Milano, il Salone Internazionale della ristorazione e dell’accoglienza professionale, che per cinque giorni trasformerà il capoluogo lombardo nella capitale mondiale della pasticceria professionale.
La dolcezza salverà il mondo
Pasticceri provenienti dall’Australia, dal Giappone, dal Messico, dal Brasile sfideranno maestri europei francesi, svizzeri, austriaci e, ovviamente, italiani, tra sac-a-poche, creme chantilly, pasta di zucchero, glasse, gelato e cioccolato mettendo in scena il meglio dell’arte pasticcera mondiale. Il tema di questa edizione, per la sezione Pastry, Gelato and Chocolate, quella da cui emergono ogni anno veri e propri capolavori che non sfigurerebbero nei migliori musei di arte contemporanea, è più eloquente che mai: “La dolcezza salverà il mondo”. Un auspicio di speranza per lasciarsi prima possibile, e definitivamente, alle spalle la pandemia.
«In questa edizione, per via dell’incertezza data dalla situazione Covid, abbiamo optato per competizioni individuali - spiega Roberto Lestani, presidente della Fipgc - singoli maestri rappresenteranno le loro nazioni e l’impegno per loro sarà ancora più duro. Mentre nelle sfide a squadre si lavorava in team, questa volta ogni pasticcere dovrà cavarsela da solo e a emergere saranno inevitabilmente il talento, la precisione e la creatività del singolo».
La novità del tiramisù
La grande novità di quest’anno è rappresentata sicuramente dal Campionato Mondiale “The World Trophy of Professional Tiramisù Fipgc”, una sezione in cui 24 pasticceri professionisti provenienti da tutto il mondo si sfideranno nella realizzazione di un tiramisù classico e un tiramisù innovativo.
«Il Tiramisù è diventato il dolce italiano più popolare al mondo - spiega ancora Roberto Lestani - e sicuramente già dal nome simboleggia la voglia e il desiderio che tutti abbiamo, nella ristorazione e non solo, di guardare avanti. Il nostro obiettivo, con questa competizione, è quello di alzare il livello al massimo, dimostrando come sia nelle cose apparentemente semplici che si gioca il talento e la professionalità dei maestri. E sarà interessante vedere pasticceri giapponesi, bulgari o provenienti dal Sudamerica come interpreteranno il nostro dessert più amato».
C'è tiramisù e tiramisù
Rispetto al Tiramisù classico amatoriale, la realizzazione della versione professionale prevede, ovviamente, la creazione da zero della base del savoiardo o, in alternativa, del pan di spagna, la pastorizzazione delle uova e l’utilizzo di materie prime di altissima qualità. italiaatavola
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